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Il progetto del Parco si aggiudica un finanziamento regionale
Interventi per la biodiversità nei comuni di Careggine, Fabbriche di Vergemoli, Massa, Minucciano e Molazzana
Massa, 12 giugno 2025
Il Parco Regionale delle Alpi Apuane è beneficiario di un contributo di € 1.194.446,15, erogato dalla Regione Toscana nell'ambito dell'Azione 2.7.2 "Natura e Biodiversità" del Programma Regionale (PR) FESR Toscana 2021-2027. Questo finanziamento, approvato con il Decreto Dirigenziale n. 12161 del 30/05/2025 della Regione Toscana, consentirà di avviare interventi cruciali per la conservazione e il recupero delle praterie montane.
Il Parco aveva presentato la propria candidatura con il progetto intitolato "Interventi di recupero e conservazione di praterie montane recentemente colonizzate dalla vegetazione arbustiva e arborea nel Parco Regionale delle Alpi Apuane". Tra le finalità, procedere alla riduzione della perdita di biodiversità, sia in termini di perdita di habitat che di habitat di specie, e il recupero e/o la conservazione delle praterie di altitudine, favorendo il mantenimento degli habitat prativi tramite lo sviluppo di attività agricole e pastorali in aree montane marginali, anche attraverso la realizzazione ex-novo di semplici infrastrutture pastorali finalizzate ad una corretta conduzione del pascolo, così da garantire una gestione sostenibile e duratura di tali pratiche colturali.
A questo scopo, prima della candidatura, venne redatto un Protocollo d’Intesa tra i comuni di Minucciano, Careggine, Molazzana, Fabbriche di Vergemoli e Massa, che oggi sono destinatari degli interventi finanziati. Nello specifico, a Minucciano sono previsti interventi in loc. Monte Castri e Loc Monte Calamaio in prossimità della frazione di Gorfigliano; a Careggine in loc. Tre Faggi (area, sita a circa 1 km ad Est del Monte Sumbra), a Molazzana in loc. Rifugio E. Rossi alla Pania; a Massa in loc. Campaccio (nell’area, sita a Nord del Monte Carchio).
Si tratta di opere di trinciatura/decespugliamento meccanico della vegetazione erbaceo-arbustiva con sistemazione o eliminazione del materiale vegetazionale di risulta in loco, realizzazione di abbeveratoi in muratura di pietrame locale provvisto di galleggiante con scalette o rampe di risalita per facilitare l’accesso agli anfibi; realizzazione di un recinto anti-lupo per ovini e caprini; realizzazione di tettoie in legno per il ricovero per il ricovero degli animali al pascolo nelle ore notturne e/o in caso di intensi eventi meteorici, ripristino di muretti a secco.
Tutte opere necessarie da quando la riduzione delle attività di pascolo nelle praterie montane ha portato a processi di ricolonizzazione arbustiva (e talvolta arborea), con una conseguente riduzione degli habitat prativi e diffusione di arbusteti.
“Siamo soddisfatti che il progetto presentato dal Parco sia stato ritenuto meritevole di finanziamento da parte della Regione Toscana – dichiara il Presidente Andrea Tagliasacchi – Sono fondi che ci permettono interventi importanti di recupero delle praterie montane che costituiscono un habitat naturale la cui conservazione è da tutelare ai fini della salvaguardia della biodiversità animale e vegetale ad esso connessa”.
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