Pronto soccorso a Lucca: come verrà ampliato

Dal punto di vista progettuale la struttura è già inquadrata. Il “box” avrà una superficie 132 metri quadrati e sarà costituito da nove moduli prefabbricati di 2,5 metri per 5. «La parte esterna sarà ricoperta con gli stessi pannelli che caratterizzano l’ospedale – spiega Ceragioli – pertanto non sembrerà posticcia, ma apparirà come un’estensione omogenea del San Luca a cui sarà collegata attraverso un tunnel». Sorgerà esattamente nel punto in cui erano sistemate le due cupole geodetiche (i famosi igloo) installati durante il periodo del Covid e poi rimasti per un paio di anni davanti al Pronto soccorso. Inizialmente la collocazione avrebbe dovuto essere diversa ma durante gli studi geodetici preliminari sono emersi i resti di una domus romana e la scoperta ha comportato un lieve spostamento della struttura con la conseguente rivisitazione del progetto e l’inevitabile allungamento dei tempi. E visto quel che è successo in passato, ora l’azienda va con i piedi di piombo sul cronoprogramma per la realizzazione della struttura: «Sicuramente entro il 2024 – spiega Spartaco Mencaroni, direttore sanitario dell’ospedale San Luca –. Stiamo aspettando la conferma delle disponibilità da parte dell’installatore. Ricordo che in questo periodo sono in programma anche le operazioni per la sistemazione al Pronto soccorso della nuova Tac (finanziata con i soldi del Pnrr, ndr). La cosa migliore sarebbe poter realizzare l’ampliamento durante l’estate, periodo più tranquillo del punto di vista epidemiologico e quindi degli accessi al Pronto soccorso. Vedremo». Su come verranno utilizzati questi nuovi spazi la partita è ancora aperta: inizialmente l’ampliamento era destinato al pre-triage, agli spogliatoi del personale e a nove posti per i pazienti presi in carico. Un utilizzo che però verrà ridiscusso. «L’ampliamento è stato deciso in periodo di pandemia, con i fondi del bando Arcuri – spiega Mencaroni –. Dobbiamo ragionare su una struttura modulare e versatile, che si presti ad essere utilizzata in caso di nuove emergenze ma che in tempi “normali” ci consenta di avere nuovi spazi a servizio del 118 e di supporto alla continuità assistenziale. In ogni caso, i contenuti e le funzioni saranno discussi con il Comune nell’ambito della commissione sanità e con i nostri professionisti, con l’obiettivo di trovare la soluzione migliore per efficientare la struttura» estratto dal TIRRENO TOSCANA SALUTE
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