Distruggere Lucca
Si allunga la lista dei danneggiamenti avvenuti sotto la corrente amministrazione. Stavolta è il turno del loggiato di Palazzo Pretorio. Stando a quanto si apprende dai quotidiani, durante le manovre per l'installazione della ormai famigerata Tigre del "Maestro" Bertozzi, è stata danneggiata la lanterna in ferro battuto, opera originale di Matteo Civitali e rialente alla prima decade del '500. Il danno, stando alle testimonianze, sarebbe opera della gru utilizzata per movimentare una delle gigantesche parte di cui è composta la vecchia installazione in cartapesta, riciclata, insieme ad altre, da un corso viareggino di alcuni anni fa, per volere dell'aassessore Remo Santini. Il danno, la cui entità non è semplice quantificare, appare sostanziale e - si spera - potrà essere riparato con una costosa opera di restauro. E non è tutto. Per posizionare l'enorme installazione (non esistevano luoghi più adatti?) è stata danneggiata anche la pietra in marmo di uno degli scalini del basamento. Pare che nessuno fosse presente a sovraintendere le operazioni del delicato quanto avventuroso posizionamento. Nel frattempo, si legge, la preoccupazione dell'assessore è solo di esprimere questo commento: "Sua maestà la Tigre si è rifugiata sotto il loggiato di Palazzo Pretorio in piazza San Michele e ci rimarrà per tutto il mese, pronta a farsi ammirare per la sua straordinaria bellezza."
Dal canto suo, l'autore dell'opera commenta consoddisfazione l'accaduto: "E’ stata una vera avventura fin dalla partenza da Viareggio come trasporto eccezionale, con il bilico che è passato a pelo da Porta San Pietro e ha poi invaso il traffico in piazza San Michele, cercando di non disturbare troppo. E’ una santa la signora del fiori a nel loggiato di Palazzo Pretorio, non finirò mai di ringraziarla. Si è spostata per farci largo, ci ha voluto bene. A questo punto sarà lei e solo lei la custode della tigre".
Chi si accollerà spese e responsabilità dell'accaduto? Si ritiene giusto e nell'interesse della città e dei suoi cittadini mettere continuamente a rischio il patrimonio architettonico lucchese con operazioni palesemente incompatibili con un centro storico come quello di Lucca? Come ha potuto, la Soprintendenza, autorizzare un'operazione del genere? Chi ha firmato le autorizzazioni? Perché nessuno era lì a sovrintendere i lavori? E' questo il modo per valorizzare gli spazi del centro storico?
Mentre i tifosi dell'attuale maggioranza ridono, invitano i critici a rosicare e si godono le infinite carnevalate di questa amministrazione, ci si augura che le autorità competenti facciano interamente chiarezza sull'accaduto, individuando responsabili e corresponsabili, in modo che le strutture danneggiate possano tornare alla loro forma originale senza gravare sulle spalle dei contribuenti lucchesi.
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