C.Cristofani
E' praticamente impossibile a poche ore dal Natale, la festa più importante per l'Occidente, dire e trovare parole che non siano banali, scontate, retoriche e già dette o riciclate. Particolarmente difficile in un lungo periodo come questo dopo aver vissuto una sfortunata pamdemia non del tutto ad oggi completamente debellata integralmente. Un oggi che avevamo pensato definitivamente chiuso, un periodo di guerre in Europa che ritenevamo non fossero più possibili. E senza sapere cosa potrebbe accadere ancora; e una conseguente crisi economica che ha messo in ginocchio milioni di persone e di famiglie in tutto il paese da cui ci stiamo lentamente risollevando.
In realtà, sotto molti aspetti, il Natale che abbiamo davanti non sarà un giorno molto diverso dagli altri, con le solite nascite sul filo della mezzanotte, con le solite tragiche morti, tanto amate dalle tv, che distruggono famiglie 'in un giorno così bello...' , e via dicendo. Ciò nonostante sarà un giorno che ci apparirà, vorremo che ci appaia, perfetto, di festa e di gioia diffusa anche se purtroppo spesso finta ed ipocrita. Ma sì, dai !, almeno per Natale siamo Felici ! Un po' come in casa Cupiello di De Filippo dove a Natale, giorno in cui ci si ritrova tutti, padri e figli, moglie e marito, fratello e sorella che non hanno più niente da dirsi si creano il giorno che vorrebbero che fosse. Tutti felici e contenti. Anche se per mezza giornata. Poi il Natale, fatto di cenoni, pacchi e pacchetti, baci, ipocrisia, dolci, noia, e sorrisi sia veri che falsi, passa e la vita riprende a scorrere ed ognuno con il proprio malessere appiccicato alla pelle come fuliggine ritorna alla ricerca di una felicità vera, una chimera irraggiungibile. Perché ogni giorno alziamo l'asticella della nostra felicità e serenità per renderla (volontariamente ?) semplicemente un sogno. A qualcuno, però, mentre tutto si miscela in questa melassa di buonismo noioso può capitare di incontrare il suo 'sogno'. Quel sogno autentico che ci teniamo nascosto nel più profondo di noi. E' il sogno rassicurante del sorriso di un bambino o delle persone che abbiamo accanto e che amiamo e che ci amano. Un amore disinteressato ed inconsapevole per tutti. Un sogno che si materializza nel padre a cui non rivolgiamo mai un sorriso, nel figlio che ignoriamo mentre diventa grande, e gli amici e che quasi dimentichiamo, persi dal nostro correre quotidiano verso un nulla che prima o poi ci raggiungerà, sotterrandoci per sempre. Auguriamoci che questo sogno riaffiori in noi a Natale e che sopravviva nei giorni a seguire.
Cerchiamo di abbassare quell'asticella per ritrovare un po' di felicità nelle piccole cose. Ecco questo è il mio Augurio di Natale di riuscire a farcela.
Di imparare a volare sopra il quotidiano della misera routine dell'abitudine.
Serenità.... a tutti Voi
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