Il 24 febbraio anche a Lucca saremo in piazza per imporre il Cessate il Fuoco, in concomitanza con la manifestazione nazionale di Milano
Ormai da quattro mesi è in corso nella Striscia di Gaza il genocidio del popolo palestinese, perpetrata dal governo israeliano con il sostegno dei principali paesi occidentali e della maggior parte dei loro media. Addirittura, prendendo a pretesto la presunta partecipazione di alcuni operatori all’attacco di Hamas del 7 Ottobre, si è arrivati ad interrompere i fondi all’agenzia Onu per i rifugiati nella Striscia di Gaza, cioè l’unico sostegno a disposizione di una popolazione stretta in un lembo di terra sempre più ristretto e sottoposto a bombardamenti e incursioni quotidiane.
Ad oggi il valico di Rafah, dichiarato luogo sicuro e in cui dal 9 febbraio sono stati evacuati 1,8 milioni di rifugiati, viene sistematicamente e deliberatamente bombardato, confermando una volta di più la volontà del progetto sionista di sterminare il popolo palestinese.
Per la prima volta nella storia uno Stato – il Sudafrica – ha portato le responsabilità dello Stato di Israele di fronte alla Commissione Internazionale di Giustizia che ha confermato il rischio di genocidio. Non ci illudiamo che la risoluzione dell’occupazione possa arrivare dagli organi internazionali, ma registriamo la forza e la pressione generata dal movimento dei popoli solidali con le istanze palestinesi.
La questione umanitaria è evidentemente tragica e richiede lo sforzo immediato per il cessate il fuoco, sostenuto anche da numerose comunità ebraiche per la pace in tante parti del mondo.
Ma c’è di più. In piazza vogliamo portare la solidarietà alla
resistenza del popolo palestinese in lotta per la liberazione e una
fondamentale inversione di tendenza della china militarista generale
intrapresa dai governi occidentali.
Per questo ci dichiariamo
parte della mobilitazione internazionale dei popoli che, in aspro
conflitto con i propri governi colpevolmente silenti o attivamente
complici del governo israeliano, non cessa di accendere il faro sulla
necessità politica di riconoscere il diritto alla vita, alla terra,
alla dignità del popolo palestinese.
Essere in piazza il 24 febbraio significa stare dalla parte giusta della storia, significa lottare per imporre la fine di ogni colonizzazione e affermare il diritto al ritorno, alla vita, alla terra, alla libertà del popolo palestinese. E, non ultimo, costruire una mobilitazione in grado di premere affinché le nostre società, impoverite umanamente, culturalmente ed economicamente dalla produzione, dalla vendita di armi e dallo sviluppo di economie di guerra, affermino una nuova strada per una convivenza di giustizia sociale.
Società Popolare di Mutuo Soccorso G. Garibaldi
Collettivo di Iniziativa Popolare S. Concordio
Collettivo Nuova Resistenza
Assemblea No guerra No base
Popolare Trebesto
Non una di meno Lucca
Alternativa Libertaria
Forum per la pace Lucca
Cobas Scuola Provincia di Lucca
Potere al Popolo Lucca
Giovani Comunisti Lucca
Rifondazione Comunista Lucca
Unione Popolare Lucca
Possibile Lucca