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  • 02/08/2023 15:18

La destra lucchese nega che quella di Bologna sia una strage fascista.

La destra lucchese nega che quella di Bologna sia una strage fascista. Nonostante le sentenze in via definitiva (i neofascisti Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, ex Nar - Nuclei Armati Rivoluzionari - sono stati riconosciuti definitivamente colpevoli, così come il neofascista Luigi Ciavardini), da anni la destra cerca di negare che quella di Bologna sia una strage fascista. Succede anche a Lucca. Nel 2020, aderenti ad Azione Studentesca Lucca (organizzazione giovanile di Fratelli d'Italia), si presentarono sotto mentite spoglie alla stazione con uno striscione che recitava: "Nessuno di noi era a Bologna". La stessa azione si svolse a Firenze, ma lì, sullo striscione, era presente il logo del gruppo di destra. Un comunicato pubblicato sulla loro pagina facebook, firmato Casaggì Firenze e Azione Studentesca, spiegava il senso negazionista di quello slogan: "CASAGGÌ E AZIONE STUDENTESCA SULLA STRAGE DI BOLOGNA: 40 ANNI DOPO, CI BATTIAMO ANCORA PER LA VERITÀ! Sono passati 40 anni da quel maledetto 2 agosto del 1980. Quattro decenni di depistaggi, mistificazioni, insabbiamenti e colpevoli di comodo. La strage di Bologna, come tantissime altre pagine della storia italiana, resta avvolta nel mistero più fitto, lasciando le vittime senza giustizia e gettando fango su un ambiente politico che - occorre ribadirlo con forza e in virtù dell’evidenza - non ha nulla a che fare con quella terribile tragedia. Quest’oggi, nell’anniversario di quella bomba infame, una delegazione di militanti di Casaggì e Azione Studentesca hanno voluto compiere un’azione simbolica dinanzi al Tribunale di Firenze, srotolando uno striscione che riporta una frase semplice ed eloquente: “Nessuno di noi era a Bologna”. Oggi più di ieri: è l’ora della Verità!" Anche l'anno scorso, sulla pagina FB di Azione Studentesca Lucca, è apparso un post con lo stesso contenuto. Si negano fatti accertati e sentenze, che di seguito riassumiamo: I processi sono stati tanti. Il primo inizia nel 1987 e si conclude con la sentenza di Cassazione del 23 novembre 1995 che sancisce: l'ergastolo ai fascisti Valerio Fioravanti e Francesca Mambro per strage banda armata. Erano membri dei Nar (Nuclei Armati Rivoluzionari); condanna a 10 anni per Licio Gelli (ex capo P2) per depistaggio; condanna a 10 anni per Francesco Pazienza (collaboratore del Sismi); condanna a 8 anni e 5 mesi per Pietro Musumeci (ufficiale del Sismi) per depistaggio; condanna a 7 anni e 11 mesi per Giuseppe Belmonte (ufficiale del Sismi) per depistaggio. Il secondo processo inizia nel 1997 e si conclude con la sentenza di Cassazione dell'11 aprile 2007, che stabilisce la condanna: a 30 anni al fascista Luigi Ciavardini, anche lui ex Nar, all'epoca minorenne, come esecutore della strage. Nel 2015 è passata in giudicato la sentenza civile che ha condannato Mambro e Fioravanti a risarcire lo Stato con 2,1 miliardi di euro: entrambi hanno scontato le loro pene e sono liberi, proprio come Ciavardini. Il terzo processo riguarda Gilberto Cavallini, anche lui ex Nar. Nel 2020 è stato condannato all'ergastolo in primo grado. L'appello è in corso. Il quarto processo riguarda invece Paolo Bellini, ritenuto il quinto esecutore, ex Avanguardia Nazionale. Il 6 aprile 2023, infatti, è stato condannato all'ergastolo in primo grado, finendo in cella il 29 giugno 2023. Decisiva la testimonianza dell'ex moglie Maurizia Bonini, che lo ha riconosciuto in un video girato in stazione a Bologna la mattina del 2 agosto 1980, contribuendo alla condanna per strage dell'ex marito, facendo crollare un alibi lungo 40 anni. Per questo, la donna è stata minacciata proprio da Bellini. Nello stesso processo, cè anche l'accusa a Licio Gelli e ai vertici della P2, tutti deceduti, di aver ideato e finanziato la strage, con la partecipazione di esponenti dei servizi deviati dello Stato. Impostazione che l'associazione familiari delle vittime portava avanti da anni. Ricapitolando: i neofascisti Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, ex Nar - Nuclei Armati Rivoluzionari - sono stati riconosciuti definitivamente colpevoli, così come il neofascista Luigi Ciavardini, anche lui ex Nar. Difendere Lucca da CasaPound 2 https://www.facebook.com/people/Difendere-Lucca-da-CasaPound-2/100091905043396/

I commenti

Han paura di parlare i fasci sennò lo stato fa fuori le famiglie

Kliin - 08/08/2023 18:39

C'è un altro post che riciccia fuori la pista "palestinese".
Per quel che ho potuto leggere è talmente screditata che è più probabile siano stati Pippo Pluto e Paperino, o magari i neofascisti.
Ma chissà, forse la sinistraccia cattiva mi ha sempre inculcato la "sua narrazione". Cosa contano le sentenze quando c'è la fede?
Io a senso direi che chi mette in dubbio fatti accertati segue la "pista bianca" (col naso).

JD - 08/08/2023 16:36

Ignazio La Russa ( che non risulta iscritto al PCI.ndr..), al termine di un messaggio sul 2 agosto, spiega che " VA DOVEROSAMENTE RICORDATA LA DEFINITIVA VERITA' GIUDIZIARIA CHE HA ATTRIBUITO LA MATRICE FASCISTA, NEOFASCISTA, LA RESPONSABILITA' DI QUESTA STRAGE" . ..

Anonimo - 03/08/2023 19:49

Per conto della loggia P2

Nino - 03/08/2023 08:58

Non sono fascista, ma che quello di Bologna sia stato un attentato fascista mi convince poco. Saranno forse stati personaggi fascisti a mettere la bomba (forse), ma per conto di chi non si sa. Nei giri fascisti, anche in quelli di Lucca, c'erano infiltrati di tutti i tipi, dagli informatori delle varie questure, agli agenti di servizi più o meno deviati.

anonimo - 03/08/2023 01:11

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