ASSI VIARI: L’UNIONE DELLA VITA E DEL SUO AMBIENTE- COSA FARE?

Secondo la filosofia buddista nessun uomo è un’isola, ma esso vive in inter-relazione con gli altri uomini e l’ambiente.

 
 
   L’agire dell’uomo è molto influenzato da come esso sta vivendo la propria vita, cioè i diversi stati vitali dell’uomo si riflettono sulla terra che essi abitano e la terra in virtù dello stato vitale dei suoi abitanti vive momenti diversi di equilibri o squilibri.
 
Ciò significa che la vita ed il suo ambiente manifestano la realtà prodotta da una causa interna, dalla relazione e dall’effetto latente. L’IO e l’ambiente sono due aspetti integranti di ogni individuo.
 
 
 
Questa premessa per dire  che  terra  è anche la nostra Piana di Lucca,  essa ospita la vita grazie ad un  equilibrio ambientale molto sottile... e che  da tempo   è l’azione  dell’uomo che ha intaccato fortemente questo delicato equilibrio.
 
 
 
 Nella Piana di Lucca siamo in presenza di uno sviluppo distorto, con una cementificazione costante durata anni, con una ampia rete di strade, vie, reticoli che conducono ai centri commerciali, ai centri servizi, alle fabbriche, presenti in ogni luogo del territorio.
 
Coloro che a livello imprenditoriale , istituzionale o politico,  hanno sostenuto e continuano a sostenere che   gli “Assi Viari” sono funzionali a far diminuire il traffico nella periferia di Lucca, dicono il falso, anzi mentono sapendo di mentire.
 
La verità sta nel fatto che coloro (cittadini e trasportatori di merci) che devono recarsi nelle aziende o nei centri commerciali e servizi del nostro territorio, devono per forza fare sempre le stesse strade, e gli Assi Viari che congiungano Ponte a Moriano all’imbocco dell’auto strada di Capannori,  su una arteria sopraelevate fino a 10 metri , servono solo ed esclusivamente   per fare risparmiare a chi deve prendere l’autostrada meno di 5 minuti di tempo.
 
 
 
Come più volte abbiamo sostenuto anche come “Forum per la tutela dell’Ambiente e salute dei cittadini” , se lo sciagurato progetto dovesse realizzarsi , ci sarebbero effetti devastanti sul territorio con una muraglia d catrame e  cemento, con un notevole incremento del consumo del suolo che nell’anno 2022 sono già stati consumati 160 ettari , con danni immensi per l’agricoltura, con inquinamento delle falde acquifere, con la rovina dell’area protetta de laghetti di Lammari, con un ulteriore aumento delle emissioni inquinanti a causa dell’aumento del traffico su gomma, con il rischio idrogeologico.
 
Possibile che quello che è avvenuto il 3 novembre a Campi Bisenzio non insegni niente ?
 
Ma allora perché insistono ? Perché gli amministratori locali il 19 novembre,  sono andati  a Firenze ad incontrare il Commissario dell’ANAS Mucilli ?
 
 Come non capire che il problema non è quello di verificare le criticità del progetto per ottenere una qualche mitigazione del medesimo , ma che invece esso  va respinto e cancellato in toto ?
 
 
Penso allora di non sbagliare nel dire  che chi insiste nel progetto ha un altro scopo.... quello di considerare il progetto Assi Viari un business di 173 milioni di euro,  e che vogliono agevolare la categorie economiche corporative e le  imprese locali a spartirsi “il bottino”.
 
 
Sono possibili azioni alternative agli Assi Viari, che passano attraverso la realizzazione di una tramvia di superficie su tutto il territorio (Nord, est, sud, ovest) , è possibile il rafforzamento e il raddoppio dei binari sulle tre reti ferroviarie presenti (Lucca Firenze Viareggio, Lucca Aulla, Lucca Pisa) , è possibile progettare un nuovo piano di mobilità pubblica sostenibile e nuove piste ciclabili, è possibile progettare anche una urbanistica più razionale con la ricollocazione in apposite aree dei centri commerciali, servizi, aziende.
 
   Con il convegno svolto il 20 maggio 2023, abbiamo detto che  non è più possibile abituarsi a tutto … è necessario uscire dalla mera posizione di sola denuncia e   trovare la forza di reagire a livello di popolo.
 
 
 
Anche a Lucca in questi ultimi anni le iniziative finalizzate alla prevenzione ambientale sono cresciute in modo consistente.
 
 Dall’inizio dell’anno in ogni territorio sono aumentati i comitati … i movimenti nati dal basso organizzati in forme di democrazia diretta e deliberativa che si sono riuniti nel “Forum per la tutela ambientale e la salute dei cittadini”.
 
Essi fanno politica attraverso presidi territoriali dove le popolazioni del luogo sono diventati attori autonomi in grado o di fare residenza prolungata o di fare proposte alternative alla realtà esistente che minaccia l’ambiente.
 
 
 
 Questi  movimenti , supportati nel merito,  dal contributo di tecnici , medici e ricercatori scientifici, sono in grado di intraprendere iniziative tutte finalizzate alla possibilità di effettuare soluzioni alternative.
 
 
 
Credo che gli amministratori , anche in vista delle elezioni , dovrebbero riflettere attentamente.... sono già state raccolte migliaia di firme ed i cittadini sono sempre più convinti della necessità di bloccare un progetto mostruoso, distruttivo dell’ambiente e della salute.   
 
 
 

Umberto Franchi       Lucca 23 novembre 2023 
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