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  • 08/09/2022 12:00

Scuola elementare di San Ginese lavori promessi e, a quanto pare, fermi e rimandati al prossimo anno.

Scuola elementare di San Ginese, Fratelli d'Italia chiede chiarezza sui lavori promessi e, a quanto pare, fermi e rimandati al prossimo anno.

Ci sono giunte diverse segnalazioni - esordisce Matteo Petrini, capogruppo di Fratelli d'Italia in consiglio comunale - in merito ad alcuni lavori di ampliamento che il Comune di Capannori avrebbe dovuto eseguire presso la scuola primaria di S. Ginese di Compito, ma ad oggi bloccati per motivi che cercheremo di approfondire in queste ore.
 Ancora una volta l’amministrazione comunale, viene meno alle promesse fatte, palesando tra l’altro una assoluta incapacità progettuale. Dopo la deludente e desolante vicenda dell’asilo Cosimo di Lammari, ancora una volta una scuola sotto i riflettori, per un piano di lavoro inadeguato.

Il Comune , infatti, pare avesse deliberato di ampliare la suddetta scuola per consentire l’agevole collocazione di una nuova e numerosa classe prima - continua Petrini. Decisione accolta con plauso da tutti i genitori perché avrebbe garantito ai loro figli maggiori spazi entro i quali svolgere al meglio le attività didattiche.

Il Comune, quindi, tramite gli organi di informazione - gli fa eco Gianluca Lommori, componente del circolo comunale del partito di Giorgia Meloni -  aveva annunciato l'inizio dei lavori di ampliamento i quali, però, quasi immediatamente, sono stati sospesi e rinviati al prossimo anno lasciando nel più totale sgomento gli utenti della scuola.

Chiediamo, quindi,  all’Amministrazione quali siano le motivazioni che hanno portato all'interruzione del cantiere - incalzano Petrini e Lommori - e, soprattutto, ci chiediamo il motivo per cui non sono state organizzate le tempistiche di realizzazione dell'ampliamento  in modo da garantire ai bambini e alle insegnanti  di trovare, con il suono della prima campanella, il lavoro finito. 

Sarebbe stato sicuramente meglio iniziare il lavori appena terminato il precedente anno scolastico in modo da avere tutto il tempo necessario per concludere i lavori ed anche per affrontare eventuali imprevisti in corso d'opera. Perché rifarsi sempre all'ultimo? 

Speriamo di non ricevere - sottolinea Petrini - da parte dell’Amministrazione, la solita risposta di default riguardante l’aumento dei costi dei materiali perchè a questo punto avrebbe l'amaro sapore di scusa.

Il risultato di questa mancata programmazione - sostiene Petrini - è che la nuova  classe prima, ormai formata e con le numerose iscrizioni accolte per la fiducia (mal) riposta nelle lungimiranti promesse dell’amministrazione, verrà spostata nella mensa della scuola e gli alunni saranno costretti, nei giorni di rientro, a pranzare ciascuno nella propria classe ed al proprio banco e dei lavori se riparlerà per il futuro anno scolastico 2023/24.  

Vorremmo anche sapere dall’Assessore - si chiede Lommori - per quale ragione, ogni anno,  non è possibile  terminare i lavori per l'inizio dell'anno scolastico. Basterebbe un minimo di programmazione e lavorare nei tre mesi di chiusura dei plessi scolastici.

Come  gruppo chiediamo all’Amministrazione un cambio di passo sulla scuola affinché metta più cura ed attenzione agli ambienti nei quali i nostri figli passano gran parte del loro tempo per ben nove mesi l'anno. Troppo spesso assistiamo, da parte del Comune, ad autocelebrazioni per avere ottenuto grandi finanziamenti per grandi lavori, ma sarebbe opportuno che si concentrasse di più sulle realtà più piccole, ma altrettanto importanti come  il nostro patrimonio scolastico. Come sempre l’incapacità di alcuni, ricade sulla testa dei cittadini, delle famiglie e soprattutto dei bambini. E’ nostra intenzione presentare una interrogazione ed un accesso agli atti, per comprendere fino in fondo cosa è successo e perché queste incredibili leggerezze, stiano diventando una drammatica routine.


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