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  • 07/10/2024 19:38

I GIOVANI FRA VOLONTARIATO E SENSO DI COMUNITA’ - UNA PROPOSTA DI LEGGE


FIRENZE, 7 OTTOBRE 2024 – “Alcuni giorni fa, un articolo uscito sulla stampa locale mi aveva particolarmente rattristato.

Si trattava di un pezzo che raccoglieva il grido di allarme di parti rilevanti del mondo del volontariato. Tali enti si dichiaravano preoccupati per la sempre crescente difficoltà a trovare giovani volontari, stante i tempi lunghi della formazione e la complicata conciliazione fra lavoro ed attività solidaristica. Il risultato è che si rendono sempre più necessari dei dipendenti, che però costano, e proprio mentre la Regione non rimborsa adeguatamente, ad esempio, i viaggi in emergenza.

Nell’articolo si parlava però anche delle difficoltà culturali nell’attrare verso pratiche solidali e disinteressate, e che implicano rapporti personali e diretti, ragazze e ragazzi immersi in una cultura individualista, competitiva e “social”.

Leggevo queste righe proprio nei giorni in cui, come capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, incontravo i dirigenti dei movimenti giovanili e universitari di riferimento del partito.

Giovani che credono nel valore della militanza politica, che nella sua accezione più pura è una forma alta di volontariato; ma giovani al contempo pronti a capire e ad approfondire il valore insostituibile degli Enti del Terzo Settore e delle Organizzazioni di Volontariato non solo nell’aiutare le persone più fragili, ma anche nell’essere presidio di comunità e fonte di quello che i sociologi chiamano “capitale sociale”. Che è ciò che alimenta il senso di fiducia reciproca e di capacità di pensare agli altri e che in definitiva rende possibile parlare di società.

Ma mentre leggevo queste notizie, e approfondivo questi confronti, mi veniva altresì in mente che ormai da tempo giace, arenata nelle paludi consiliari, una mia proposta di legge dal titolo “Misure per favorire l’acquisizione di competenze civiche nei giovani: ‘Giovani responsabili: buone pratiche per bravi cittadini’”.

Forse l’anello di congiunzione fra i due aspetti fin qui affrontati, e che proprio per questo intendo rilanciare.

Perché parte dalla constatazione che, in risposta a una società in continua evoluzione, è necessario favorire la responsabilizzazione delle nuove generazioni.

Come? Intendendo promuovere le buone pratiche di cittadinanza attiva attraverso l’offerta di strumenti atti a fornire le conoscenze necessarie per la gestione di situazioni di emergenza, di calamità, a sviluppare le adeguate capacità di assistenza e soccorso, ad accrescere cognizioni e competenze utili nella vita sociale.

La Regione Toscana, attraverso incentivi di carattere non monetario, dovrebbe incoraggiare i giovani a formarsi per diventare protagonisti della collettività, a sviluppare il senso civico, a partecipare consapevolmente alla vita politica in un momento in cui l’astensionismo elettorale sembra prevalere, ad inserirsi nella rete dei diritti e dei doveri costitutivi del cittadino, ad essere pronti a mostrare anche la solidarietà con le altre persone. Il tutto attraverso un percorso gratuito formativo teorico e pratico, gestito col concorso attivo degli Ets, comprendente corsi in materia di educazione civica, educazione ambientale, primo soccorso, Antincendio, protezione civile, educazione ai consumi, educazione al volontariato.

All’aridità e all’isolamento, figli diversi della paura e della sfiducia verso il prossimo e il futuro, si può e si deve rispondere spalancando i cuori alla speranza e alla bellezza del tornare ad essere comunità. In prima persona e senza deleghe”, dichiara Vittorio Fantozzi, Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale della Toscana.

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