Piantare alberi .. negli anni 30 lo aveva i capito !

Sono d'accordo anch'io che questo ecologismo ideologico abbia stancato e che sia solo una scusa per salassare le persone proprio dove non possono farne a meno. Invece gli stessi ecologisti incoerenti, rivendicano invece con orgoglio di fare cose che inquinano e che invece sarebbero evitabili, perché di certo non servono per andare a lavorare per esempio.

Ci vanno piantati gli alberi?
Che fa scherza? A Lucca poi! Crede di essere ad Oslo?!
Gli alberi non fanno mica business, oggi è quello, il business, alla base dell'esistenza di una società. Fosse un barino, un B&B, una cartiera...
Poi ci penserete 'dopo'...dopo esser bruciati e senza ossigeno...e allora il business sarà delle pompe funebri...e dopo...Rapa-Nui, oppure
"L'ultimo uomo" di Mary Shelley.
Già siete lì a stiantà..a vostra insaputa!
Ahr! Ahr! Ahr!

Viale Europa fa schifo. Ci vanno piantati gli alberi.

Guardi che non è vero.

1. Gli alberi venivano piantati lungo le strade per vari motivi:
A) avere ombra in estate
B) consolidare il ciglio stradale
C) produrre legna da ardere. Li potavano a capitozza (in lucchese li "topponavano") e la legna che ne usciva non era (come oggi) un materiale da smaltire a spese dell'ente pubblico, bensì un'entrata per lo stesso ente (chi potava pagava qualcosa per prendersi la legna)
D) produrre foraggio, in quanto il bestiame si nutriva delle foglie degli alberi
E) produrre lettiera per le stalle, in quanto le foglie cadute venivano raccolte e messe nelle stalle

La cosa avveniva ben prima del XX secolo. Il Ducato di Lucca aveva una legge che prescriveva di piantare alberi lungo le strade.

I motivi militari sono dubbi, in quanto in inverno le foglie non ci sono. Sulle Mura gli alberi erano piantati solo sulla scarpata interna e sui baluardi e non sulle cortine. Il motivo è ovvio; se eventuali assedianti avessero preso a cannonate le chiome, i soldati lucchesi che fossero stati sulle cortine sarebbero morti prendendosi pezzi di legno in testa.

2. Quando fu costruito l'acquedotto borbonico sulle Mura di cannoni non ce n'erano più. La scelta di non appoggiare gli archi alle Mura fu di natura estetica ed azzeccatissima.

Purtroppo oggi abbiamo la cosiddetta "ecologia", che letteralmente sarebbe qualcos'altro, la quale viene declinata in modo politico ideologico. Per cui si piantano alberi a casaccio dove non sono utili, si fanno boiate immonde come l'erba non falciata per un anno nei fossi sotto le Mura, si demolisce e prende in giro il senso estetico, che invece è base essenziale per la qualità della vita urbana. Non si piantano invece gli alberi dove servono, non si fa manutenzione degli alberi esistenti e dei boschi, si fanno potature irrazionali. L'ambientalismo ideologico va distrutto e ci vuole invece amore per l'estetica e la vivibilità della città.

allora si al riamo...riarmiamoci di verde

Forse si dimentica della faccenda storica.
All'epoca piantare alberi aveva una ragione assai più prosaica di quella 'green'. Anche in Francia ma anche quuì le strade alberate avevano scopi militari, la via di Camaiore, la Pesciatina, ma anche l'Aurelia erano tutte alberate per scopi difensivi.
Il vero motivo era di tipo militare, era una barriera contro l'artiglieria e contro l'aviazione.
E le stesse Mura di Lucca, a parte il passeggio di Elisa unica per l'epoca, erano ancora considerate struttura difensiva.
L'idea di puro passeggio e pura 'natura', senza altri scopi, è comparsa solo quando ero un ragazzino, anche se nella memoria di mio padre e mio nonno, rimaneva comunque il pensiero dell'originale scopo.
Al Nottolini, quando ha progettato e seguito la costruzione dell'Acquedotto di Guamo, hanno vietato di arrivare in Città con gli archi, perchè ancora esisteva la fascia 'militare' delle Tagliate dove non poteva esserci nulla per poter controllare il 'nemico' con i cannoni dalle mura.

cosa sono tutti questi alberi bordo strada? Pulire, tagliare…
ah, bei tempi del nostro beneamato ex-sindaco-motosega, il rimpianto Tambellini: lui sì che avrebbe saputo fare piazza pulita di tutto questo inutile verdume