L’ACCORDO DI SICUREZZA ROMA-KIEV È OPACO E PERICOLOSO

L’ACCORDO DI SICUREZZA ROMA-KIEV È OPACO E PERICOLOSO A Kiev, al termine di un G7 fallimentare snobbato anche da Macron, Meloni ha firmato un accordo di cooperazione bilaterale sulla sicurezza tra Italia e Ucraina. Anche se l’iniziativa è simile a quella già fatta da Francia e Germania, non è priva di conseguenze pericolose e incontrollabili. Infatti, così come scritto nell’art. 11 di questo accordo, nel caso di un’invasione dell’Ucraina durante i prossimi 10 anni, il Governo di Kiev ha 24 ore per richiedere all’Italia qualsiasi forma di aiuto, dall’assistenza economica a quella militare, non escludendo esplicitamente un intervento diretto di personale italiano nello scenario di guerra. Il fatto che non sia previsto alcun stanziamento da parte dell’Italia per far fronte a questi impegni, aggiunge una nota di inaffidabilità senza però ridurre i rischi potenziali. Forse proprio per questo l’accordo rimane molto opaco per la democrazia italiana: non e’ stato preventivamente discusso in Parlamento né dibattuto sui media, come sarebbe normale data l’importanza del contenuto. Nel sito ufficiale del governo si trova solo una versione inglese, e non in italiano, creando legittimi dubbi che il testo non sia stato discusso a Roma ma in altre capitali occidentali, e che se ne voglia limitare la conoscenza nella nostra opinione pubblica. Un accordo che si presenta come un tentativo surrettizio di allargare le garanzie NATO anche a un paese non membro come l’Ucraina e che noi di Indipendenza contestiamo aspramente perché riteniamo sia contro gli interessi dell’Italia che viene sempre più percepita all’estero come paese guerrafondaio e non, come deve essere, paese mediatore e portatore di pace. Indipendenza Toscana https://www.facebook.com/profile.php?id=61554175918663
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