sono una nonna, ex insegnante e per anni incaricata dal Comitato Nazionale Unicef per la divulgazione nelle scuole della Convenzione dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza e tutt’ora impegnata in questi ambiti.
Apprendo da mio nipote ,ora quinta superiore e quindi maturando , che il IL TEST DI MEDICINA, che nel 2023 quando frequentava la quarta Liceo Scientifico, aveva, come previsto dalla Legge, svolto e brillantemente superato, E’ STATO INVALIDATO, a livello nazionale dal TAR del Lazio.
Nello stesso provvedimento però Il TAR ha validato i test, superati, da coloro che avevano conseguito la maturità nel 2023 penalizzando così gravemente i “ quartini “ sia a livello di merito che economico, dal momento che, a parte i 30 € richiesti per l’iscrizione all’esame, molte famiglie si sono impegnate per far partecipare i loro figli a corsi specifici per la preparazione all’esame.
Quindi, l’iscrizione è consentita a chi ha fatto, nel 2023, test e maturità e negata a tutti i "quartini" che a TERMINI DI LEGGE hanno comunque svolto e superato il TEST
Il disconoscimento del meccanismo, introdotto peraltro dai Ministri Patrizio Bianchi e Cristina Messa durante il Governo Draghi, ha disconosciuto inequivocabilmente le aspettative dei nostri ragazzi ed ha significato per loro una grande incomprensibile ingiustizia.
Voglio augurarmi che la Politica possa e debba intervenire perché il TAR ponga rimedio a questa risoluzione e consenta di validare i test a tutti gli studenti che l’hanno superato
In caso contrario sarebbe una grossa delusione per tutti i nostri ragazzi e l’ennesimo DIRITTO NEGATO
Dott. Daniela Volla