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  • 13/07/2023 14:11

Stretta attualità

Premessa n. 1) Cent’anni fa in Italia, allora un paese povero ed arretrato, veniva inaugurato un regime dittatoriale e corrotto (ovviamente corrotto, come tutte le dittature e come abbondantemente dimostrano studi recenti: naturaliter corrotto, dal momento che non esisteva né libertà di stampa né autonomia della magistratura). Ai miei occhi risulta abbastanza incredibile che la destra italiana tuttora guardi con occhi sognanti a quel passato vecchio di un secolo, e proponga come modello una dittatura da terzo mondo, arretrata e corrotta. Ma tant’è. Premessa n. 2) nel 1918 Giacomo Puccini musicava un “inno a Roma” piuttosto melenso. Lo stesso Puccini lo disconobbe. L’inno, inizialmente concepito come celebrativo della vittoria italiana nella Prima guerra mondiale, fu successivamente adottato dal fascismo e, dopo la guerra, dal Msi. Premessa n. 3) il mito della Roma “imperiale”, che già risultava ridicolo negli anni ‘20, appare oggi come patetica paccottiglia di un passato impresentabile. Premessa n. 4) se io oggi, cittadino italiano, penso a Roma, focalizzo l’immagine di una città degradata, sporca, inefficiente, cialtrona, degna capitale di un paese del terzo mondo. Fatte queste premesse, mi sbalordisco quando un famoso direttore d’orchestra, testimonial di balsami per capelli, imbastisce una polemica riesumando dal cimitero della storia una paccottiglia del genere, e mi sbalordisco ancor di più nell’apprendere delle futili polemiche che ne seguono. Ci sarà mica da vergognarsi di essere italiani?

I commenti

credo che la foto rappresenti un'immagine della città di Roma, cui è dedicato l'inno

anonimo - 14/07/2023 11:01

il post così è arrivato con questa foto

Redazione - 14/07/2023 08:19

1. Nella cosiddetta "destra" italiana ci sono vari personaggi che guardano a vari modelli, a cominciare da quello della Russia di quel delinquente di Putin. Quelli che guardano al fascismo di cento anni fa come a un modello sono una minoranza. Molti di più ne danno (del fascismo) una benevola lettura storica, ma non si sognano di riproporlo oggi.
2) Puccini scrisse l'inno a Roma e poco importa se lo disconobbe. L'inno a Roma fa parte della produzione di Puccini e per questo è giusto eseguirlo
3) Il mito della Roma Imperiale che cavolo c'entra non lo so! Ma scusi, non è che se uno esegue Wagner deve per forza identificarsi con il mito del nibelungo!! Ma via! Oppure se si esegue Aida ci si deve identificare con l'Egitto imperiale dei faraoni.
4) Roma fa schifo perché è coperta di ruscume? Anche questo non capisco cosa c'entri con la musica scritta da Puccini oltre 100 anni fa! Saranno problemi del Sindaco di Roma, non di chi va a un concerto!

Quanto alla promotrice di shampi (Quasi, quasi mi faccio uno shampoo....w Gaber!), mi scusi, ma Lei non è sfiorato dal pensiero che non sia stata Lei a imbastire una polemica? Se quei fessi della sinistra luccotoscana Le hanno veramente chiesto di censurare un brano, allora Le hanno fornito l'ennesimo assist per farsi pubblicità e sono dei gonzi! Per altro, pur preferendo io Gaber alla Shampista, penso proprio abbia fatto benissimo a non farsi censurare.

Ascolto lo Shampoo, ascoltatelo anche Voi!!
https://www.youtube.com/watch?v=ccqcpOLaMk8

anonimo - 14/07/2023 02:09

perché ce l'hanno tutti con Beatrice Venezi? Io trovo che il suo shampoo sia ottimo! Da vigore e lucentezza ai capelli come pochi…

anonimo - 14/07/2023 00:14

Ma la foto è quella del dopo Summer festival?

Anonimo - 13/07/2023 22:17

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