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  • 19/05/2023 10:37

Decreto Bollette, via libera della Camera con fiducia

IN PARLAMENTO Decreto Bollette, via libera della Camera con fiducia. Tra le novità maglie più larghe per i "gettonisti" e medicina estetica dal dentista. I ricercatori Irccs e Izs restano precari. Payback sui dispositivi "scontato" di Red. San. L'Aula della Camera ha approvato con 158 voti a favore, 71 contrari e sei astenuti il Dl Bollette, dopo la fiducia chiesta dal Governo (che aveva incassato 199 sì e 129 no). Il Dl 34 recante "misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali" nel complesso vara misure per 5 miliardi e la fiducia era stata posta sul testo approvato dalle commissioni Finanze e Affari Sociali dopo il breve riesame che il 17 maggio aveva portato alla soppressione di alcune norme precedentemente inserite, tra cui la stabilizzazione dei precari di Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) e Istituti zooprofilattici sperimentali (Izs), che alla fine hanno strappato solo un "ordine del giorno". Con il voto finale di Montecitorio il provvedimento, che scade il 29 maggio, passa all'esame del Senato. Gli articoli relativi alla Sanità sono nel Titolo II "Disposizioni in materia di salute" del decreto e il pacchetto è estremamente variegato: si va dalla scontistica sul payback per le aziende produttrici di dispositivi medici all'allargamento seppure temporaneo delle maglie per i "gettonisti", dalla corresponsione di una indennità anche agli specializzandi all'anticipazione a partire dal 1mo giugno dell'indennità - prevista inizialmente dalla legge di Bilancio solo a partire da gennaio 2024 - per medici e infermieri dei servizi di emergenza-urgenza. Per prevenire e contrastare la dilagante violenza contro gli operatori sanitari, c'è il via libera alla possibilità di istituire postazioni fisse di Polizia negli ospedali, in considerazione del "bacino di utenza e del livello di rischio della struttura". Il decreto introduce una specifica sanzione (reclusione da 2 a 5 anni) per le lesioni non aggravate procurate agli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell'esercizio delle loro funzioni. Tra le altre misure, per tamponare la carenza di personale sanitario, il decreto consente la libera professione per il personale infermieristico e altri operatori sanitari impiegati nel Ssn e dà l'ok fino a tutto il 2025 all' esercizio temporaneo di attività lavorativa in deroga al riconoscimento delle qualifiche professionali sanitarie conseguite all’estero. Quanto ai "gettonisti", le aziende ospedaliere potranno farvi ricorso non soltanto nei servizi di emergenza-urgenza ospedaliera, come si indicava nel testo iniziale del decreto, ma anche in altri reparti se necessario. In ogni caso i servizi potranno essere esternalizzati a medici a gettone solo per un periodo non superiore a dodici mesi e il personale medico e infermieristico utilizzato dovrà essere in possesso dei requisiti di professionalità contemplati dalle disposizioni vigenti. Sul fronte del ripiano dell'extra spesa a cui sono tenute per la prima volta le aziende, l'emendamento approvato prevede che le industrie fornitrici di dispositivi medici che nell’ambito del payback sanitario non abbiano attivato contenziosi, possano estinguere il pagamento dovuto per gli anni 2015-2018 con «l’integrale e tempestivo versamento» della quota ridotta per loro prevista (pari al 48% dell’importo). Viene istituito nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, un fondo dotato di 1.085 milioni di euro per l’anno 2023, espressamente dedicato alla normativa in materia di ripiano del superamento del tetto di spesa dei dispositivi medici relativo agli anni da 2015 a 2018. Le aziende fornitrici di dispositivi medici - relativamente al superamento del tetto di spesa regionale per quegli anni - sono tenute ad adempiere all'obbligo di ripiano posto a loro carico entro il 30 aprile 2023. Ciliegina sulla torta, l'articolo 15-ter "Disposizioni in materia di accesso ai concorsi pubblici per dirigente medico odontoiatra e alle funzioni di specialista odontoiatra ambulatoriale del Servizio sanitario nazionale nonché di attività di medicina estetica": innanzitutto per i laureati in odontoiatria e protesi dentaria e per i laureati in medicina e chirurgia abilitati all’esercizio della professione di odontoiatra, è abolito il requisito della specializzazione ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici per dirigente medico odontoiatra e ai fini dell’accesso alle funzioni di specialista odontoiatra ambulatoriale del Servizio sanitario nazionale. Inoltre viene modificata la legge 409/1985 ("Istituzione della professione sanitaria di odontoiatra e disposizioni relative al diritto di stabilimento ed alla libera prestazione di servizi da parte dei dentisti cittadini di Stati membri delle Comunità europee": si prevede che gli odontoiatri «possano esercitare le attività di medicina estetica non invasiva o mininvasiva al terzo superiore, terzo medio e terzo inferiore del viso». Sole 24 ore

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