Lo dicono tutti
Arthur Schopenhauer aveva una tecnica per smascherare l’ignoranza.
Come potete riconoscere un ignorante? Non sa nulla e pensa di sapere tutto. Ed è sempre convinto di avere ragione. Ecco, Schopenhauer lasciava parlare il suo interlocutore e poi gli poneva una domanda: «Dove lo hai letto? Chi te lo ha detto?» E sapete qual era la risposta che otteneva quasi sempre? «L’ho sentito in giro. Lo dicono tutti». Beh, dopo quasi due secoli la situazione è la stessa: oggi si parla per «sentito dire», l’hanno detto in tv, lo dicono tutti, ti rispondono arrabbiati quando li metti sotto pressione.
«Devo ancora incontrare un ignorante che non cerchi di insegnarmi qualcosa», diceva Schopenhauer. E aveva ragione. Oggi però ostentare la propria ignoranza è diventata una moda. Prima almeno ci si vergognava di parlare a vanvera, ma nell’era di Uomini e Donne e del Grande Fratello «sapere» è diventato sinonimo di presunzione e riflettere è un anacronismo. Ecco, vi ricordate di Giulia de Lellis? Ha confessato di aver scritto un libro senza averne mai letto uno in vita sua, e tutti lì ad applaudirla come se avesse detto una cosa «f@@a».
E fateci caso, a un ragazzo che studia gli dicono «secchione», se ami leggere ti dicono che sei «strano», se parli in italiano, «non stai al passo con i tempi», perché oggi va di moda parlare uno strano miscuglio di inglese-italiano che avrebbe fatto inorridire i nostri nonni. Proprio ieri ho letto un articolo su una ragazza di sedici anni che ha abbandonato la scuola perché ha tre milioni di followers su TikTok e, cito testualmente: «guadagno più di un chirurgo e la cultura non mi serve.»
E allora mi domando: ma che diavolo sta succedendo? Come siamo passati dal rispetto per la cultura all’esaltazione dell’ignoranza? Vedete, l’ignoranza è un carcere. Perchè non sai chi sei. Sei fragile, facilmente manipolabile. Puoi anche essere l’uomo più ricco del mondo, ma sempre in un carcere resti. E poi non c’è niente di più bello, di più entusiasmante del conoscere il «perché delle cose». Ecco, cosa vorrei dire ai giovani. Innamoratevi dello studio! E non date retta a chi vi vorrebbe stupidi e docili.
Guendalina Middei
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