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  • 13/11/2025 20:23

Perché le carni estere stanno conquistando i supermercati italiani

Negli ultimi anni gli scaffali della GDO italiana si sono riempiti di nomi che fino a poco tempo fa sembravano roba da macellerie specializzate: Angus, Picanha brasiliana, Wagyu, Hereford, Rubia Gallega, Sashi, carni irlandesi, australiane, argentine. Non è una moda passeggera: è un cambiamento concreto nel modo di consumare carne. Perché stanno andando di moda 1. Meno carne, ma migliore Gli italiani mangiano meno carne rispetto al passato, però vogliono prodotti più “speciali”. Tagli più saporiti, marezzatura più evidente, razze pregiate. Quindi ci si sposta dalle bistecche anonime verso carni che promettono un’esperienza diversa. 2. Prezzo più competitivo della qualità alta Molte carni estere, pur essendo considerate “premium”, costano meno delle razze italiane più nobili. Secondo diverse analisi di mercato, il rapporto qualità-prezzo è uno dei motivi principali del loro successo. 3. La griglia “americana” è diventata mainstream Barbecue, cotture lente, tagli particolari come picanha, tomahawk, brisket: questi stili hanno spinto la domanda. La carne estera, già tagliata in maniera appropriata, risponde perfettamente a questo trend. 4. La ristorazione fa da traino Ristoranti, steakhouse, locali brasiliani e americani hanno abituato il pubblico a termini come “Angus”, “Black Angus”, “Wagyu”. Il cliente vede, assaggia e poi cerca la stessa carne al supermercato. 5. Standard produttivi costanti Paesi come Irlanda, Australia, Stati Uniti e Brasile hanno allevamenti enormi e sistemi standardizzati. Le razze sono selezionate per gusto, morbidezza e resa, e questo porta a una qualità molto uniforme: un vantaggio enorme per la GDO. Le carni estere più richieste in Italia 1. Angus (USA, Irlanda, Australia) La più popolare in assoluto. Carne morbida, sapore pieno, marezzatura equilibrata. Nei supermercati italiani è praticamente ovunque. Anche la versione “Black Angus” è ormai molto comune. 2. Picanha (Brasile, Uruguay, Argentina) Il taglio simbolo della churrascaria. Triangolare, con cappello di grasso spesso, perfetta per griglia e barbecue. La trovi sia fresca sia confezionata sottovuoto. 3. Wagyu (Giappone, Australia, Europa) La carne “super marezzata”. Costosa, ma ricercatissima. Scioglie in bocca e ha un’intensità di sapore che la distingue nettamente dalle altre. Sta entrando anche nella GDO, in piccole porzioni. 4. Rubia Gallega (Spagna) Bovina galiziana famosa per sapore più deciso e colore più intenso. Carne più “rustica”, spesso molto saporita. Ottima per chi cerca esperienze più robuste. 5. Sashi (Finlandia) Carne molto marezzata, selezionata dalla filiera finlandese. Non è una razza ma una categoria di qualità. Ha fatto boom per la sua similitudine estetica con la Wagyu, ma a prezzi più accessibili. 6. Hereford (Irlanda) Equilibrata, saporita, allevata al pascolo. Molto amata da chi cerca gusto senza eccessiva marezzatura. 7. Carni argentine Un classico senza tempo. Tenere, con sapore più delicato rispetto a quelle brasiliane, perfette per cotture rapide. 8. Carni australiane Forti sia sull’Angus che sul Wagyu. Qualità costante, molto apprezzate soprattutto in ristorazione e catene specializzate. Perché piace così tanto la carne estera? 1. Più sapore Molte razze estere sono state selezionate geneticamente proprio per la marezzatura e la morbidezza. 2. Più resa in cucina Grigliano meglio, restano più succose, reggono cotture alte e lunghe. 3. Varietà di tagli Non solo bistecca: brisket, short ribs, picanha, entrecôte, ribeye. Tagli che la tradizione italiana non valorizzava. 4. Effetto “esperienza” Mangiare Angus o Wagyu “fa figo”. E oggi l’esperienza culinaria conta quanto il gusto. Le carni estere non stanno sostituendo quelle italiane, ma le stanno affiancando. Gli italiani vogliono scelta, vogliono qualità e vogliono sentirsi parte di una cultura gastronomica più internazionale. La GDO ha semplicemente risposto: prodotti nuovi, razze pregiate, tagli originali, prezzi competitivi.

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