Le scuse e l’onore



Quanto siano sincere le scuse di Bindocci non si può sapere; certo hanno contraddetto la sua brillante storia politica in Consiglio comunale, in particolare le molte interrogazioni e mozioni che ha presentato per salvare il parco della Montagnola; e certo deve essere stato molto doloroso, per lui, firmarle.


Non è la prima volta che l’ex sindaco cerca nelle aule del tribunale il ristoro alla propria onorabilità che ritiene offesa, in questo caso da una battuta ironica su FB, il paragone ai capi di Stato Bolsonaro e Putin.


E non è la prima volta che, per evitare il peso di ingenti spese legali e lo stress di anni di lunghi processi, i convenuti accettano di scusarsi di fronte alle iniziative legali promosse dall’ex sindaco.


Chi non firmerebbe, liberamente, si intende, senza costrizioni, anche se non avesse alcun motivo di scusarsi, se basta una firma per uscire da un incubo? Anche qualcuno di noi, nel 2022, si scusò. Perché lo dice anche il proverbio che “una casa è felice quando dalla sua porta non entrano medici e avvocati”, e la stessa saggezza popolare lo sa che per opporsi a personaggi molto influenti e a prestigiosi studi legali occorrono molti soldi, troppi, e nervi saldi.


Anche in questo caso, come fu con alcuni di noi, le aule del tribunale sono state evitate all’ultimo soffio, con una firma, ed anche in questo caso il contenuto delle scuse travalica la semplice ammenda, rinnega gli amici e contiene giudizi di valore sulle persone e sul loro operato.


Ed ecco che alla fine il querelante, “persona di umanità e cultura liberale”, non ha fatto niente di disdicevole alla Montagnola, “ha sempre rispettato l’Ambiente” , “sono solo stati tagliati alcuni alberi”, quando gli alberi di alto fusto abbattuti all’interno del parco sono stati 42, sono state consumate molte migliaia di metricubi di suolo, ridotti i giardini scolastici, eliminati gli spazi per la didattica all’aperto; ed ecco che le azioni legali intentate contro i cittadini del comitato “sono da considerarsi lecite e dovute” , salvo poi essere state immediatamente ritirate dal nuovo sindaco.


Sono tempi cattivi, questi, anche la politica sembra dominata dall’odio di parte e dallo spirito di vendetta. Siamo convinti che anni addietro, in altri tempi, quando un minimo di confronto esisteva, nessun sindaco, per ristorare l’onore offeso da una battuta satirica, avrebbe potuto pensare di portare un Consigliere comunale in tribunale, o di “stravincere” con scuse umilianti. Perché avrebbe valutato che sarebbe stato un atto ancora più disdicevole, per la sua onorabilità, dell’offesa subita.


Se con questo scritto abbiamo offeso qualcuno, non era nostra intenzione e ce ne scusiamo immediatamente.


Comitato Per S.Concordio

Firmato dai cittadini del Comitato Per S.Concordio escluso quelli che si sono scusati nel 2022 (legati da una penale di 10.000 euro) ed escluso quelli che non si sono mai scusati ed hanno processi in corso.

Questo post ha 5 commenti
Estratto da www.lavocedilucca.it/post/11485/le-scuse-e-l---onore.php