CS Filcams Cgil Lucca - Commercio: richiesta chiusura anticipata per le vigilie e indetti scioperi per i giorni di festa
Filcams Cgil, UilTucs e Fisascat Cisl tornano a battersi per un periodo natalizio più attento alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per i lavoratori della grande distribuzione. Nella mattinata di lunedì 23 dicembre i sindacati regionali di categoria
si sono infatti appellati alle associazioni datoriali del comparto per chiedere una chiusura anticipata dei negozi anche per i giorni di vigilia delle festività natalizie.
I suddetti sindacati si sono quindi rivolti a Confcommercio, Confesercenti, Lega delle Coop e Dmo per chiedere loro di farsi promotrici a livello regionale, presso le società e le cooperative da loro rappresentate, di un progetto di chiusura anticipata alle
ore 18 nei giorni del 24 e del 31 dicembre. Una richiesta che nasce anche dalla consapevolezza che dopo tale orario non si realizzano incrementi economici significativi, mentre aumentano i costi gestionali e le tensioni con lavoratrici e lavoratori. A fronte
di una trascurabile perdita di fatturato, si andrebbe quindi a migliorare il clima aziendale, consentendo ai propri dipendenti di passare il periodo delle festività natalizie, tradizionalmente legato a famiglia e socialità, con i propri cari.
“La questione delle chiusure anticipate rappresenterebbe un’importante novità per la conciliazione di vita e lavoro dei dipendenti della grande distribuzione – spiega Massimo Dinelli, Segretario Generale della Filcams Cgil Lucca – Abbiamo presentato una richiesta
a livello regionale alle associazioni datoriali del settore perché promuovessero le chiusure anticipate alla Vigilia di Natale e a quella di Capodanno. A fronte di perdite economiche minime, questo provvedimento consentirebbe ai lavoratori di stare più vicino
ai loro cari. I dati dimostrano infatti che il 24 e il 31 dicembre, dopo le 18, l’afflusso ai negozi sia particolarmente risicato, visto che la maggioranza delle persone è già impegnata nei festeggiamenti. Anticipando la chiusura di quelle due ore o poco più,
non solo si limiterebbero i costi di gestione dei punti vendita, ma si consentirebbe anche ai lavoratori di prendere parte ai festeggiamenti. Adesso siamo in attesa di una risposta, che ci auguriamo essere positiva, perché dimostrerebbe la sensibilità e la
lungimiranza delle controparti datoriali.”
“Oltre a questa iniziativa – prosegue Dinelli – C'è anche quella ormai ricorrente degli scioperi che vengono promossi da Filcams Cgil e UilTucs in corrispondenza delle giornate di festa nazionale, quelle segnate in rosso sul calendario per intenderci. Questo
è uno strumento minimo di civiltà che adoperiamo ormai da anni per fare fronte a quelle aziende, purtroppo ancora fin troppo numerose, che antepongono interessi economici trascurabili ad una corretta conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei propri lavoratori.
Una questione che non può essere tollerata in particolare nel periodo natalizio. Per questo, anche questo anno, i lavoratori del commercio dichiareranno lo sciopero nelle giornate del 25 e del 26 dicembre e il 1° e il 6 gennaio. In questo modo vogliamo consentire
a tutti loro di poter passare con i propri cari queste giornate in cui il lavoro non dovrebbe essere contemplato”.