GEAL

Come Lei bene dice Lucca è stata fin qui un'isola felice. Questa logica constatazione, che si basa sulla qualità del servizio in rapporto alla bassa tariffa dimostra varie cose. 1. Avere un socio privato al 49 per cento (o giù di lì) non vuol dire certo "privatizzare" l'acqua o avere come obbiettivo solo il profitto. Il fatto che i lucchesi abbiano tariffe più basse dimostra ampiamente che un socio privato può essere gestito nell'interesse della collettività 2. Che avere mega autorità regionali, in omaggio alla selvaggia regionalizzazione di tutto ormai in atto da decenni, non favorisce i territori. Lucca infatti avrebbe interesse a gestire la sua acqua da sola e senza dover essere controllata da un sistema coloniale toscano 3. Che gli acquedotti tutti pubblici, come quelli di GAIA, non necessariamente assicurano servizi migliori e costi più bassi. Lucca è certo ricca d'acqua, ma anche gli altri comuni delle province di Lucca e Massa - Carrara, esclusi alcuni casi come Viareggio e Camaiore, sono tutti ricchissimi d'acqua. Eppure Massa e Carrara (i due comuni non la provincia), per fare due esempi, portarono in GAIA acquedotti civici in dissesto economico e con strutture inadeguate. Per concludere ora Lucca sarà anche in questo toscanizzata in modo selvaggio ed i lucchesi pagheranno tariffe più alte per alimentare un sistema sprecone e peggiore del nostro. Certamente andremo in GAIA, in quanto in GAIA potremo avere un qualche peso, mentre nel mega carrozzone regionale saremmo solo una vacca da mungere. Nulla però assicura che GAIA non sia, presto o tardi, assorbita essa stessa nel carrozzone e questo perché il moloch regionale, vera peste moderna, ha necessità continua di soldi. Per cui cercheranno di fare una cosiddetta "multiutility" quotata in borsa. In tal modo incasseranno dei soldi vendendo le azioni ai privati e come sempre quei soldi li investiranno a Firenze, Pisa, Siena, ecc. L'acqua di Lucca sarà utile a questo disegno.
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