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  • 13/12/2024 10:50

Le specie aliene sono una minaccia per la biodiversità


Il Comune di Lucca ha annunciato l'avvio di importanti progetti di riqualificazione per alcune aree

verdi della città, strettamente interconnesse tra loro. Una notizia che non può che suscitare

entusiasmo, poiché mai come oggi è cruciale proteggere il nostro patrimonio naturalistico e la

biodiversità. Questi elementi sono fondamentali per i servizi ecosistemici che ci offrono

gratuitamente e rappresentano un alleato prezioso nella lotta contro gli effetti devastanti dei

cambiamenti climatici.

La riqualificazione assume un valore ancora maggiore perché si allinea perfettamente con i progetti

previsti dalla Restoration Law, la legge europea sul ripristino degli ecosistemi, già in fase di

attuazione grazie all’approvazione del relativo regolamento.

Tuttavia, approfondendo la questione, abbiamo rilevato alcuni errori significativi. Nel Parco

Fluviale, nell'area golenale definita“ Infinito”, sono state introdotte piante esotiche come glicine,

liquidambar, caprifoglio giapponese e altre. È importante ricordare che le aree golenali del Serchio,

frutto del lungimirante progetto dell’architetto Nottolini nel XIX secolo, sono spazi progettati per

accogliere eventuali esondazioni del fiume e costituiscono parte integrante dell’ambiente fluviale.

L’introduzione di specie esotiche in queste aree risulta problematica per vari motivi: oltre a

modificare completamente l’assetto paesaggistico, trasformando un luogo unico in un banale parco

cittadino, vanno ad incrementare una delle più gravi minacce per la biodiversità, ossia la diffusione

di specie aliene. Il danno sull’ambiente è particolarmente importante in ambiente fluviale, dove la

vegetazione ha un ruolo fondamentale e deve assolutamente essere di tipo ripariale.

Chiediamo quindi al Comune di intervenire prontamente per sostituire queste specie aliene con

varietà autoctone, originariamente previste e storicamente presenti nelle golene del nostro amato

fiume Serchio.

Crediamo, infine, che sia essenziale per un’amministrazione comunale dare il buon esempio nella

gestione delle aree verdi. Una condotta virtuosa che potrebbe essere replicata anche dai privati

cittadini, contribuendo così a una tutela condivisa e consapevole del nostro patrimonio naturale

WWF Alta Toscana OdV

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