Gli amici italiani delle guardie
Gli amici italiani delle g ...
La processione era un evento aggregante "sia per i signorotti" che per la gente più umile. Adesso non più. La stessa Curia fa selezione delle "autorità" da fare sistemare su 200 poltroncine in piazza (anno scorso 600) e fa la celebrazione ad uso e consumo delle stesse. Tutti gli altri, la plebe, assiepati dietro le transenne o a casa. Che tristezza!!! Vedere quei soliti noti tronfi di autoreferenzialità sedersi compiacenti nel "privè" della processione...per poi spippolare tutto il tempo col cellulare - le tre grazie di assessoresse in primis - durante il Mottettone, col Sindaco che mancava poco si addormentava, ma anche durante l'omelia... Che tristezza, chissà se Papa Francesco sarebbe contento di sapere che è gestita così la nostra Processione ??? Ma questi tromboni ancora non si sono stancati di loro stessi? Della loro immagine avvizzita, imbolzita??? Tutto, pur di stare seduti tra "le autorità". Che schifo. Menomale che la gente comune, la plebe, se ne frega e c'è stata partecipazione, nonostante questa organizzazione pietosa di una tradizione religiosa e sociale importante come il Volto Santo, che rischia di allontanare sempre più persone. Amen L.M. 
Quello che mi ha colpito maggiormente è veder sfilare alla luminaria un”associazione di accoglienza immigrati che aveva schierato una ventina di magrebini di palese religione musulmana……. Il sacerdote che li accompagnava recitava da solo l”ave Maria ma gli immigrati stavano in silenzio….. quasi a disagio…..
Pino - 15/09/2024 21:41
Io sono anni che non partecipo alla processione, più che processione mi sembra un passaggio di pecore sparpagliate senza un cane che li tenga in riga ,una massa di sbandati che non seguono una regola. Il massimo del ridicolo poi le anziane signore vestite da crocerossine, non si possono vedere, il Vescovo che ha selezionato i vip riservando loro posti a sedere di privilegio, Lui che dovrebbe prediligere accanto a se le persone più umili, tutto sbagliato, tutto da bocciare.
Anonimo - 15/09/2024 05:37
Il nostro beneamato vescovo ha sottolineato come il Pride sia una “processione” blasfema e divisiva. Ma mica tanto, secondo me. Io l’ho vista molto allegra e inclusiva, molto allegra e partecipata. Niente a che fare con l’infinita tristezza di una processione per il Volto Santo, finta da morire, ad uso-turista, con le “poltroncine vip” e la “plebe” relegata ai margini. Forse la crisi della Chiesa ha qualche ragione più profonda? Il vescovo dovrebbe riflettere un po’, con un po’ di umiltà cristiana…
anonimo - 14/09/2024 14:16
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