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  • 10/12/2025 19:51

L'UNESCO RICONOSCE LA CUCINA ITALIANA PATRIMONIO IMMATERIALE DELL'UMANITA'


 
Nessuna cucina finora può vantare il riconoscimento che oggi ha deciso l'Unesco: La cucina italiana patrimonio immateriale dell'Umanità.
 
Libera Cronaca vuole dedicare il riconoscimento assegnato dall' Unesco alla cucina italiana a quelle donne di un tempo, capaci di fare con poco il giornaliero miracolo in cucina.
 
La prima immagine che mi è venuta in mente è quella delle donne di un passato neppure troppo lontano, anche la mi no' Beatrì, la mi tata 'Delma e mi ma' Rosella, le quali, munite del ventolino o di quei coperchi di alluminio che erano fini come la carta e azzuccati per i ripetuti colpi presi sui pavimenti, sventolavano per ore a mantenere acceso il carbone nel fornellino di muratura che c'era nelle vecchie cucine ( c'erano in quelle dove ho abitato a Vallinventri e agli Orti di Carbonaia) per far bollire l'acqua in una pentola avente dentro ben pochi ingredienti, spesso e volentieri ricavati dal coltivare le pianette strappate alla selva o quelle in loghi in culo al mondo (Alle Prade, per il mio ricordo personale), oppure in minuti appezzamenti di terra che solitamente stanno davanti alle porte delle stalle delle case nei paesi montani. Donne che in quelle cucine affumicate riuscivano nella straordinaria capacità di mettere a sedere al tavolino la famiglia davanti a un piatto di una minestra inarrivabile, condita d'amore e di sacrificio, che levava la fame, toglieva il freddo dallo stomaco, che è quello che si sente di più ed è il freddo dei poveri, e faceva tanto bene alla salute, poiché i prodotti usati erano totalmente naturali, senza concimi chimici e senza trattamenti antiparassitari, se non protetti da una spruzzata di acqua ramata di cui il trascorrere dei giorni e la pioggia non lasciavano traccia alcuna.
 
A queste figure femminili il giornale che non c'è rivolge il riconoscente pensiero nel giorno in cui la cucina italiana è stata consacrata patrimonio immateriale dell'umanità. La preparazione d italiana del cibo è storia, tradizione e gusto di un territorio, ma è anche condivisione e rispetto di un'esigenza di vita che presso le povere mense trovava la misura per diventare virtù: mangiare moderando la quantità affinché potesse bastare a tutti quanti erano seduti a tavola, compreso l'ospite dell'ultimo momento, al quale, per tramandata consuetudine famigliare, non si nega mai un piatto di minestra, un pezzo di pane e un goccio di vino. La cucina italiana è soprattutto questo insegnamento solidale di vita, che è il pregio più prezioso e che sicuramente è stato ritenuto la prerogativa fondamentale per ascriverla nel patrimonio immateriale dell'Unesco. La cucina italiana è quell'insieme che rischiavamo di perdere ma che oggi è riconosciuto patrimonio di tutti.
 
Giuseppe Vezzoni
 
Responsabile di Libera Cronaca, addì 10.12.2025
        

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