Seung, i deliri le violenze le teorie antipsichiatriche
Seung, i deliri e le violenze. «La psichiatra è implicata nel traffico di organi»
di Andrea Pasqualetto
Le folli denunce contro Barbara Capovani e i sanitari. Le aggressioni pianificate. Il killer ha girato un video mentre veniva arrestato e lo ha inviato ai propri seguaci
Seung, i deliri e le violenze. «La psichiatra è implicata nel traffico di organi»
«Sono uno sciamano, mediatore fra il visibile e l’invisibile; collego le dimensioni». Dice di sentire le cose, di vedere oltre, di capire. Nella mente di Gianluca Paul Seung si affollano sospetti e complotti che sfoga in denunce, post, mail , anche in pubbliche conferenze dove carica le parole con la polvere da sparo tirando in ballo uomini di potere, traffici strani, medici. «Usano valute virtuali del tutto anonime, per comprare carne umana. Psichiatri di Pisa sono coinvolti: Barbara Capovani in testa».
Era diventata lei la sua ossessione. Lei che l’aveva avuto in cura tre anni fa, quando era evaso dai domiciliari per bussare nientemeno che alla porta della Questura di Pisa per depositare l’ennesima denuncia. Quel giorno gli agenti controllano il nome e lo avvertono: siamo noi a denunciare lei. Seung va in escandescenze, viene disposto un trattamento sanitario obbligatorio e lì spunta Capovani. La quale, dopo una settimana di analisi, traccia il suo profilo: «Non sono emersi disturbi della forma del pensiero, non oscillazioni dell’umore... Sono emersi invece numerosi sintomi appartenenti allo spettro dei disturbi antisociale, narcisistico e paranoico».
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Seung non gliela perdona e nella sua mente la psichiatra diventa un mostro. La accusa di vendere cellule staminali per conto di Putin , la pensa responsabile della morte di Denise Pipitone, la collega a Matteo Messina Denaro, allo spionaggio russo. Fino al traffico d’organi, apice di una follia che ha radici profonde e che nel tempo si traduce in violenze, molestie e attacchi dissennati. È così che conosce i tribunali e pure il carcere, oltre che l’ospedale psichiatrico. Padre di origine cinese e madre napoletana, Seung si trasferisce da piccolo con la famiglia dalla Campania alla Toscana, in Versilia, mentre il padre se ne va all’estero.
A vent’anni i primi segnali d’instabilità, il primo ricovero e i germi di un odio per la psichiatria che sfocerà nella fondazione dell’«Associazione difesa utente psichiatrico» (Adup): 140 seguaci su Facebook, naturalmente tutti contrari alla medicina ufficiale. Lui partecipa a convegni, discetta, promuove, accusa. Nel 2012, il salto di qualità. Seung passa dalle parole ai fatti e aggredisce un medico, il suo, Mirko Martinucci. Dopo un incontro, lo raggiunge mentre sta pranzando con la moglie e lo colpisce alle spalle e al volto. Saranno ventidue punti di sutura e la frattura del setto nasale. «Il procedimento penale si è chiuso con la remissione di querela», precisa il suo avvocato, Gabriele Parrini. Ma da lì scaturisce anche un provvedimento che gli impedirebbe di avvicinare i medici dell’ospedale della Versilia. Un anno dopo, la violenza assume una nuova forma, più grave.
Vittima è una ragazzina di 13 anni e il reato molestie sessuali. «Qui c’è una condanna a un anno e due mesi. Il mio cliente si è fatto qualche mese di cella a Prato e poi ha ottenuto la revoca della misura della custodia cautelare in carcere perché il giudice ha considerato che non c’era più il rischio di reiterazione del reato», precisa il legale. Finito ai domiciliari, se ne infischia ed esce più volte di casa. «La maggior parte dei procedimenti a suo carico riguarda l’evasione». E va pure all’ospedale a diffondere le sue idee fra i pazienti psichiatrici. In Tribunale invece ci vuole andare perché ha «importanti rivelazioni da fare», dice. Un giorno gli uffici sono chiusi e la guardia giurata lo ferma. Lui vuole entrare a tutti i costi, ne nasce una lite e Seung gli spruzza lo spray al peperoncino sul volto. «Questo procedimento non è ancora definito, credo», aggiunge il legale.
Gli arriva un ammonimento del Questore di Lucca ma lo «sciamano», sempre più vittima dei suoi fantasmi, prosegue nelle denunce. «Esposto a Procura — Prefettura Lucca. Da inoltrare a Regina Elisabetta II, Uk — Fbi Christopher Wray, Usa». È un atto d’accusa nei confronti di persone che lui ritiene complici di Matteo Messina Denaro . «Questa ragazza potrebbe essere stata in verità venduta per il traffico di organi e quindi uccisa con complicità del Comune e del Sindaco, al servizio di Matteo Messina Denaro che denuncio da cinque anni», delira.
Senza alcuna condanna da scontare, da un annetto Seung girava libero. Libero di scrivere centinaia di mail a procure, questure, prefetture, giornali, compreso il Corriere della Sera . In un crescendo di follia culminata venerdì scorso con l’uccisione a mazzate della dottoressa Capovani, colei che aveva osato scrivere dei suoi problemi mentali. Dulcis in fundo, Seung si è messo a girare il video del suo arresto, a Torre del lago, non prima di aver usato lo spray che preferisce contro gli agenti. Immagini concitate: «Stai fermo, stai fermo», dicono loro. «Non ho niente, guarda, non faccio nulla». Fa una sola cosa: invia il filmato ai seguaci.