INAUGURATA LA PANCHINA ROSSA GIGANTE CONTRO OGNI VIOLENZA
L’INIZIATIVA NELLA SEDE DEL CONSORZIO DI BONIFICA TOSCANA NORD
E’ stata inaugurata questa mattina nella sede di Viareggio del
Consorzio di Bonifica Toscana Nord la panchina rossa gigante dedicata
alla battaglia contro la violenza sulle donne ma anche contro ogni forma
di violenza. Un evento che ha coinvolto tantissime persone, le
istituzioni, le associazioni del territorio che dedicano la propria
attività proprio a contrastare ogni forma di violenza così come quella
di genere e i dipendenti del Consorzio di Bonifica. Presente l’assessora
della Regione Toscana della Regione Toscana alle Pari opportunità,
Alessandra Nardini. Ad aprire gli interventi il presidente del
Consorzio, Dino Sodini: “"Una panchina rossa, gigante come il messaggio
che porta. Oggi l’abbiamo inaugurata insieme, come comunità unita contro
ogni forma di violenza—fisica, psicologica, culturale ed economica,
nella sede di Viareggio del Consorzio - sottolinea il presidente, Dino
Sodini -. Un simbolo che grida forte il nostro impegno per contrastare
la violenza sulle donne e tutte le forme di sopraffazione. Grazie a chi
ha reso possibile questo gesto concreto: istituzioni, associazioni,
cittadini, lavoratori e rappresentanti del Consorzio. Ognuno ha portato
un contributo prezioso, che ha dato forza a un messaggio chiaro: questa è
una battaglia di civiltà. E si combatte solo insieme".
"Prima di tutto - afferma l'assessora regionale al lavoro e alle
pari opportunità Alessandra Nardini - voglio ringraziare il Consorzio di
Bonifica, nelle persone del suo presidente, del suo direttore, della
presidente del comitato pari opportunità e di chi lo compone, per aver
voluto installare questa panchina rossa. Un simbolo riconosciuto e
riconoscibile di lotta contro la violenza sulle donne, un fenomeno non
emergenziale, come talvolta viene definito, ma purtroppo strutturale,
radicato nella nostra società, che affonda le proprie radici nel
rapporto storicamente diseguale tra donne e uomini, nella cultura
patriarcale che continua a caratterizzare la nostra società. Un fenomeno
trasversale che può riguardare tutte, e che si manifesta sotto varie
forme: fisica fino al femminicidio, sessuale, psicologica, economica,
stalking. Violenza compiuta non da mostri ma da uomini, spesso dentro le
mura di casa, in larga parte da uomini italiani e non stranieri, come
qualcuno prova a raccontare.
Le donne in Italia nel 2025 continuano ad essere vittime di
violenza, ma anche di discriminazioni e disuguaglianze, in ogni ambito, a
partire da quello lavorativo. La matrice è la stessa: la cultura
sessista, misogina, patriarcale.
Occorre agire su due binari paralleli: da un lato sostenere le
donne, le loro figlie e i loro figli nel percorso di uscita dalla
violenza, ed in questo le reti antiviolenza territoriali, il cui fulcro
sono i Centri Antiviolenza, che risultano fondamentali. In questo
percorso, per consentire alle donne di tornare pienamente libere e
autonome è centrale garantire loro l'indipendenza economica e abitativa,
favorendo dunque il loro inserimento o reinserimento lavorativo.
L'altro binario su cui lavorare - prosegue l’assessora - è senza
dubbio quello della prevenzione, a partire dal promuovere quel
cambiamento culturale, necessario e urgente, che ci consenta di
affermare rispetto e parità, uguaglianza di diritti e di opportunità.
In questo le famiglie e la scuola giocano un ruolo importantissimo.
Sono da sempre convinta che l'aspetto educativo debba coinvolgere
tutte le scuole, di ogni ordine e grado, anzi, che si debba partire
addirittura dai nidi. Educare al rispetto delle differenze tutte, alla
parità, alla non violenza.
Occorre superare pregiudizi, destrutturare stereotipi e ruoli di
genere, che sono terreno fertile per disuguaglianze, discriminazioni e
violenza contro le donne. È con questa convinzione che in questa
legislatura, come Regione, abbiamo investito moltissimo sull'aspetto
educativo.
Voglio unirmi, ringraziandolo, all'appello lanciato stamani dal
Presidente Sodini: occorre che gli uomini siano al nostro fianco in
questa battaglia, affinché non restino indifferenti, ma siano
disponibili a mettersi in discussione, ad agire il cambiamento,
aiutandoci a cambiare la cultura del nostro Paese".
Importanti contributi qualificati dalla sindaca del Comune di
Massarosa, Simona Barsotti, dal consigliere provinciale, Federico
Gilardetti, dalla consigliera del Comune di Viareggio, Silvia
Bertolucci, dal direttore Maurizio Perna, dalla presidente del Comitato
per la parità di genere del Consorzio, Katiuscia Filippeschi, così come
dai tanti rappresentanti delle associazioni di volontariato che operano
contro ogni forma di violenza. Poi il taglio del nastro per una panchina
che resterà ben visibile dalla strada, in uno svincolo importante,
nell’area verde che si trova di fronte al Museo della Bonifica, nella
sede di Viareggio del Consorzio.