Carenza Personale ASL : Fdi raccoglie l’appello del Nursind: “Intervenga la Regione”
“Leggere che a Lucca mancano 165 fra infermieri, oss e ostetriche non è certo un bel segnale per il futuro della sanità del territorio. La denuncia del Nursind è molto circostanziata e preoccupante, perché dipinge un quadro di gravi carenze, destinate a moltiplicarsi nei prossimi mesi”. Lo dicono Vittorio Fantozzi, capogruppo di Fratelli d’Italia nel consiglio regionale della Toscana e Diego Petrucci, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.
“Carenze che andranno a colpire le fasce deboli delle persone, visto che molte di esse resteranno senza assistenza, oppure creeranno problemi per i nuovi servizi che sono stati annunciati e che rischiano di essere neutralizzati da una assenza di personale – dicono Fantozzi e Petrucci – Fra l’altro abbiamo dato il nostro contributo all’approvazione all’unanimità della legge regionale, firmata Petrucci e Stella, che proroga la graduatoria per gli operatori socio-sanitari toscani finché non ne uscirà una nuova dal concorso indetto da Estar e ci aspettiamo che la Regione Toscana definisca, per le Oss, un cronoprogramma di assunzioni che possa colmare queste lacune senza ricorrere ai contratti atipici“.
“È dunque necessario – proseguono – che la Regione Toscana e l’assessore Bezzini, che è recentemente venuto a Lucca per illustrare nuovi servizi, risolva la questione perché potrebbe facilmente accadere quanto prospettato dal sindacato, ovvero che i tanto annunciati nuovi servizi sanitari si trovino senza operatori disposti a metterli in atto. In questo caso rischiano di restare solo una dichiarazione di intenti a scopo evidentemente elettorale, con casi veramente disperati nel nuovi punti di emergenza territoriale di Borgo a Mozzano e Montecarlo, come spiega il Nursind, che addirittura non sono stati nemmeno attivati e quello di Piazza al Serchio, che è drammaticamente sotto organico”·
“Da tempo segnaliamo queste problematiche – concludono – compreso l’aumento dei fatti violenti commessi ai danni degli operatori sanitari, dovute a una concezione verticistica e clientelare delle professionalità presenti negli ospedali toscani, situazione cui Lucca non sfugge assolutamente. Migliaia di primari, spesso dirigenti loro stessi, con avanzamenti progressivi che hanno l’unica spiegazione nella necessità di alimentare il consenso, una sanità che quindi va riformata per restituire serenità e risultati a tutti. Una competenza regionale il cui destino si gioca nella prossima elezione, visto che si tratterà di un tema dirimente e decisivo”