I leader della galassia neofascista italiana si riuniscono per un incontro
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Teste rasate, tatuaggi e porte chiuse. Un centinaio al raduno dell'estrema destra a Milano: "Suscitiamo interesse tra i boomer"
di Paolo Berizzi, Rosario Di Raimondo
Attorno a un tavolo, davanti ai militanti, i leader della galassia neofascista si riuniscono per un incontro dal titolo: "Prospettive per l'unità dei patrioti"
Sono un centinaio, in piazza Aspromonte 31, nella storica sede dell'estrema destra a Milano a due passi da piazzale Loreto. Ingresso vietato ai giornalisti. Attorno a un tavolo, davanti ai militanti, i leader della galassia neofascista si riuniscono per un incontro dal titolo: "Prospettive per l'unità dei patrioti". Ma non vogliono creare una "cosa nera", s'affrettano a dire dopo, anche se faranno "iniziative culturali insieme".
Divisi sul volto da dare al Governo Meloni, che va dal "7" al "6 meno meno", convinti che bisogna fare "di più" sul tema immigrazione, non proprio scandalizzati per la svastica apparsa sotto il nome della segretaria Pd Schlein a Viterbo, visto che l'autore è stato definito semplicemente "uno sciocco": eccoli, i camerati che si ritrovano sul marciapiede davanti a un parco dove bambini e ragazzi di ogni lingua giocano indifferenti, vicino a una sartoria gestita da un africano e un bar cinese. Sugli alberi, un cartello che raffigura un omino gettare una svastica nell'indifferenziata.
Jeans, felpe, molte teste rasate. Pure tre ragazzi spagnoli sono arrivati per l'occasione. All'evento più "politico" della giornata partecipano Duilio Canu del "Movimento nazionale la rete dei patrioti", Luca Marsella di Casapound Italia, Alessandro Cavallini di "Fortezza Europa", Alessandro Liburdi di "Lealtà azione" e Giordano Caracino di "Veneto fronte Skinhead".
"Suscitiamo molto interesse nella fascia dei boomer, è la maggioranza degli italiani. La crisi è generazionale", dice Canu. Voto al Governo? "6 meno meno...è intelligente ma non si applica. È quasi più colpevole di chi è accecato dall'ideologia, loro invece le cose le sanno, hanno gli strumenti per capire come gira il mondo e scelgono coscientemente di fare una cosa piuttosto che un'altra". Cosa non va, la gestione dell'immigrazione? "Vorrei che il buon senso tornasse, non è questione di essere duri o molli...".
"Sicuramente sull'immigrazione ci aspettiamo qualcosa di meglio, che questo governo operi rimpatri immediati", aggiunge sul tema la portavoce di Casa Pound Milano, Angela De Rosa. "Molti dei componenti di questa maggioranza di governo hanno parlato della possibilità di fermare le partenze nei paesi d'origine: ci aspettiamo che questo venga fatto, o almeno si pongano le basi". Voto all'esecutivo? "Sette, più della sufficienza".
De Rosa parla anche delle scritte antisemite apparse a Viterbo insieme a una svastica sotto il nome della segretaria del Pd Schlein. Sono il gesto di "uno sciocco. Qual è il significato? La lotta politica è fatta di idee e di confronto". A chi le fa notare i tatuaggi con croci celtiche, svastiche e croci uncinate tra i presenti, replica: "Non credo ci si debba preoccupare di studenti, operai e professionisti: rappresentiamo tutto il ceto medio e basso della nostra nazione. Non è un tatuaggio che deve preoccupare. Ce l'ho anche io - ha spiegato - il tatuaggio di Casa Pound, sul braccio".
Bene, ma il senso di quest'incontro tra i movimenti di estrema destra? Luca Marsella di CasaPound Italia smorza: "Non sta nascendo alcuna cosa nera, nessun partito, non abbiamo nessuna intenzione di candidarci alle elezioni. È semplicemente un momento di confronto. Ci saranno altri momenti di confronto e dialogo". E poi: "Sicuramente faremo iniziative culturali insieme", come quelle per Sergio Ramelli.
Ieri, invece, sempre in piazza Aspromonte è stato ricordato, nell’anniversario della sua morte, Massimo Morsello, ex dei Nar, co-fondatore di Forza Nuova, cantautore punto di riferimento dell’estrema destra.
fonte repubblica