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  • 11/06/2023 10:54

Alle origini del teatro popolare toscano


Pietro Metastasio e i maggi drammatici tra Sette e Ottocento: novità dalla Garfagnana


Il 17 giugno dalle ore 15.00 alle 19.00 presso la Sala L. Suffredini a Castelnuovo di Garfagnana si terrà il convegno Alle origini del teatro popolare toscano. Pietro Metastasio e i maggi drammatici tra Sette e Ottocento: novità dalla Garfagnana. L’appuntamento si inserisce nel più ampio progetto Canto del Maggio Festival: un percorso nella scuola, nella cultura, nella tradizione, ideato da l’Associazione La Giubba con il Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico e la Compagnia Il Giunco, con il contributo del Consiglio Regionale della Toscana, Comune di Barga, Comune di Castelnuovo di Garfagnana, GraalCultFest, Fondazione CRL e I.C. Piazza al Serchio.

Canto del Maggio Festival è nato con la volontà di rigenerare l’antica tradizione del Canto del Maggio, affinché una delle specificità culturali più significative del territorio della Garfagnana non vada perduta. In particolare, il convegno intende contribuire a risignificare il maggio all’interno del mondo di oggi, diffondendo nel territorio una percezione positiva di questa tradizione e valorizzandone i legami con la cultura alta.


Dopo il saluto dei sindaci di Castelnuovo di Garfagnana, Andrea Tagliasacchi, e di Barga, Caterina Campani, Marco Betti, dell’Associazione Lentopede – Narratori di Comunità, rifletterà sul valore culturale ed educativo che ha lo studio delle tradizioni popolari nel suo intervento Le metodologie educative legate al patrimonio orale. In collegamento da The University of Sydney - Australia, la Prof.ssa Linda Barwick, esperta di questa antica tradizione popolare, riferirà su uno dei manoscritti acquisiti di recente dal Museo, Il maggio di Alessandro rinvenuto a Barga, databile verso la fine del '700, da lei trascritto e collegato all’opera di Metastasio: forse attualmente è il più antico testo di maggio ed è ritenuto, dalla stessa prof. Barwick, fra i più interessanti a livello stilistico.




L’intervento di Fabrizio Franceschini, Professore dell’Università di Pisa, con la relazione Pietro Metastasio nei maggi drammatici toscani approfondirà la tematica del rapporto fra il maggio e la cultura alta.

Dopo una breve pausa, la seconda parte del pomeriggio si aprirà con il saluto dei rappresentanti delle compagnie maggianti presenti: Associazione Culturale "P. Frediani" Buti, Compagnia Val Dolo, Compagnia Monte Cusna di Asta. A seguire Umberto Bertolini, Presidente de l’Associazione La Giubba e Curatore del Museo, presenterà il progetto: Canto del maggio Festival 2023: percorso nella scuola, nella cultura, nella tradizione; Ivano Stefani, esperto di storia locale, in Appunti sul maggio a Fosciandora, illustrerà la particolarità del canto del maggio a Fosciandora a cominciare da prima della Seconda Guerra Mondiale; in conclusione Enrico Bonavera, attore, storico Arlecchino del Piccolo Teatro di Milano, ricollegherà i vari aspetti trattati con la conferenza dal titolo Alle origini del teatro popolare.


Chiuderanno la giornata alle 18.00 nella piazzetta L. Ariosto I cantori dell’antico maggio della Garfagnana, che eseguiranno alcuni estratti dal maggio Ginevra di Scozia, presentati da Piergiorgio Lenzi.


L’iscrizione, non obbligatoria, ma consigliata, si può effettuare al link: https://bit.ly/convegnomaggio


Piazza al Serchio, 10 giugno 2023

I commenti

I maggi sono espressione della cultura popolare appenninica e non a caso sono propri delle province di Reggio, Modena, Lucca, Massa - Carrara e marginalmente di Pisa. A meno che, nella vostra follia, non vogliate toscanizzare anche il modenese ed il reggiano, non si possono catalogare i maggi come "toscani". Già la toscanizzazione forzata delle province di Lucca e Massa - Carrara è una cosa immonda, almeno Reggio e Modena lasciatele in pace!

anonimo - 12/06/2023 02:26

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