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  • 07/07/2022 14:59

Mancano gli infermieri

Durante la pandemia erano gli eroi dell’emergenza sanitaria. Ma lo stress e i turni massacranti, insieme alle retribuzioni troppo basse, allontanano sempre di più le persone dalla professione Danielle Henderson, madre di cinque figli, ha smesso di fare l’infermiera nel 2020, quand’è scoppiata la pandemia di covid-19. Non c’erano abbastanza camici, mascherine e altri materiali per proteggersi dal contagio, racconta. “All’epoca ero incinta e non mi sentivo tutelata. E mentalmente ero già esaurita, anche prima del covid”. Henderson, che ha fatto l’infermiera per otto anni, è una delle centinaia di migliaia di operatori sanitari che hanno abbandonato un settore alle prese con carenza di personale già prima della pandemia. Nel 2020 l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) avvertiva che in tutto il mondo mancavano 5,9 milioni di infermieri, quasi un quarto dell’attuale forza lavoro, pari a 28 milioni di persone. Il sottodimensionamento più evidente si registrava nei paesi a reddito medio-basso dell’Africa, dell’America Latina, del sudest asiatico e del Mediterraneo orientale. La pandemia ha peggiorato la situazione. Secondo l’Oms, dal gennaio 2020 al maggio 2021 sono morti di covid-19 più di 180mila operatori sanitari. Molti altri hanno avuto problemi di esaurimento fisico e mentale, faticando a gestire il caos e la paura prodotti dalle ripetute ondate del virus, che hanno riempito i reparti di terapia intensiva degli ospedali in tutto il mondo. In molti paesi ricchi le autorità sanitarie avvertono che la carenza di infermieri qualificati e l’alto tasso di assenteismo per malattia tra gli operatori in prima linea stanno mettendo in crisi un settore già sotto pressione, vanificando i progressi fatti negli ultimi anni per ampliare gli organici. Howard Catton, amministratore delegato del Consiglio internazionale degli infermieri (Icn), una federazione formata da più di 130 organizzazioni infermieristiche nazionali, riconosce che gli infermieri sono stati giustamente elogiati dai governi per il loro “eroismo” quand’è scoppiata la pandemia. Tuttavia, sottolinea, le autorità non si stanno impegnando abbastanza per risolvere i problemi strutturali, come le retribuzioni basse, le cattive condizioni di lavoro e una formazione inadeguata. estratto non completo da : internazionale.it

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