E' ora di fare chiarezza sugli
affidamenti pubblici di emanazione di comuni e
ASL relativi ai servizi domiciliari alla persona; dall'assistenza
domiciliare diretta agli anziani fino
all'assistenza domiciliare scolastica
e fisioterapica. Sempre più spesso, siamo costretti a far notare agli
enti appaltanti che le gare non tengono
conto :
1.
Del n. di mezzi di trasporto necessari per il
trasporto degli utenti, costringendo le
operatrici/ori ad utilizzare i mezzi propri , sopportando i rischi di incidenti
, usura del mezzo proprio , responsabilità verso terzi. Senza considerare,
specialmente in questa fase evidenti problematiche di igiene che comporta la
sanificazione, quasi sempre a carico delle lavoratrici/ori;
2.
Dei costi dei trasporti che scandalosamente, non
vengono quasi mai corrisposti alle
lavoratrici da parte delle società appaltatrici , le quali accampano la mancata
previsione di tali costi nei capitolati; Ciò è insopportabile specialmente in questa fase con la
benzina che costa noltre 2 euro il litro
.
3.
Dei tempi di spostamento tra un “caso” e l'altro
che vista la conformazione del territorio provinciale, spesso comporta veri e propri “viaggi” con lunghi tempi
di percorrenza .
Insomma, il personale che si reca sui servizi, nella stragrande
maggioranza dei casi deve viaggiare con mezzo proprio, autotrasportando quando occorra l'utente, con rimborsi chilometrici
inesistenti o insufficienti e senza vedersi pagare il tempo di percorrenza tra
i vari interventi. Se poi ci mettiamo che la paga oraria per un servizio di innegabile
professionalità è di EURO 8,63 ORARI
che si riduce al netto a poco più
di 6 euro l'ora si capisce il
malcontento delle operatrici. L'ultimo caso sollevato è quello del Comune di
Lucca che rispondendo a chiarimenti sulla piattaforma start , sul capitolato
inerente i servizi domiciliari di assistenza diretta dichiara esplicitamente che “ il capitolato speciale
non prevede rimborsi chilometrici e che
il costo orario del servizio che l'amministrazione corrisponderà all' OE è
omnicomprensivo”. Questo significa che
la società affidataria non pagherà le spese di trasporto a chi
effettivamente le sostiene e cioè la lavoratrice, costringendo le OO.SS. ad
estenuanti trattative e rivendicazioni che non portano quasi mai a niente .
Adesso basta, enti e cooperative non devono fare orecchie da
mercante, le gare devono essere congrue e
si deve smettere di far pesare i costi dei servizi su chi li presta
materialmente per una paga già di per se insufficiente . Paghe basse, contratti
scaduti, lavoro di assistenza di alta
responsabilità e oltretutto le operatrici si devono accollare anche i costi vivi dei servizi ? Sarà bene riflettere.
FP CGIL - Michele Massari