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  • 25/08/2023 05:26

In arrivo finalmente barilate di soldi per gli infermieri , gli eroi !

Niente rinnovo contratto 2022-2024 per infermieri, oss e medici, bloccate le assunzioni Nel panorama politico attuale, emergono preoccupazioni riguardo alla disponibilità di risorse per affrontare il rinnovo dei contratti statali per il triennio 2022-2024, nonché per le assunzioni e gli aumenti stipendiali destinati agli infermieri e al personale medico ospedaliero. Tenuto conto di due fattori, il contratto del triennio 2019 – 2021 rinnovato lo scorso anno era già scaduto, l’inflazione del 2022 e dell’anno in corso ha già eroso gli stipendi del 7/8 % Queste misure fondamentali rischiano di incontrare difficoltà finanziarie, gettando un’ombra di incertezza sulla loro attuazione all’interno della Manovra in arrivo nell’autunno prossimo. Le questioni relative alle pensioni e agli stipendi sono state individuate come prioritarie, dovute all’implementazione della proroga del taglio del cuneo fiscale nelle buste paga e sulla tanto attesa riforma fiscale, che mira a ridurre le aliquote Irpef. Tuttavia, emerge che nemmeno le risorse precedentemente allocate per alcune misure, individuate nel corso dell’ultimo anno dal governo guidato da Mario Draghi, potrebbero essere sufficienti a coprire le spese. Uno dei punti focali è la riduzione dell’impatto del caro carburanti tramite un taglio delle accise. Tuttavia, sembra che il governo non abbia intenzione di perseguire questa misura, che potrebbe comportare un aumento della spesa pubblica di ben un miliardo al mese. Questo rappresenta un chiaro segnale della complessità delle decisioni che devono essere prese, bilanciando l’esigenza di sostenere l’economia e le finanze pubbliche. La sfida finanziaria si estende anche al rinnovo del contratto dei dipendenti della Pubblica Amministrazione (PA) nella Legge di Bilancio 2024. Dopo la firma recente dell’accordo per alcuni comparti della PA per il periodo 2019-2021, inclusa la sfera scolastica, ora si affronta l’ardua questione di stabilire un nuovo contratto per i lavoratori statali. Gli aumenti stipendiali dovranno tener conto dell’inflazione più alta riscontrata nei due anni passati, il 2022 e il 2023. All’interno della Manovra di circa 30 miliardi di euro che il governo sta preparando, è previsto anche un fondo destinato al bonus una tantum. Questo incentivo sarà erogato per la prima volta ai dipendenti del pubblico impiego con il cedolino di busta paga di agosto 2023, rappresentando un ulteriore elemento da considerare nell’equazione finanziaria complessiva. L’incertezza riguardo alle risorse disponibili per il rinnovo dei contratti statali, le assunzioni e gli aumenti stipendiali per il personale medico e infermieristico degli ospedali getta un’ombra sulla prospettiva di attuazione di queste misure cruciali. Il governo guidato da Giorgia Meloni si trova di fronte a sfide significative nel bilanciare le esigenze finanziarie e le aspettative del personale pubblico in questo contesto complesso. Redazione NurseTimes

I commenti

In Italia il Servizio Sanitario deve essere profondamente rivisto.

Si e' preferito decentrare tanti servizi e tante attivita' ai privati ed al volontariato, credendo di risparmiare sui costi fissi di gestione.

Invece sia con le strutture private, che con il volontariato, si assiste ad un "puppa puppa" di risorse dalla Sanita' che forse sarebbe stato meglio destinare ad assunzioni ed adeguamenti salariali di chi ha una preparazione professionale.

Molto piu' facile incensare i volontari con appellativi angeli o eroi che organizzare una sanita' efficiente!

Io ripartirei guardando dentro i costi di tutto cio' che e' stato esternalizzato.

Anonimo - 26/08/2023 18:53

Il problema degli infermieri che lasciano l’Italia in cerca di stipendi e condizioni di lavoro migliori è noto da tempo. Da mesi il sindacato Nursing Up lancia l’allarme affinché Roma faccia qualcosa per tamponare l’emorragia di professionisti del settore sanitario verso l’estero, in particolare verso la Svizzera.
Per ovviare al problema, le istituzioni lombarde, insieme al Governo italiano, stanno lavorando a un sistema di indennizzi - almeno per gli infermieri che vivono nelle zone di confine – che spinga gli addetti ai lavori a rimanere nella Penisola. La questione, da locale, sta diventando sempre più di interesse nazionale e quest’oggi Repubblica l'ha messa sotto ai riflettori intervistando un infermiere frontaliere residente a Clivio, in provincia di Varese.

Quello che emerge dal racconto del 25enne è un quadro decisamente allettante: meritocrazia, 30 minuti di tragitto casa-lavoro, nello specifico il reparto geriatria della Clinica Luganese Moncucco, formazione pagata dal datore di lavoro, interamente o parzialmente, nessun problema di carenza del personale e uno stipendio di 4.400 euro netti al mese.

Il 25enne ha motivato la sua decisione di venire a lavorare in Ticino spiegando che la sua professione troppo spesso viene sottovalutata nella vicina Penisola:
«La professione dell’infermiere è importantissima e in Italia spesso deve ancora essere del tutto capita. Chi ha avuto a che fare con noi sa quanto possiamo fare. Lo stipendio deve essere adeguato al ruolo e alle responsabilità».
Numerosi suoi colleghi hanno già imboccato questa strada: l’infermiere, nella sua testimonianza resa al quotidiano italiano, constata infatti che alla Clinica Luganese Moncucco gli italiani sono «tantissimi», aggiungendo che, dove lavorava prima (in Rsa, case per anziani e a domicilio), i frontalieri «raggiungevano anche il 90% dei dipendenti».

Il 25enne ha infine confessato che non tornerebbe a lavorare in Italia, perché «in Svizzera ti riconoscono le competenze e ti fanno lavorare nel campo che meglio conosci, perché ti sei specializzato».


https://fai.informazione.it/16731EA0-41CF-4BC2-9D78-C2D1A3707F65/Perche-dovrei-fare-l-infermiere-in-Italia-quando-in-Ticino-prendo-4400-euro-netti

xx - 26/08/2023 17:02

Oh, ma 'un ve ne set' accorti che siam pieni di debbiti?!?

Negli ultimi anni un'alluvione di bonus criminali e il reddito di nullafacenza. Ora non hanno i soldi per assumere personale? Mi sembra logico che non li abbiano i soldi. Siamo stati governati da dementi e ne paghiamo le conseguenze. Ce lo meritiamo.

Anonimo - 26/08/2023 00:38

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