l’impianto di pannolini a Salanetti “Tanti i motivi ostativi per l’opera
I consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi
e Alessandro Capecchi presentano una interrogazione al presidente Giani
per l’impianto di pannolini a Salanetti “Tanti i motivi ostativi per
l’opera
Firenze, 19 febbraio 2025 . I consiglieri regionali di Fratelli
d’Italia Vittorio Fantozzi e Alessandro Capecchi hanno formalizzato la
presentazione di una lunga e articolata interrogazione nella quale
ripercorrono la vicenda dell’impianto di pannolini
a Salanetti, il cui iter autorizzativo è alle fasi conclusive.
Nelle dettagliate premesse, Fantozzi e Capecchi illustrano tutti i
passaggi che stanno caratterizzando una vicenda che vede contrapposte
amministrazioni comunali confinanti, valutazioni politiche diverse e
antagoniste all’interno dello stesso schieramento
di centrosinistra al quale appartengono le maggioranze, con, sullo
sfondo, posizioni del Partito Democratico in sede provinciale che sembra
avere da tempo deciso per la sua realizzazione, al di sopra delle
legittime istanze di cittadini e associazioni.
Dal punto di vista politico-istituzionale, l’interrogazione di
Fantozzi e Capecchi si basa essenzialmente sul fatto che la materia si è
ulteriormente complicata a seguito dell’approvazione del piano dei
rifiuti e alla luce delle dichiarazioni del presidente
Giani dopo le alluvioni del 2023, chiede espressamente allo stesso
presidente della Regione Toscana :”
se non ritenga contraddittorio col suddetto impegno aggravare il
carico urbanistico per la costruzione di un nuovo impianto in una zona a
pericolosità idraulica, oltretutto caratterizzata da alti livelli di
inquinamento e di traffico;
se è a conoscenza di quale sia l’indirizzo che i tecnici di Regione
Toscana intenderanno esprimere in sede di Conferenza dei Servizi in
corso di svolgimento;
se, ed in caso affermativo, come, ha trasmesso alla Struttura
tecnica regionale l’indirizzo del non consumo di suolo nelle aree a
pericolosità idraulica a suo tempo annunciato”.
“Abbiamo più volte espresso dubbi, anche in sede istituzionale,
sulla opportunità della collocazione a Salanetti di un impianto simile-
sottolineano Fantozzi e Capecchi- visto che si tratterebbe dell’unico
esistente in Italia, dopo la chiusura di quello
esistente a Treviso. La zona è vicina al centro abitato di Porcari e
presenta delle caratteristiche di pericolosità idraulica che vanno
tenute in considerazione. Siamo vicini alla opposizione di Porcari che
ha ben argomentato la questione, così come condividiamo
la battaglia dei comitati, legittima e sensata. Ci auguriamo che la
nostra iniziativa venga valutata in modo appropriato da Giani e dalla
giunta, anche e soprattutto per non contraddire i principi di ulteriore
consumo del suolo in aree a forte rischio idraulico,
più volte enunciati”.