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  • 09/08/2022 18:00

“Elvio Cecchini ha negato la verità ed è in palese conflitto di interessi: il sindaco Pardini chiarisca”

Intervento del capogruppo del Partito Democratico, Francesco Raspini


“L’architetto e consigliere delegato al piano operativo Elvio Cecchini ha negato la verità ed è in palese conflitto di interessi: il sindaco Pardini chiarisca”. A dirlo è il capogruppo del Partito Democratico, Francesco Raspini, che proprio ieri sera (lunedì 8) è intervenuto rispetto alla vicenda Cecchini-Villa di Forci-Piano operativo. Un intervento-raccomandazione che il consigliere Raspini ha poi protocollato nel corso della seduta consiliare, in attesa di ricevere risposte dal primo cittadino.


“Lunedì scorso - è intervenuto Francesco Raspini - ho protocollato una richiesta di accesso agli atti per verificare quali osservazioni al Piano Operativo, finora solo adottato, fossero state proposte dal proprietario olandese della Tenuta di Forci, Robert Jan Van Ogtrop, dal momento che su questa tenuta insiste un importante progetto di ristrutturazione che, per la sua entità economica e per il luogo in cui è ubicata, uno dei più vincolati di tutta la Toscana, riveste senz’altro un grande interesse pubblico. Pochi giorni dopo, abbiamo potuto leggere sulla stampa una nota del consigliere delegato al Piano Operativo, Elvio Cecchini (in nessun modo sollecitata), che negava ogni coinvolgimento professionale con l’operazione, a suo dire seguita da altri studi professionali diversi dal suo. 

Certo, tra le mie richieste c’era anche quella di capire se Cecchini stesso o il suo studio avessero fatto osservazioni al Piano Operativo - cosa credo più che legittima, vista la sua contemporanea qualità di consigliere delegato e di architetto esercente la professione su Lucca. Tuttavia, mai ho personalmente avanzato una correlazione tra Cecchini e Van Ogtrop. Per questo, mi sono stupito alquanto alla lettura delle dichiarazioni di Cecchini che, invece, sembravano suggerire proprio tale accostamento”.


“Curiosamente - ha continuato Raspini - pochi giorni fa, è venuto fuori che la consigliera Mammini si è ricordata di aver ricevuto, quando era ancora assessora all’urbanisrica, un messaggio da Cecchini (allora solo architetto e non ancora consigliere delegato al Piano Operativo), circa la sua intenzione di suggerire ai proprietari della Tenuta di Forci la formulazione di un’osservazione al PO per consentire la realizzazione di una superficie interrata. Superficie che poi, come abbiamo appreso dalle dichiarazioni dello stesso Cecchini, sarebbe stata finalizzata alla realizzazione di una SPA nell’ambito di quello che si progetta di far diventare un resort extra lusso. 

Un affare molto rilevante sul piano economico che, evidentemente, è destinato a muovere interessi professionali ed imprenditoriali altrettanto rilevanti. 

Le conseguenze di questa ricostruzione sono due: la prima, il consigliere delegato al Piano Operativo, Elvio Cecchini, su questa specifica questione è in palese conflitto di interessi; la seconda, lo stesso Cecchini ha detto cose non corrispondenti al vero quando ha affermato di non avere contatti professionali con il signor Van Ogtrop”.


“La cosa, secondo noi, è rilevantissima - ha proseguito il consigliere comunale Raspini - sia per motivi politici che per motivi amministrativi:

da un lato, coinvolge direttamente la lista civica di coloro che hanno passato gli ultimi mesi e gli ultimi anni ad attaccare senza pietà la precedente amministrazione criticandone la mancata trasparenza sulle scelte. E poi, dopo meno di un mese dal conferimento di una delega così importante, la lista “delle competenze” si fa cogliere in castagna, anche in modo tutto sommato banale, con un messaggino spedito all’ex assessora.

Quanto agli aspetti amministrativi: Cecchini è un architetto che esercita la sua attività a Lucca. Non è stato nominato assessore e questo lo sottrae dall’obbligo che grava sugli assessori “di astenersi dall'esercitare attività professionale in materia di edilizia privata e pubblica nel territorio da essi amministrato”. E, tuttavia, si è scelto di dargli una delega che di fatto gli attribuisce gli stessi poteri di un assessore all’urbanistica in quello che è proprio il cuore della materia: il lavoro di coordinamento sul Piano Operativo (cioè il massimo strumento di programmazione comunale) e sulle relative osservazioni (cioè lo strumento con cui legittimi interessi privati possono essere accolti se ritenuti meritevoli). Tutto questo senza l’obbligo di cessare la propria attività professionale sul territorio del comune di Lucca, proprio perché nominato consigliere delegato e non assessore. Già questa circostanza potrebbe far nascere ulteriori riflessioni a persone più sospettose di quanto non siamo noi. Ma restiamo ai fatti e non andiamo oltre”.


“Se si crede nella insostituibilità di Cecchini come esperto di urbanistica - secondo noi è tutto da dimostrare, ma assumiamolo lo stesso come postulato - allora lo si nomina assessore e così possono scattare tutte le garanzie che la legge stabilisce per dirimere possibili conflitti di interesse dei professionisti chiamati a gestire materie attinenti all’edilizia e all’urbanistica.

