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Martedì 1 ottobre, ore 17, inizieranno i corsi dell’UNIDEL (Università dell’Età Libera), presso la sala Tobino, al piano terra del Palazzo Ducale della Provincia, con la presentazione del programma “Le parole tra noi leggere”, che terminerà alla fine del maggio 2025. Programma che sarà presentato dalla prof.ssa Chiara Calabrese e da Gianni Quilici, del comitato scientifico dell’Unidel.
L’inizio, giovedì 3, ore 16, a S. Anna, presso Auditorium Giovanni Paolo II (in collaborazione con l’associazione “La Finestra) è folgorante con la presenza del generale Fabio Mini, uno dei più rilevanti studiosi geopolitici italiani per la profonda conoscenza delle contraddizioni presenti tra le potenze planetarie. In questa direzione altre conferenze tratteranno il ruolo dell’Europa in un quadro in cui ragionare di “guerra nucleare non è fantascienza”.
Tuttavia il programma nel complesso è variegato e stimolante, ricco di diversi percorsi. Un ruolo centrale lo hanno le numerose conferenze dell’IMT, dopo il grande interesse suscitato lo scorso anno. Conferenze con temi attualissimi, che nascono dalla ricerca: le sensazionali scoperte archeologiche in corso a Pompei, l’intelligenza artificiale legata alle neuroscienze, come riuscire a comprendere quando una notizia è falsa, perché è necessario capire la continua innovazione tecnologica e così via.
Scorrendo il programma molti sono gli argomenti toccati: la Memoria di grandi personaggi ancora
attualissimi come Danilo Dolci, Franco Basaglia, Rita Levi Montalcini; la letteratura con romanzi di Steinbeck, Fitzgerald e Virginia Woolf, con Boccaccio e la poesia di Guido Gozzano; la pittura contemporanea e Michelangelo e Van Gogh; le tendenze e lo stile nella musica di oggi; le pari opportunità e la non violenza; le piante medicinali e un viaggio nell’industria farmaceutica; spettacoli in vernacolo e poetico-musicali; proiezioni di film e visite guidate e tanto altro ancora.
Il generale Mini, senza contraddittorio, vi racconterà che Putin vincerà la guerra, che la colpa è della NATO e perfino dell'Ucraina, che poverina ha fatto tanto arrabbiare i russi da costringerli a distruggerla; poi avanti con altre boiate simili. Vi sfido ad inserire nel programma un'altra comunicazione di segno diverso. Basta con la propaganda putiniana a senso unico!!! Questa città fa schifo.
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