• 4 commenti
  • 03/07/2023 04:59

Io me la ricordo la felicità..

"Io me la ricordo la felicità, era fatta di operai che andavano al mare nei giorni di agosto. Le macchine senza aria condizionata, con i portapacchi piene di valigie e le autostrade senza bollini neri. Erano gli anni dove i pensionati potevano permettersi la giusta ricompensa dopo una vita di sacrifici, erano gli anni delle spiagge con i tavolini e le paste al forno, e quei contenitori frigo, più forniti dei supermercati. La felicità, con quelle sedie pieghevoli e quei caffè nei termos a fine pranzo, le foto con i rullini, i discorsi tutti insieme a fine pranzo, i bambini che facevano i bambini. Le città deserte, per il pane dovevi andare alla stazione centrale perché tutti sapevano che lì c’era un supermercato sempre aperto. Aveva un altro sapore la felicità! Le discoteche in spiaggia, fatte di legno con le lampadine colorate, le ragazze sedute che aspettavano l’invito per ballare quei lenti e conoscersi meglio, eravamo più estranei e molto più intimi senza sapere ancora il nome. Noi, con una chitarra e un fuoco in spiaggia, avevamo il paradiso, noi in cerchio e una bottiglia che girava trovavamo un bacio, e porca puttana ti capitava sempre quello che non ci piaceva. Noi, figli dei francobolli e delle cartoline “tanti saluti dal mare” che li spedivamo sempre l’ultimo giorno, forse per questo avevano il sapore amaro quei francobolli quando li leccavi, perché le vacanze finivano, ma si tornava a casa felici, senza bollette arretrate nei cassetti, con le cartoline che arrivavano in autunno, con la serenità nella testa e la speranza sempre a portata di mano. Invece oggi il 15 agosto i centri commerciali sono sempre aperti, le città sempre più popolate, i pensionati li vedi lì, sotto qualche albero per un po’ di fresco. Ci facciamo sempre più foto senza il bisogno di andarle a sviluppare, e qui, ci hanno fregato l’attesa, Andiamo in spiagge organizzate e devi rispettare i limiti, e qui, ci hanno fregato gli spazi. Abbiamo voluto di più ma abbiamo ottenuto di meno. Abbiamo ottenuto un smartphone per parlare con il mondo, e qui, ci hanno fregato la voglia di stare insieme. Io me la ricordo la felicità, rimaneva a te, sulla pelle, e non aveva nessuna password

I commenti

La nostalgia è uno specchio deformante e un po' sbiadito.
Se li osservi da vicino, i ricordi mostrano sempre un filo di ruggine.

anonimo - 05/07/2023 15:48

Probabilmente lei è stato solo fortunato.
A posteriori, a mente fredda, osservando la realtà, non avendo aperto quella 'bella' porta capitata non solo una volta di fronte a me, dopo anni e dopo aver potuto osservare cosa c'era dietro quelle porte, a me è andata di lusso, di molto assai di lusso. Ogni tanto ci penso e mi dico che fortuna che ho avuto, ho vissuto il migliore dei mondi possibili! Gesù che fortuna!
Per qualcunaltro quella 'bella donna' è stato aprire la porta degli inferi, glielo garantisco al limone.
Oggi forse è molto più semplice fuggire dall'inferno, anche se ho seri dubbi in merito, potendo osservare alcuni casi.
Se gli è andata bene ringrazi il cielo!

... - 04/07/2023 13:29

.... Quando stavo con una bella donna. Penso non sia cambiato un bel nulla. Anche oggi sono felici quando vanno insieme se il contatto funziona. Si chiama amore o se preferite eros, lasciando perdere l'espressione ridicola "fare sesso". Il resto? Beh, certo, l'amore (ancora!!) per i genitori ed i nonni e qualche passione, fosse essa la Lucchese, oppure altri sport praticati o guardati fare a professionisti, per qualcuno la musica, la montagna..... Il resto era inutile e lo è tutt'oggi. In particolare è inutile la burocrazia di stato, quella è sempre peggiorata ed oggi è diventata burocrazia informatica; spazzatura che non ricorderemo quando tireremo le cuoia.

anonimo - 03/07/2023 18:43

Anch'io me la ricordo, ma non era certo il paradiso, anzi nella realtà tera tera è stata l'anticamera dell'inferno.
Al mare andavo in una spiaggia del sud Italia dove non esisteva nulla, c'erano solo i binari della ferrovia a trecento metri ed una fermata del treno in mezzo al nulla, sembrava di essere su una spiaggia di un'isola deserta del pacifico. era comunque frequentata, da pochi, poi per raggiungerla trovavo una piccola comunità di "figli dei fiori', un posto incredibile. Quando tornavo via con la mia famiglia non lasciavamo nulla, neppure uno stecchino da denti.
Andateci oggi! Ci sono ripassato per curiosità.
E' una discarica con frigo e lavatrici abbandonate, bottiglie e sacchetti di plastica ed ogni altro genere di schifezza, con pineta carbonizzata, e marea di villette abusive lungo costa.
Il vostro moderno 'paradiso'! (Di sicuro non mio)

... - 03/07/2023 10:44

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