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il caso di
Capannori è la dimostrazione che il Piano regionale dei rifiuti debba
prevedere la localizzazione degli impianti, altrimenti il rischio è
lasciare vincere la logica
del mero mercato e del profitto a discapito della popolazione che dovrà
sostenere ulteriori aumenti tariffari.”
“Lo abbiamo sostenuto e ripetuto più volte, la Regione non adempie al
proprio ruolo in merito alla pianificazione e localizzazione degli
impianti a garanzia della chiusura del ciclo dei rifiuti. L’impianto per
la lavorazione ed il recupero dei rifiuti da prodotti
assorbenti per l’igiene della persona previsto in località Salanetti a
Capannori ne è la plastica dimostrazione. D’altra parte lasciare la
localizzazione impiantistica alla mera logica del mercato significa non
solo non assumersi le proprie responsabilità
istituzionali, ma anche rischiare di concentrare impianti impattanti
dal punto di vista ambientale e socio sanitario in specifiche aree, non
tendendo di conto né della pianificazione urbanistica comunale né della
volontà della popolazione, che si trova, senza
poter essere consultata, a dover subire una scelta tutta costruita
sulla mera logica del mercato e del profitto e con molta probabilità a
sostenere ulteriori aumenti tariffari-afferma Massimiliano Baldini,
Consigliere regionale della Lega.”
“Certo, in Toscana così come nel resto del Paese, occorrono impianti
anche per il trattamento e lavorazione di questi specifici rifiuti, ma
la proposta impiantistica a Capannori presenta molte criticità a partire
dalla modifica della localizzazione – prima
presso il Frizzone poi a Salanetti – senza però dimenticare anche il
problema della copertura finanziaria. Proprio su questo ultimo punto,
alla luce del fatto che il finanziamento PNRR copre circa il 50% del
costo, ci chiediamo come verranno reperite le ulteriori
risorse necessarie (circa 11 Ml di euro) tenendo di conto dell’ipotesi
di un intervento regionale, così come risulterebbe aver sostenuto in
alcune assemblee pubbliche il rappresentante di Retiambiente ma con
molta più probabilità con aumenti tariffari-prosegue
il Consigliere.”
“Nel prossimo Consiglio regionale, sarà mia cura porre queste domande
all’Assessore regionale, perché il caso di Capannori è l’esempio
lampante dell’errore di impostazione del nuovo piano sull’economia
circolare regionale, che abbiamo fortemente criticata nelle
fase di adozione, e che rischia di estendersi in tutta la regione se
non ci sarà in questi mesi, prima dell’approvazione finale del piano, un
radicale ripensamento politico-precisa l’esponente leghista.”
“Ribadiamo quindi la nostra vicinanza alla popolazione di Capannori e
Porcari e sosteniamo con forza la necessità di rivedere la
localizzazione dell’impianto oltre che di rendere chiaro il piano
economico e finanziario per la sua realizzazione-conclude il
rappresentante
della Lega.”
Gruppo Lega
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