Finto Potenziamento Pronto Soccorso a Lucca
Di Vito tuona: “Pronto soccorso di Lucca, un finto potenziamento”
Il consigliere incaricato alla sanità: "I nuovi medici? Solo uno assunto a tempo pieno. E mancano almeno 11 tecnici di radiologia"
di Redazione Lucca in Diretta
“Un grazie, per modo di dire, all’Azienda Usl Toscana Nord Ovest per il ‘finto’ potenziamento del personale medico del pronto soccorso di Lucca, nonostante le sollecitazioni del sindaco a partire dal 22 luglio 2022, giorno in cui la stessa azienda non si presentò all’appuntamento”. A dirlo è Alessandro Di Vito, consigliere comunale incaricato alla sanità.
“A questo si aggiunge – prosegue Di Vito – la carenza di almeno 11 tecnici di radiologia ed infine le criticità del personale dedicato al trasporto dei pazienti all’interno dell’ospedale San Luca, servizio affidato a terzi. A fronte di tutto questo l’azienda sanitaria cerca di distrarre i cittadini esaltando il progetto inutile e costoso di espandere il pronto soccorso di Lucca con un prefabbricato di circa 150 metri quadrati senza neppure informare gli uffici comunali competenti in materia. Un’operazione che inizia con un milione di euro per arrivare a chissà quale cifra finale? Diversa l’attenzione che la Regione Toscana ha riservato al nuovo ospedale di Prato, per il quale è in costruzione un’ala per accogliere 100 nuovi posti letto. Non fa male riportare alla memoria che l’ospedale San Luca è stato aperto con 70 posti letto in meno sui 410 promessi e che i cittadini stanno pagando senza poterne usufruire: due facce della stessa medaglia che testimoniano uno scorretto modo di agire della Regione con la complicità della direzione aziendale. Entriamo nello specifico delle assunzioni per rendere i cittadini edotti di come stanno andando le cose: a Lucca è stato assunto un medico a tempo esclusivo per il pronto soccorso del San Luca, a fronte dei sei richiesti mentre un secondo svolgerà solo 1/6 del suo orario – circa 25 ore al mese – al pronto soccorso di Lucca; l’altro 1/6 al pronto soccorso di Castelnuovo Garfagnana ed i restanti due terzi – circa 10 ore/mese – al 118?.
“Il concorso non era esclusivo per assumere personale al pronto soccorso? E perché – chiede Di Vito – si fanno firmare contratti nei quali un medico deve scegliere se dedicare 1/3 o 2/3 dell’orario in pronto soccorso? Scelta aziendale o scelta regionale? Difficile capire queste alchimie amministrative non scritte sulla carta pubblicata, ma predisposte al momento della firma del contratto di lavoro. Questa per l’azienda sanitaria e la Regione è ritenuta una vittoria per i cittadini della Piana di Lucca? In questo modo il servizio del pronto soccorso del san Luca non subirà alcuna variazione per l’attesa di una visita, per i tempi di permanenza, per l’attesa di un letto che è ancora da progettare ed infine in termini di dimissioni precoci e di carico assistenziale sulle famiglie. Comprendiamo che i cittadini debbano collaborare, ma le sollecitazioni che costantemente ci arrivano portano a rilevare una sempre e progressiva minore attenzione alle sue necessità sanitarie da parte del gestore della salute. Centocinquanta sono i medici inseriti, da metà gennaio, nella graduatoria regionale di cui cinquanta in attesa di essere assunti nella nostra azienda sanitaria, ma a tutt’oggi benché siano trascorsi 60 giorni si parla di cinque assunzioni”.
“Credo che questi numeri siano strepitosi e tali che la direttrice generale debba andarne orgogliosa per essere stata cosi disattenta e poco sensibile alle esigenze del nostro territorio – va avanti Di Vito -. Il sindaco Pardini aveva chiaramente sollecitato l’assunzione di almeno sei medici per il pronto soccorso di Lucca e chiarito bene la necessità di un loro orario esclusivo per arrivare allo stesso livello degli altri pronto soccorsi. Credo che sia arrivato il momento di dire ai cittadini che a breve saranno costretti a cercare su Internet quei pronto soccorso che hanno maggiore disponibilità di personale e – chissà, forse in un prossimo futuro – si dovranno cercare anche eventuali orari di apertura e chiusura dei pronto soccorso? Oppure verificare chi sarà aperto di giorno e chi di notte?”.
“Difficile – osserva ancora il consigliere comunale – capire la logica aziendale e regionale che sta alla base di questa grossa penalizzazione del pronto soccorso di Lucca, a rischio di chiusura, considerato che la sua sopravvivenza si basa sul 70 per cento di personale ‘precario’ e sull’aiuto esterno di altri medici. Le attuali condizioni di lavoro non sono più accettabili anche per i più giovani. La politica aziendale e regionale continuerà a favorire le aree periferiche a discapito di quelle centrali? Ritengo infine doveroso parlare della carenza di almeno undici tecnici di radiologia (ovvero dei professionisti che scattano le radiografie nota da tempo al gestore sanitario), per cui si sono create condizioni di lavoro invivibili, un rapido turnover e una prevedibile rimodulazione al ribasso dei servizi. Prima di concludere una parola anche per i trentacinque addetti al trasporto dei pazienti all’interno del San Luca, in quanto ci è stata ripetutamente segnalata la loro difficilissima condizione di lavoro per cui quotidianamente vengono stressati sui tempi di intervento come se il paziente fosse un pacco postale”.
“Un servizio esternalizzato che a parere del sottoscritto dovrebbe essere ricollocato all’interno dei servizi pubblici essenziali con personale dipendente dell’azienda sanitaria – conclude Di Vito -, eliminando l’attuale forma di affidamento esterno. In conclusione il nostro pronto soccorso con tutte le carenze sopra esposte continuerà ad essere la cenerentola di tutta l’azienda, un lento soccorso, un bed and breakfast sanitario e sociale ed un punto di raccolta e di scarico di qualsiasi anche minima criticità ospedaliera o territoriale”.
Questo post ha 0 commenti
Estratto da www.lavocedilucca.it/post/12030/finto-potenziamento-pronto-soccorso-a-lucca.php