Settori
 di eccellenza, che si segnalano per efficienza, innovazione, attenzione
 per l'ambiente e per le risorse umane: questo il quadro che definisce 
le imprese della carta e della meccanica per la carta del distretto di 
Lucca e Pistoia. Imprese che tuttavia sono inevitabilmente anch'esse 
alle prese con i gravi problemi che affliggono il manifatturiero europeo
 e in particolare italiano, fra bolletta energetica fuori controllo e 
aumenti dei costi di materie prime e trasporti.
I dati del 1° 
semestre 2022 sono eloquenti: rispetto allo stesso periodo del 2021, la 
produzione ha segnato +1,1% per la carta e +5% per la meccanica per la 
carta; l'export, rispettivamente, +66,2% e +26,4%. Numeri, questi 
ultimi, che danno il senso non soltanto di un positivo dinamismo 
commerciale, ma anche delle distorsioni prodotte dagli aumenti dei 
prezzi: i dati Istat a livello provinciale sono espressi unicamente in 
valori ed evidenziano quindi incrementi dei prezzi che rincorrono - 
senza tuttavia arrivare a coprirle interamente - le impennate dei costi 
aziendali. L'onerosità della bolletta energetica, del gas in 
particolare, colpisce duramente il settore cartario, andando 
paradossalmente a penalizzare gli investimenti aziendali nella 
cogenerazione (autoproduzione di energia elettrica e vapore a partire 
dal metano) che pure rappresentano per il fabbisogno energetico delle 
imprese una soluzione ad alta efficienza e a basso impatto ambientale.
"Viviamo un momento delicato e difficile, che espone le aziende a stress molto pesanti - commenta 
Tiziano Pieretti,
 presidente della sezione Carta e cartotecnica di Confindustria Toscana 
Nord, oltre che vicepresidente della stessa associazione -. Le 
sollecitazioni che arrivano dalle imprese, incluse quelle della carta, 
alla politica europea ed italiana sottolineano l'estrema urgenza di 
provvedimenti che quantomeno attenuino la pressione che sta schiacciando
 i conti aziendali. Rischiamo di perdere competitività, con tutte le 
conseguenze del caso sul piano economico e sociale. Occorrono interventi
 su più piani: per il contenimento dei prezzi, in primo luogo, e il 
disaccoppiamento del prezzo del gas da quello dell'elettricità, con 
decisioni concertate a livello europeo; ma anche il legislatore italiano
 potrebbe aiutare con provvedimenti nazionali, alcuni dei quali a costo 
zero, come lo snellimento delle pratiche per gli impianti per le energie
 rinnovabili e la possibilità di estendere la costituzione delle 
comunità energetiche anche all'industria. Rimane poi ferma la necessità 
che l'Italia cerchi di affrancarsi il più possibile dalla dipendenza 
dall'estero attraverso il potenziamento della produzione nazionale. 
Tutti questi temi sono seguiti dal mondo cartario con particolare 
attenzione, data l'alta incidenza che la bolletta energetica ha sulle 
nostre produzioni. Per contenere i consumi è anche fondamentale il 
contributo di innovazione che arriva dalla meccanica per la carta: il 
MIAC sarà l'occasione per toccare con mano le novità che giungono dalle 
aziende del settore, che a Lucca hanno un nucleo forte e di assoluta 
eccellenza."
“Le turbolenze del mercato energetico e la 
volubilità dei costi e degli approvvigionamenti delle materie prime e 
della componentistica elettrica-elettronica, rappresentano tuttora 
un’incognita per le aziende del nostro territorio - aggiunge 
Mauro Celli,
 coordinatore del gruppo Meccanica per la carta della sezione 
Metalmeccanica di Confindustria Toscana Nord -. In particolare preoccupa
 la situazione del mercato europeo e del Far-East; ci sono invece buoni 
segnali dal mercato americano. Il distretto della meccanica per la carta
 presente nel territorio di CTN si dimostra comunque resiliente e 
reattivo nel recepire i cambiamenti del mercato globale, come ci 
confermano i dati del primo semestre 2022, che evidenziano, per quanto 
riguarda le esportazioni, un aumento di valore del +26,4% sullo stesso 
periodo del 2021. In conclusione posso confermare che gli investimenti 
di R&D per migliorare l’efficienza energetica e più in generale 
l’impatto ambientale delle macchine e degli impianti nel settore 
cartario, si dimostrano ancora una volta un punto di forza e un driver 
fondamentale per proseguire la crescita negli anni futuri.“
Il 
distretto cartario di Lucca e Pistoia conta 243 aziende con 7.582 
occupati; il fatturato è di 3.663 milioni di euro, di cui il 30% è 
rappresentato dall'export, quasi interamente (90%) verso paesi europei.
La
 meccanica per la carta lucchese conta 88 imprese con 2.647 occupati; il
 fatturato è di 933 milioni di euro, di cui il 65% è rappresentato 
dall'export, per lo più (52%) verso l'Europa, anche se il primo mercato 
nazionale di destinazione è rappresentato dagli Stati Uniti (17%) e il 
secondo, a pari merito con la Grecia, dalla Cina (8%).