La sinistra lucchese: opposizione che lavora, non che urla
A Lucca la sinistra non è ...

Petrini “Una bella iniziativa
per incentivare l’uso di terre incolte e creare occupazione giovanile ”
Grazie all’iniziativa di Fratelli d’Italia che, attraverso il suo capogruppo Matteo Petrini, ha presentato una apposita mozione, anche Capannori si doterà di uno strumento amministrativo in ambito agricolo, la Banca della Terra.
Questa novità riguarda le terre incolte, che vanno classificate e poi messe a disposizione di persone dai 18 ai 40 che possono quindi coltivarle e trarre un reddito da questa occupazione, che ha anche altri risvolti positivi, legati alla cura del territorio, elemento determinante anche per l’assetto idrogeologico di un’area peraltro a rischio.
“Siamo soddisfatti perché la vocazione rurale di Capannori è lo scenario ideale di questo progetto che vuole premiare l’impegno di persone che vogliono occuparsi della terra- dichiara Matteo Petrini- . Il progetto ha costo zero per l’amministrazione comunale, supera l’esperimento degli orti urbani creando vere opportunità di lavoro, in un momento in cui anche Coldiretti sta rilevando un ritorno all’agricoltura con la nascita, in Italia, di ben 17 nuove aziende agricole di media al giorno. Mi auguro che la procedura venga messa a regime al più presto e si possa partire quanto prima”.
Questa opportunità è stata istituita con la legge regionale 80/2012, con la quale la Regione Toscana ha istituito la “Banca della Terra”, gestita da Ente Terre Regionali Toscane, definita come un inventario, completo e aggiornato, dei terreni e delle aziende agricole di proprietà pubblica e privata che possono essere messi a disposizione di terzi, tramite operazioni di affitto o di concessione.
La “banca della terra” è stata avviata il 29 novembre 2013 ed ha già messo a disposizione in ambito regionale oltre ottanta lotti di terreni e 2 fabbricati, per una superficie di quasi quattromilacinquecento ettari di terreno, ripartiti fra castagneto da frutto, bosco, oliveto, pascolo, seminativo, ed oltre cinquanta fabbricati, in molte aree della regione e ricadenti in diversi complessi forestali
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