Oggi è il 5 Febbraio e si celebra la “Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare” che dal 2014 cerca di sensibilizzare l'opinione pubblica sullo spreco di cibo. I dati mondiali dicono che il 40% del cibo totale prodotto nel mondo viene buttato, mentre tre miliardi di persone non possono permettersi un pasto sano al giorno e 250 milioni di persone sono affamate. Possiamo distinguere tra cibo perso e cibo sprecato. Alla prima categoria appartengono gli alimenti che non raggiungono le nostre case ma vengono buttati dopo essere stati raccolti (o macellati, nel caso della carne) e secondo le stime “F.A.O.” del 2019, circa il 14% del cibo totale prodotto viene perso per strada, diventando immangiabile prima di raggiungere i nostri piatti. In relazione alla seconda categoria, secondo il “Food Waste Index Report 2021” dell'”UNEP” (United Nations Environment Programme) il cibo sprecato ammonterebbe al 17% del cibo totale prodotto, raggiungendo, nel 2019, la quota di 931 tonnellate. Negli ultimi anni sono nate diverse iniziative per combattere gli sprechi, che coinvolgono singoli e imprese del settore alimentare ed una di queste è “Too Good To Go”, considerata la app n°1 del settore, che permette a chiunque lo desideri di "salvare" del cibo che è ancora “troppo buono per essere gettato” (too good to go, appunto), pagando una somma simbolica di qualche euro e ritirando in cambio una scatola contenente cibo invenduto di bar, supermercati o alimentari. Il primo passo per combattere gli sprechi è rendersi conto che esistono e la consapevolezza e il desiderio di cambiamento, come accade per le questioni legate alla crisi climatica, devono partire dal singolo., ricordandoci che ognuno di noi può fare la differenza. Da sempre molto sensibile a questo tema, dedico con forte sentimento questa mia opera a carboncino su carta grigia che ritrae un'anziana senzacasa mentre mangia un pezzo di pane, a questa giornata ed a questa problematica.
Bruno Pollacci
Direttore dell'Accademia d'Arte di Pisa