Oppure si corre il rischio di fidarsi della buona fede dell’interessato, confidando che non abbia interessi professionali che dipendono dall’attività amministrativa in materia urbanistica - segnatamente i contenuti del Piano Operativo - a cui lui è preposto. Pardini ha scelto di seguire questa seconda strada ma, purtroppo per lui, dopo soli 20 giorni dalla nomina è già scoppiata la prima grana. Come opposizione, infatti, abbiamo individuato il primo (ci chiediamo se sia l’unico) conflitto di interessi del consigliere delegato ed architetto Elvio Cecchini. Che, peraltro, ha aggravato la sua posizione, dapprima negando e sostenendo (senza che nessuno glielo avesse chiesto) di non avere contatti professionali con il proprietario della Villa di Forci. Salvo poi essere costretto ad ammettere l’esatto contrario dopo il venir fuori dell’imbarazzante messaggio telefonico da lui inviato il 5 febbraio scorso all’ex assessora all’urbanistica. Fino a che, forse in un involontario lapsus freudiano, Cecchini nel suo articolo di giustificazioni conclude le sue argomentazioni definendo Van Ogtrop come “il cliente”. Bene, ora che è chiaro che Cecchini non ha detto la verità e quindi il presupposto per fidarsi della sua buona fede, secondo noi, è venuto meno. E quindi chiediamo al sindaco Pardini: era corrente di questa situazione all’atto del conferimento della delega, oppure Cecchini ha taciuto anche con lui?

E se così fosse, non ritiene il sindaco opportuno revocare tale delega visto il palese conflitto di interessi emerso e visto che il primo presupposto di qualsiasi delega, cioè la fiducia, è venuto meno? 

Se invece il sindaco continuasse a ritenere Cecchini indispensabile per la sua amministrazione abbia almeno il coraggio che non ha avuto 20 giorni fa: lo nomini assessore e lo tolga da questa situazione ibrida che dovrebbe imbarazzare per primo lo stesso Cecchini”.


“Questa volta - ha concluso Raspini - ci aspettiamo davvero delle risposte. Anche perché su questo stesso identico tema, a Carrara, la Lega locale ha scritto al Prefetto e alla Procura della Repubblica per segnalare una presunta situazione di incompatibilità del neo assessore all’urbanistica, anche lui un professionista di cui è segnalato un conflitto di interessi tra la delega ricevuta e l’attività professionale svolta con il Comune. Servono risposte più che esaurienti. Non a parole, ma con i fatti”. 

I commenti

In primo luogo la gestione, corretta o scorretta che fosse, dell'urbanistica da parte della precedente Amministrazione non c'entra un tubo. Altrettanto un tubo c'entrano le qualità positive o negative della Signora Mammini.

Cecchini, facendo l'architetto sul territorio del comune è in palese e continuo conflitto di interessi se assume deleghe in materia urbanistica, questo sia o non sia tecnicamente un assessore. Per cui, se vuole la delega al Piano Operativo deve lasciare il suo studio professionale nelle mani di un collega per i prossimi cinque anni.

Infine l'aver combattuto un progetto urbanistico a lui sgradito, portando parimenti avanti un progetto alternativo è un'aggravante. Cecchini sostiene forse gli interessi dei milanesi con il nome in inglese nel tentativo di acquisire la Manifattura??? Lo spieghi bene in quanto, avendo un ruolo politico nella giunta, anche questa questione può esser delicata.

Anonimo - 10/08/2022 01:22

L'elevata e vibrante retorica dell'ex assessore Raspini appare assolutamente fuori luogo in considerazione di due semplici fatti:
1) la gestione patronale dell'urbanistica da parte della precedente amministrazione;
2) l'assoluta inconsistenza del cosiddetto "conflitto di interessi" che dovrebbe suscitare tanto scandalo nella cittadinanza.
L'architetto Elvio Cecchini, non ancora eletto, ha semplicemente suggerito l'attivazione di una normalissima procedura a un imprenditore che aveva richiesto una sua consulenza. Naturalmente l'architetto è un professionista, peraltro serio e stimato, la cui attività si svolge a Lucca. Inevitabile quindi la sua presenza sul territorio. Ma si tratta di persona competente che può mettere sensatamente mano alla materia urbanistica.
Sarà l'onestà intellettuale (e l'onestà tout court) dell'interessato a evitare speculazioni e collusioni. Questi rischi sarebbero comunque presenti (se non maggiori) anche quando, per ipotesi, la persona cui fosse affidata l'urbanistica si qualificarsi come massimamente incompetente. Non si dimentichi, a parte ciò, che Lucca ha avuto come assessore all'urbanistica una persona come Serena Mammini le cui competenze rimangono per tutti un mistero.
Piuttosto che perdersi in queste quisquilie, che non fanno certo onore all'opposizione, sarebbe opportuno che i rappresentanti del Pd vaglino con fondatezza l'operato della maggioranza, senza perdere tempo sugli SMS inviati nel passato dall'architetto Cecchini a un assessore semplicemente per chiedere attenzione su una questione che rientrava nelle sue competenze. Insomma: esortiamo i consiglieri di opposizione a svolgere bene il loro lavoro, serenamente e documentatamente, magari con maggiore attenzione di quanto non sia stato fatto nel passato, ad esempio, con le proposte di COIMA.

Anonimo - 09/08/2022 20:26

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