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  • 18/09/2023 15:00

Regione Toscana, figli e figliastri?


Pochi giorni or sono si è tenuto a Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati, in Firenze, sede della Presidenza della Regione Toscana, il Convegno “Prospettiva Fi-Po”.

Il punto sui progetti per le infrastrutture cruciali per la “Toscana centrale” per una “una visione organica per l’area più densamente popolata di tutta la Toscana, quasi un’unica città, strategica da un punto di vista economico e innervata da rilevanti attività manifatturiere e terziarie"

Al centro il futuro dei trasporti e della viabilità di Firenze e Prato, tra tramvia, ferrovia, strade, autostrada ed aeroporto

Nel corso del convegno la Regione ha affermato che in Toscana saranno due le aree integrate urbane che richiedono un lavoro di programmazione, reperimento risorse e intervento: da un lato Firenze-Prato-Pistoia e dall’altro Livorno-Pisa-Lucca.

Il convegno “Prospettive FI-PO” è stato promosso per fare il punto sui lavori già avviati nella prima delle due aree e le idee progettuali per cui necessitano finanziamenti.

Tutto perfetto, ma i Riformisti osservano, per la seconda area “Livorno-Pisa-Lucca” chi ci pensa?

Chi mette insieme i territori della costa toscana del nord, certamente la più popolosa, la più industrializzata, la più economicamente importante dopo l’area fiorentina? Porto Livorno, Aeroporto di Pisa, Porto di Viareggio, collegamenti autostradali e ferroviari con il nord e con il sud, carenti; ferrovie e viabilità locale deficitarie, sviluppo e programmazione interprovinciale appena abbozzata, ricerca di finanziamenti insistenti o frazionati.

Regione Toscana: figli e figliastri? Non tutte le colpe sono della Regione, in parte sono nostre.

Inesistente ruolo delle Province della costa, Lucca in testa, posizionamento politico dei Comuni più importanti sul centro-destra e quindi dallo scarso peso in sede regionale, ancorché scollegati fra loro.

I Riformisti ritengono che, in assenza di iniziative di chi ha più titolo a portare avanti questa battaglia per un recupero di centralità dell’area Livorno Pisa Lucca, sia necessario mettere al tavolino le forze politiche di questa area, senza pregiudizi e steccati, chi ci sta ci sta, per far crescere e decollare una vera costruzione dell’area vasta della costa toscana del nord.

Per verificare la possibilità di attivare questo rassemblement di più e diverse forze politiche, i Riformisti si attiveranno per lanciare un Convegno sul tema, attraverso Think Tank Reformists, il blog “Pensatoio-Culturale-Politico” aperto a tutti.

Francesco Colucci, Riformisti Toscani

I commenti

L'area integrata urbana di cui in regione vaneggiano e di cui Colucci spappagalla non esiste. Infatti, se si Parla di Firenze - Prato (e Pistoia che fine ha fatto?? eppure è lì in continuità urbana con Prato e con il centro delle due città a soli 15 Km di distanza), appaiono chiare due cosette. La prima è che il Comune di Firenze ha 360.000 abitanti, Sesto ne ha 50.000, Campi Bisenzio altrettanti e Scandicci ne ha altri 50.000. I comuni di Firenze e cintura fanno più di mezzo milione di abitanti. Prato e tutta la provincia, compresi i paesini della Val Bisenzio hanno 250.000 abitanti. Dal centro di Prato al centro di Firenze ci sono 17 Km. Che vuol dire, caro Colucci, tutto il ragionamento??!?!?! Vuol dire che è evidente che Prato e Firenze sono un'unica area urbana ed è altrettanto evidente che il peso di Firenze è enormemente maggiore rispetto a Prato, per cui a Firenze e cintura saranno collocate le funzioni principali e le grandi infrastrutture.

Passando invece alla fantomatica area urbana della costa, si può osservare che:

1. Essa si estende su quasi 40 Km (distanza dal centro di Livorno al centro di Lucca), non ha continuità urbana e c'è perfino in mezzo un monte (il Serra) alto quasi 1000 m
2. La città nettamente più popolosa è Livorno, mentre le aree urbane di Lucca e Pisa, hanno un peso demografico molto simile.

Nelle condizioni date, non si vede a quale titolo l'area cosiddetta vasta costiera abbia il centro dei servizi ed infrastrutturale solo in Pisa. In pratica si tratta di un'area metropolitana di Pisa fatta a spese di Lucca e Livorno. Lucca poi, ha notevole continuità urbana con la Valdinievole, per cui il primo interesse di Lucca sarebbe avere buone infrastrutture in comune con la Valdinievole e non certo con Pisa e Livorno. Caro Colucci, è vero che ci sono i figliastri, ma Pisa è figlia e di quelle ben coccolate, mentre Lucca non è neanche figliastra, quanto invece serva di casa. L'area urbana della costa esiste forse per Pisa e Livorno, ma Lucca è stata messa lì a far la ruota di scorta e gli interessi di Lucca non collimano con quelli di Pisa. Non so se ha notato, Caro Colucci, che l'unica organizzazione di categoria degli industriali, quando da Roma è arrivato l'ordine di superare la dimensione provinciale, si è unita con quelle di Prato e Pistoia e non con quelle di Pisa e Livorno. Le dice nulla questo particolare??? Anche la maggiore e non unica organizzazione di categoria dei commercianti, si è unita con quella di Massa - Carrara e non con quelle di Pisa e Livorno. Su questo ci ha ragionato? Non Le pare che il sistema turistico lucchese, fatto di mare, aree interne e città d'arte somigli un po' di più a Massa che a Pisa? Non le pare che il sistema industriale lucchese somigli un po' più a Pistoia e Prato che a Pisa? Ci ragioni e vedrà che Lucca ha certo qualche interesse comune con Pisa, ma ne ha molti di più con la Toscana centrale e con la Toscana Nord (chiamiamola così). Smettiamo di far la ruota di scorta a Pisa e usciamo fuori dall'area vasta della costa. Peccato la nostra uscita non convenga a Pisa, cui fa comodo usare Lucca come massa d'urto. Ma a noi che conviene?

anonimo - 19/09/2023 02:27

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