Nel
2009, ai Comuni della Garfagnana - tra cui Castiglione Garfagnana - fu
assegnata la Medaglia d'oro al merito civile per la lotta di Resistenza
al fascismo.
Nella
motivazione si legge: "Il territorio della Garfagnana a ridosso della
linea Gotica subì continui rastrellamenti ed atroci rappresaglie che
causarono centinaia di vittime civili e militari (...). La popolazione,
pur stremata da stenti e privazioni e colpita da spietati eccidi, seppe
affrontare con generosa solidarietà e coraggio civile gli eventi bellici
a difesa della dignità umana e della fede nei più alti ideali di
libertà".
Il 10 febbraio scorso, in occasione del
Giorno delle ricordo delle foibe, il Comune di Castiglione -
rappresentato dal Sindaco e dal consigliere comunale Roberto Tamagnini,
di Fratelli d'Italia, coinvolgendo anche "le classi delle scuole del
paese", come riporta la stampa, ha inaugurato una targa dedicata a Norma
Cossetto, definita "martire simbolo della tragedia delle foibe e delle
violenze perpetrate ai danni dei nostri connazionali in Istria".
In
realtà, Norma Cossetto, non fu uccisa perché italiana, come la
propaganda dell'estrema destra sostiene, ma in quanto militante dei
gruppi universitari fascisti.
Il padre, Giuseppe
Cossetto, era aggregato al 134° Battaglione d’assalto delle Camicie
Nere, un reparto impegnato, sotto il comando tedesco, nelle azioni di
rastrellamento antipartigiano.
L'impegno di Norma
Cossetto nel partito fascista fu riconosciuto anche dopo la sua morte, e
durante l'occupazione nazista le fu intitolato un reparto militare
femminile della Repubblica Sociale Italiana.
Cossetto,
è stata dunque da subito un simbolo per la RSI e per le forze di
occupazione, uno strumento di battaglia ideologica. Una donna uccisa,
quindi, la cui tragica fine è stata sottratta alla verità storica per
farne un'arma retorica.
Se
Norma Cossetto rappresenta simbolicamente qualcosa, non è l'italianità,
bensì la sua versione estremista e aggressiva, che in quell'epoca si
incarnava nel regime fascista. Così infatti è sempre stata ricordata da
chi ne condivideva il pensiero politico.
Alla luce di tutto questo, è sconcertate quanto avvenuto tre giorni fa a Castiglione.
Massimiliano Piagentini