Ultimi giorni per visitare la mostra della pittrice centenaria Anna Maria Fabriani - Storia della pittrice nascosta
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Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della Disciplina dei Diritti Umani è reduce da una interessante rassegna cinematografica tenutasi in Toscana dal 23 settembre al 2 ottobre. La scelta di partecipare al Lucca Film Festival 2022, nella Giuria Stampa e Comunicazione, è nata dalla volontà di conoscere dall’interno e in modo più approfondito, anche e soprattutto attraverso le interviste con i registi dei film in gara e i dibattiti in platea animati da esperti del settore, studenti e appassionati di cinema, le tematiche sul mondo di oggi che emergono dalle pellicole selezionate per la manifestazione culturale.
Ci siamo quindi chiesti quali sono i valori, i sentimenti, gli ideali che trovano spazio nei film di qualità e di spessore. Ci siamo chiesti com’è il mondo raccontato oggi dal cinema, e quali sono e come sono gli uomini osservati e catturati dalla macchina da presa, che raccontano un po’ di noi, consegnandoci la meraviglia e, purtroppo, la miseria umana di cui tutti siamo un po’ portatori.
A queste domande nel corso delle giornate, lunghissime, impegnative ma certamente stimolanti, abbiamo dato via via delle risposte.
Intanto, dodici sono stati i lungometraggi, provenienti da tutto il mondo e proiettati dal 23 al 30 settembre. Tutti in comune hanno avuto il periodo storico che stiamo vivendo. Diverse, invece, sono state le realtà sociali sulle quali si è posto l’accento. Diverse anche le fasce di età dei personaggi protagonisti delle storie: dai bambini agli anziani. Ed equamente valorizzato è stato sia l’universo femminile che quello maschile.
Il certamen cinematografico ha anche consegnato a Lucca, attraverso i suoi film, il temperamento, il clima, i sapori, i colori e lo spaccato sociale dei vari Paesi di provenienza.
La cura della regia, l’uso della fotografia, i dialoghi, le storie narrate, la recitazione, hanno catturato l’attenzione delle quattro giurie: Esperti del mondo del Cinema, Giuria Stampa, Studenti, Giuria popolare.
Il CNDDU, però, è andato un pò oltre, e ha cercato di cogliere mediante il cinema, mezzo efficace per divulgare qualsiasi messaggio, le complessità di un’epoca come la nostra, che spesso fatica a dare attenzione a storie di vita vicine e lontane e inciampa quando si tratta di arrivare ai segreti che gravitano intorno al cardine essenziale del nostro vivere.
Al Lucca Film Festival 2022 molte di queste storie sono arrivate.
Tra tutti i film in gara siamo rimasti piacevolmente colpiti da due lungometraggi che segnaliamo per diversi motivi. Il primo è Tropic of violence del regista francese Manuel Shapira, vincitore Giuria Popolare. Il secondo è Restos do vento del regista portoghese Tiago Guedes, Premio Marcello Petrozziello, vincitore Giuria Stampa, della quale il CNDDU faceva parte.
I film diversi per la nazionalità, l’ambientazione e le storie trattate, hanno sbattuto in faccia allo spettatore la violenza che ancora oggi imperversa nelle nostre società, una violenza ingiustificata, che travalica il limite dell’umana comprensione, impetuosa e incontrollata, ma allo stesso tempo una violenza scomoda per la coscienza, che punge e risveglia i sentimenti opposti ovvero quelli di pace, calma, giustizia sociale, speranza, e forse redenzione dal male.
In entrambi i film, gli indifesi, gli ultimi, i reietti, spingono lo spettatore a guardare la luna, non il dito che la indica. Moses, il protagonista di Tropic of violence, un bambino arrivato illegalmente a Mayotte, un’isola francese d’oltremare, sarà attraversato nella carne e nell’anima dall’odio degli abitanti del luogo, perché ha “gli occhi del diavolo”, è un diverso. Laureano, il protagonista di Restos do vento, un ultimo, un reietto, un animale indifeso e ingiustamente odiato dalla sua comunità, farà emergere in modo inconsapevole, naturale, delicato e disperato i due principi, in eterna lotta, che governano la vita umana: il bene, che nel film si traduce come capacità di perdonare, e il male, che diventa violenza cieca e sanguinaria.
Non film che narrano la violenza fine a se stessa, quindi, ma storie che mentre raccontano la ferocia che cancrenizza luoghi e individui, ti fanno attaccare ancora più saldamente alla vita.
Convinti del potere che l’arte del cinematografo esercita soprattutto sulle nuove generazioni, ci sentiamo, pertanto, di segnalare alla Scuola secondaria di I e II grado i due film premiati al Lucca Film Festival 2022 perché entrambi, in modo diverso, permettono di affrontare tematiche attuali, certamente complesse, ma che non possiamo e non dobbiamo schivare se vogliamo indirizzare i nostri giovani verso un mondo che merita la parte migliore di noi. Perché quella peggiore l’abbiamo già data.
Prof.ssa Rosa Manco
CNDDU
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