Pubblicato il libro di Umberto Sereni in memoria di Piero Del Frate
L’amicizia e la passio ...
Appuntamento nella chiesa di San Francesco il 25 ottobre 2022, con accompagnamento musicale all’organo dal vivo. Ingresso libero.
Napoléon di Abel Gance: a Lucca come all’Opéra di Parigi il 7 aprile del 1927. Sarà proiettato martedì 25 ottobre 2022 alle 19 (prima parte) e alle 21,30 (seconda parte) nella Chiesa di San Francesco, a ingresso libero, una pietra miliare della cinematografia moderna, proposto per la prima volta a Lucca, con colonna sonora eseguita all’organo, nella versione proposta a Parigi quasi 100 anni fa.
Si tratta di un’occasione unica per assistere a una proiezione difficilmente accessibile al pubblico, sia per la sua lunghezza sia per la colonna sonora dal vivo, eseguita da Ferruccio Bartoletti e Matteo Venturini.
“Girato in Francia negli anni dal 1925 al 1927, il film segna una tappa importante nello sviluppo tecnico dell’arte cinematografica che solo due anni più tardi raggiungerà la maturità con l’avvento del cinema sonoro – spiega Pier Dario Marzi del cineforum Ezechiele 25,17 -. Doveva essere la prima parte di un progetto più ambizioso sulla vita di Napoleone, che prevedeva ben 6 lungometraggi. È ad oggi una delle più mastodontiche produzioni del cinema muto e una pietra miliare del linguaggio cinematografico avendo sperimentato per primo tecniche filmiche che diventeranno prassi comune molti anni più tardi come arditi movimenti di macchina, montaggio sperimentale, il colore e addirittura una forma avveniristica di cinema panoramico”.
“Il film ebbe una gestazione produttiva piuttosto complessa in cui entrarono dinamiche politiche e storiche: il regista era francese ma la produzione, almeno inizialmente, era tedesca e i francesi non accettarono di buon grado che il loro eroe nazionale venisse celebrato in un film degli odiati tedeschi. Le riprese si protrassero per mesi, ben oltre il previsto; il budget sforò le cifre preventivate tanto da costringere lo stesso Gance a contribuire, finendo per limitare il mastodontico progetto iniziale di sei film al solo Napoléon, che si conclude con la partenza di Napoleone alla guida dell’esercito per la campagna d’Italia nel 1796”.
“Il montaggio non fu meno tormentato. La pellicola impressionata era di una lunghezza mai registrata fino ad allora; Gance, dopo vari ripensamenti, realizzò una versione di tre ore e mezzo che fu quella proiettata alla prima all’Opera di Parigi il 7 aprile del 1927 (quella versione sarà quella proiettata il 25 ottobre), ma era una versione che fu il risultato delle pressioni dei produttori (preoccupati che l’eccessiva lunghezza potesse spaventare il pubblico) e dell’esigenza di rispettare l’orchestra che doveva accompagnare il film dal vivo. La premiere ottenne un successo clamoroso e così le altre proiezioni nello stesso cinema parigino ma la fortuna del film si esaurì velocemente. L’avvento del sonoro e le difficoltà di proiezione della parte finale che prevedeva addirittura tre schermi, per rendere al meglio il formato panoramico, portarono ad ulteriori riduzioni della durata della pellicola che non ebbe il successo sperato (in alcune versioni per l’estero, in particolare in quella per il pubblico americano, il film venne tagliuzzato senza pietà e alcune parti completamente omesse; si calcola che siano più di venti le versioni che bene o male hanno circolato nel corso del tempo)”.
“Caduto nell’oblio (Gance continuerà il suo percorso di regista e realizzerà negli anni Sessanta un ideale seguito dedicato alla battaglia di Austerlitz ma non raggiungendo più la felicità di ispirazione del capolavoro del 1927), a partire dalla fine degli anni Sessanta, Napoléon fu oggetto di un rinnovato interesse che condusse lo studioso americano Kevin Brownlow a recuperare la pellicola originale e riportarla alla versione più filologicamente vicina alle intenzioni di Gance”.
“Recuparati gli spartiti della musica di accompagnamento (composta in origine da Arthur Honegger e rielaborata poi negli anni Settanta dal musicista Carl Davis) prevista per la prima parigina e restaurata la pellicola da parte della casa di produzione di Francis Ford Coppola, il Napoleon fu nuovamente proiettato in una serata al Telluride Film Festival (in Colorado) nel 1979, contenente il ricostruito Polyvision originale e con una durata di circa 5 ore alla presenza di un vecchio e commosso Gance”.
Da allora il film è divenuto un oggetto di culto, un tesoro della storia del cinema che abbiamo la possibilità di (ri)vedere con un originale accompagnamento all’organo nella speranza di rinnovare la magia della prima visione di Parigi.
L’evento è organizzato dall’associazione Domenico Di Lorenzo, dal Cineforum Cinit Ezechiele 25,17 insieme all’associazione “Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscana” grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, ed è in memoria di Riccardo Berutto.
Per informazioni: 3498361005, http://cineforumezechiele.com/
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