sceriffo
Sulla Lucchese e sulle sue ...
Tre contro uno (malato)
La crème de la crème dell'estrema destra lucchese, nei giorni scorsi ha individuato un soggetto debole da colpire e mettere alla gogna.
Giovanni Martini, esponente di Confcommercio, noto per aver preso recentemente a schiaffi un suo collega; il direttore di una testata famosa per gli insulti che rivolge a migranti e persone Queer; il Sindaco Pardini, hanno pubblicato una o più foto (come nel caso del giornale on line) che ritraggono un uomo, affetto da noti e comprovati disturbi psichici, mentre cammina nudo nei pressi di Porta San Pietro.
Senza scrupoli, hanno esibito il "trofeo", per poi gettarlo cinicamente in pasto ai propri follower. Risultato: decine di commenti pieni di insulti violenti e razzisti.
Può un Sindaco comportarsi in questo modo inqualificabile, senza rispetto per la dignità e la fragilità umana? Può un iscritto all'ordine dei giornalisti violare ogni regola della deontologia professionale? Può la più nota associazione dei commercianti, farsi rappresentare da chi usa i social in questa maniera ignobile?
Intanto, su un'altra testata on line, il Consigliere comunale della Lega, Massimo Fagnani, ha commentato una presa di posizione sul tema di Potere al Popolo. L'esponente della maggioranza che sostiene la Giunta, ha invocato non meglio precisati "provvedimenti" da adottare contro chi critica Pardini.
Sollecitato a chiarire, Fagnani ha specificato: "si dovrebbero allertare gli organi inquirenti che valuteranno il da farsi".
Da un momento all'altro, si attende dunque che Fagnani allerti polizia, carabinieri o l'esercito, e che "gli inquirenti" facciano irruzione nella case di coloro che dissentono dal comportamento del Sindaco per arrestarli, o infliggere loro pene corporali.
Escluso l'utilizzo del'olio di ricino - ormai difficile da reperire - l'ipotesi più accreditata e che i gendarmi ricorrano al buon vecchio manganello, strumento di dissuasione mai passato di moda e sempre nei cuori della destra.
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Buon per lei che ha il fisico e non si fa problemi a rispondere alla violenza con la violenza. Ma quelli come me, anziani e mingherlini e rispettosi delle leggi e delle istituzioni, a queste dovrebbero affidarsi. A me fa orrore pensare che a Lucca c’è in giro l’ennesimo italianissimo prepotente picchiatore a distribuire schiaffi a suo piacimento, e nessuno dei suoi colleghi e amici dice bah. Anzi, probabile che in privato gli dicano: bravo, hai fatto proprio bene. Del resto la peggior destra è questa roba qua da sempre, e a Lucca è molto ben rappresentata.
Anonimo - 24/02/2025 01:03
Non penso proprio che l'aggredito abbia paura. Credo che, semplicemente, abbia deciso di chiuderla lì. Lo ripeto, avesse messo le mani nel muso a me lo avrei ripagato con la stessa moneta. Con maggiore energia cinetica.
Anonimo - 23/02/2025 02:00
Non conosco i personaggi coinvolti ma mi domando, dati i fatti non dovrebbe arrivare in automatico la denuncia da parte di confcommercio? Anche per una questione di serietà nei confronti dei propri iscritti?
Mi domando come mai Pardini non si è accorto del livello dei suoi amici, votanti, sostenitori.
Non lo denunciano perchè hanno paura dellle ripercussioni ?
Mi chiedo come faccia un tizio del genere a rappresentare i commercianti lucchesi. Ancor di più mi sorprende l'associazione di categoria che non ha preso nessun provvedimento.
Si vede che hanno altro a cui pensare....
Lo ripeto, fossi stato al posto dello schiaffeggiato, avrei risposto con un cazzottone mitologico stendendolo lungo sul pavimento.
Anonimo - 22/02/2025 05:30
Bello il commento a corredo. Qualcuno dovrebbe informare il violento buzzurro cattivista che nella nostra legislazione non esiste la fattispecie di "legittima ciaffata". Ancora mi domando se sia stato denunciato o meno per percosse, e se non lo è stato: perché?
anonimo - 20/02/2025 17:12
A colui che, con grande sfoggio di ampia e sicura erudizione, ha scritto quel lagnoso commento riportato sulla foto,si dice capro, non capo espiatorio, si dice capro espiatorio.
anonimo - 20/02/2025 15:43
maramaldeggiare: v. intr. – Fare il prepotente con i deboli, come Fabrizio Maramaldo contro il ferito Francesco Ferrucci (v. maramaldo); esercitare violenza e sopraffazione su chi non può reagire e ribellarsi.
anonimo - 20/02/2025 14:19
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