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  • 05/10/2022 07:39

Il Comitato ringrazia il Sindaco

Ieri il sindaco Pardini ha revocato le diffide per risarcimento di danno di immagine intentate dalla precedente Amministrazione  a quattro cittadini di San Concordio. Lo ha fatto  con le parole giuste: “per ricucire la distanza che si era creata tra i cittadini ed il Comune, nella consapevolezza che la politica non è tacitare il dissenso con un atteggiamento arrogante, ma ascolto e trasparenza”.

 

Plaudiamo quindi all’intenzione di avviare un nuovo modo di rapportarsi con i cittadini. Ricordiamo infatti che la precedente amministrazione non aveva risposto alle petizioni sulla Galleria coperta e sulla Piazza Coperta che erano state sottoscritte da migliaia di firme, che aveva ignorato gli appelli dei cittadini intervenuti nei consigli comunali straordinari,  che si era rifiutata di fare un tavolo di confronto sulla piazza coperta, che aveva respinto documentate mozioni consiliari  senza nemmeno entrarne nel merito, che si è ostinata a portare avanti  progetti molto contestati e con un pesante impatto ambientale.

 

Bene ha fatto, la nuova amministrazione, a rimarcare  che la precedente ha voluto “tacitare il  dissenso”.  Aggiungiamo che ciò è avvenuto con inimmaginabili richieste  di risarcimento danni, da noi ritenute infondate, e con una richiesta di scuse liberticida, in cui i cittadini hanno dovuto  rinnegare le forze politiche, le associazioni e i singoli che erano intervenuti in loro difesa.

 

Ringraziamo sentitamente il sindaco Pardini, gli assessori Barsanti, Bruni e Santini, i singoli consiglieri e gli esponenti politici che fin da prima delle elezioni  hanno lavorato per questo risultato.                                                                                                                        

  Comitato Per San Concordio

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Comitato di Quartiere Per San Concordio

I commenti

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Anonimo - 08/10/2022 14:22

prima di tutto non c'è stata alcuna denuncia a livello penale, solo una richiesta danni di immagine "paventata" ai cittadini, quindi in sede civile con eventuale rischio di un danno economico. il merito di questo presunto danno di immagine non è mai arrivato davanti ad un tribunale di nessun tipo, quindi nessun giudice lo ha mai stabilito. nessun giudice ha mai stabilito che ci sia stata diffamazione a livello penale, non c'è stata una denuncia come detto sopra. Poi non ci sono stati "discorsi a biscaro sciolto" come dice lei nelle osservazioni fatte dal comitato sulla galleria coperta. è stato presentato un esposto alla procura della repubblica molto circostanziato, diritto costituzionalmente garantito, per di più accompagnato da un autorevole parere legale che confutava in modo inequivocabile le affermazioni dei cittadini di san concordio. tutto questo per salvare un parco ambientale ed un ecosistema costruito negli anni 80 ad immagine dell'orto botanico di lucca. Quindi qui il populismo non c'entra nulla, è stata riconosciuta la corretta azione del comitato di critica nei confronti di opere impattanti.

anonimo - 07/10/2022 10:44

Io dico che la passerella coperta è bella, mentre il tettoione è brutto, anzi bruttissimo. Come vede critico il tettoione. Lo critico ora e lo criticavo quando c'era il Tambella. Ma non mi hanno denunciato. Infatti le denunce non sono state fatte per "critiche moleste", anche perché non sarebbero state in piedi. Le denunce sono state fatte per l'aver diffuso informazioni discutibili e ritenute lesive dell'immagine dell'Amministrazione pubblica. Vede, se io scrivo che la tal opera architettonica è brutta, inutile e dannosa per l'ambiente faccio una critica e non sono denunciabile. Se dico invece, per fare un esempio, che il progettista è un incapace, che non sa fare il suo lavoro o peggio che il progetto è un abuso edilizio, allora la denuncia la rischio eccome. I comitati possono criticare, ma non possono dire di tutto a biscaro sciolto. Per cui il ritiro della denuncia è populismo puro.

Anonimo - 07/10/2022 00:22

ma rispetto dei cittadini e di chi la pensa diversamente. Criticare progetti molto impattanti per un quartiere è un diritto sacrosanto per chi questo quartiere lo vive da anni, soprattutto quando queste critiche sono ben argomentate con studio degli atti comunali ufficiali e dei progetti. Che cosa chiedeva il comitato? di salvaguardare un parco ambientale ed il giardino della scuola elementare collodi di san concordio e dell'asilo da importanti opere di cementificazione con relativo consumo di suolo. Che cosa abbiamo adesso? una galleria pedonale larga 4 metri coperta e lunga 310 m con platea di cemento armato. Cosa non abbiamo più? circa il 25 % del giardino della scuola e dell'asilo sacrificato per far spazio a suddetta galleria. Cosa non abbiamo più inoltre? 42 alberi adulti e sani, che in parte si trovavano sempre in questo giardino (n. 14), in parte nel boschetto planiziale del parco della montagnola (n. 25) ed i rimanenti 3 sono i cedri del libano e l'acero campetre presenti - oramai non più - nella grade aiuola di piazzale aldo moro. Infatti la costruzione della galleria aveva bisogno di spazio che non c'era, per questo è stato segato tutto quello che si sono trovati davanti. questa è una delle domande della vita come se viene prima l'uovo o la gallina... è stato giusto sacrificare tutto questo - 25% del giardino delle scuole e 42 alberi adulti e sani, sopratutto in tempi di cambiamenti climatici - per una strada di cemento armato in un ambiente fortemente antropizzato? Quindi questo non è populismo ma riconoscimento del diritto di critica vero e proprio.

anonimo - 05/10/2022 17:31

Poi arrivò il populismo d'accatto che pur di avere il consenso se ne fregò del rispetto per le istituzioni e per chi ci lavora.

Anonimo - 05/10/2022 16:39

Ma guarda un po', quanto può essere curiosa la vita: il "fascista" Barsanti compie un atto democratico, libertario, e annulla un provvedimento liberticida, aggressivo e intimidatorio promanante dalla precedente giunta "antifascista". A me, a scuola, da bimbetto, avevano insegnato che "fascista" è chi reprime il dissenso, chi piega le istituzioni pubbliche all'intimidazione del privato cittadino, chi rifiuta il confronto, chi pretende di avere ragione a tutti i costi e schiaccia (o cerca di schiacciare) chi non è d'accordo.

Anonimo - 05/10/2022 13:04

Per coerenza non basta cancellare le denunce.
Con i soldi già messi a budget per le cause verso i cittadini il Comune dovrebbe pagare i costi per le denunce che coerentemente adesso dovrebbe fare verso i precedenti amministratori.
Perche' se ingiustizia c'e' stata e' bene che chi si e' approfittato della sua posizione di amministratore pubblico per portare avanti cause a tutela della immagine personale, paghi.

Anonimo - 05/10/2022 10:07

Ne vedremo ancora delle belle, perché sono rimaste in piedi le cause personali dell'ex sindaco contro i cittadini che non si erano "scusati" e contro ex consiglieri. Ringraziare questi va bene, ma sarebbero da chiedere i danni a quelli di prima che per 10 mesi hanno tenuto sotto scacco i cittadini minacciando di portargli via la casa, e solo perché erano apparsi in una foto sul giornale.

Anonimo - 05/10/2022 08:32

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