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  • 04/10/2024 20:04

Al Campo di Marte non si vende nulla



Siamo intervenuti al Consiglio Comunale di Capannori sulla vendita di beni Area Vasta per

esprimere la categorica contrarietà ad ogni utilizzo dell’Area del Campo di Marte che non sia sanitaria, o molto in subordine un sociale che comunque sia a totale gestione pubblica.

Vorrei ricordarvi che in pieno agosto lanciammo una raccolta firme contro il ripresentarsi di ipotesi di vendita di padiglioni del Campo di Marte e in una settimana raccogliemmo oltre 1000 firme. Vi evito i commenti rivolti verso i politici e i dirigenti ASL che ancora continuano su queste ipotesi. Forse questi politici vogliono perdere le prossime elezioni regionali, forse voi politici non vi rendete conto di quanto sia esasperata la popolazione della piana di Lucca sulla sanità.

Riguardo il territorio di Capannori perché l’edificio di Carraia non viene destinato a RSA pubblica a gestione pubblica da parte dell’Area Vasta? Pensiamo che la regione voglia far soldi vendendo a Lucca per investire a Pisa, Livorno e nell’area centro.

Recentemente è emerso per ammissione dell’Assessore Regionale al Sociale che i fondi per il sociale sono suddivisi in modo diseguale fra le varie zone della regione, se abbiamo capito bene, storicamente è così da tempo, ma mancano i soldi per compensare le disuguaglianze, ma forse non si sa che basterebbe togliere a chi prende troppo e dare a chi prende poco, invece in certe zone si continua a far gestire le RSA ed altri servizi direttamente dall’Area Vasta (zone di serie A) e nelle zone di serie B si dà la proprietà al comune e la gestione a cooperative ( esempio Lucca e piana). Ma voi politici lucchesi permettete che sui finanziamenti sul sociale continuino le differenze?

Un dato di fatto che le RSA in proprietà del comune di Lucca: monte San Quirico e Pia Casa negli ultimi 15 anni sembrano non essere state oggetto di ripristino e adeguamenti normativi per renderle idonee. Perché sono state lasciate marcire?

Un eventuale RSA al Campo di Marte si può anche fare a patto che non venga venduto alcunché, la proprietà rimanga dell’Area Vasta e la gestione sia dell’Area Vasta così come avviene in altre zone e questo non vada a detrimento degli spazi che devono esser destinati ai servizi sanitari mancanti, come una riabilitazione completa, un numero di letti adeguato che evitino le deportazioni di lucchesi a Barga. Certamente queste modifiche vanno fatte salvaguardando il posto di lavoro e i diritti acquisiti dei lavoratori delle cooperative adesso impiegate.

Vi ricordo lo studio del S. Anna di Pisa relativa al fatto che la piana di Lucca per la sanità è sfavorita rispetto ad altre zone della toscana. Siamo una popolazione mediamente più giovane, ma abbiamo una mortalità maggiore (868,33/816,87) e una speranza di vita peggiore (85,08/85,76) rispetto alla media della popolazione toscana. Questo dovrebbe preoccupare tutti i sindaci della piana di Lucca, ma anche i partiti che da anni governano la sanità regionale.

Si conferma quindi la sgradevole sensazione che il sociosanitario in piana di Lucca sia di serie B, d’altronde basta andare a Cisanello e si vedono 12 gru in azione per costruire mega padiglioni ospedalieri con spesa di centinaia di milioni e da noi al San Luca per fare un modesto box prefabbricato per allargare un minimo il Pronto Soccorso sono anni che si attende. Perché la politica lucchese ha permesso e permette questo decadimento?


Comitati Sanità Lucca

I commenti

L'istituzione delle regioni ha portato alla seconda toscanizzazione di Lucca. La prima toscanizzazione avvenne nel 1849 e portò alla soppressione dell'Università (e di conseguenza, per la sanità, del policlinico!!!) e del Conservatorio di Stato, oltre che a tante altre pessime cose. Gli effetti della seconda toscanizzazione siete ora in grado di vederli bene. Ci hanno ridotti a colonia. Le colonie fanno la lotta di liberazione, oppure vengono sfruttate. I lucchesi non amano le lotte.... allora saranno sempre più sfruttati!! E presi per il culo.

anonimo - 05/10/2024 04:07

Ci portano la RSA monte San Quirico fosse vero cosa buona è

Italo - 04/10/2024 21:12

In un prossimo futuro, molto prossimo, addirittura presente, vi ritroverete alla porta folle di settantenni, ottantenni, novantenni, ma anche sicuramente meno numerosi centenari, in carrozzina e colla bombolina dell'ossigeno ed agitando il bastone da passeggio.
Tutti quanti, salvo i rari casi di benestanti ricconi che si potranno comprare dottori personali, infermieri, fisioterapisti, saltimanchi e fuffoni di trastullo, Consumatori Difettosi, pagacce, come dice qualcuno.
Che farete? Li gaserete alla svizzera? Ma anche quello costa!
Faranno quattrini i becchini, quelli almeno li pagate no?! A raccattà cadaveri mummificati, in giro in ogni dove!

... - 04/10/2024 21:00

Il Problema irrisolvibile è la struttura mentale del Potere oggi in Italia, ed in particolare quello che riguarda il Tema.
Non esiste colore, e non ve lo diranno mai in faccia, ma il paradigma nella loro mente, è lontanissimo da quello delle 'corrispondenti menti' danesi in particolare, ma anche tedesche, francesi, austriache...addirittura austriache!
Il paradigma nella mente (deforme) del potere è... PRIVATIZZARE!
Ma quella mente, 'deforme' proprio per questo, non fa i conti con la REALTA', non l'ha mai fatti, forse forse Amintore, anche se toscanaccio furbacchione, quei conti l'aveva ben chiari.
PRIVATIZZARE? Avete fatto i conti senza l'oste!
Privatizzare vorrà dire non incassare come pensate, cari Signori Potere,, ma tirar fuori dalle vostre (NOSTRE) tasche, tre cinque dieci volte i soldi che sognate d'incassare!
Ma vi ritroverete a piangere...oh miserabili!
Come consiglio, cercate d'andà in pensione prima, che il Paese REALE, altro non potrà che GUADAGNARCI.

... - 04/10/2024 20:30

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