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  • 20/07/2022 15:42

Incendio Versilia, Confagricoltura Toscana: “Per tornare alla normalità serviranno 50 anni e 10 milioni di euro”


Il presidente Marco Neri: "Miope pensare che il problema dei boschi sia solo di chi ci vive vicino"

Firenze, 20 luglio 2022 - “Qualche giorno per bruciare circa 600 ettari di macchia mediterranea e 50 anni per tornare alla normalità. Ecco la situazione che abbiamo davanti ed ecco perché oggi è ancora più importante investire sui nostri boschi e le nostre foreste".
A dirlo è il presidente di Confagricoltura Toscana Marco Neri, a proposito del devastante incendio sulle colline di Massarosa. 

Secondo le stime di Confagricoltura, ha aggiunto Neri, “servirà un investimento di dieci milioni di euro per ricreare il verde andato in fumo: sette per ricreare l'area boschiva e tre per la manutenzione. L'area boschiva significa porre attenzione sulla manutenzione del sottobosco, sulla potatura, sui tagli della coltura e sulle opere di regimentazione idraulico-forestale”. 

“Il clima ci sta mandando segnali da non sottovalutare - ha concluso -. Le foreste coprono oltre un terzo della superficie dell'Italia, non ci vuole un genio per capire che se le foreste hanno problemi ne risentono tutti. Occorre pianificare, in modo intelligente: prima mettere in sicurezza quante più aree possibili, poi imparare a sfruttare le potenzialità offerte. Chi pensa che il problema dei boschi sia solo per chi abita nelle zone limitrofe ai boschi ha una visione miope e poco lugimirante".

I commenti

GLI STRUMENTI CHE FINO AD OGGI SONO STATI UTILIZZATI PER FAR PERVENIRE CONTRIBUTI A CHI OPERA NELL'ATTIVITA' SELVICOLTURALE (ED IN AGRICOLTURA IN GENERALE) SONO LIMITATI E MOLTO POCO CONSONI ALLA REALE NECESSITA' AMBIENTALE. E' UN DATO DI FATTO CHE IL NOSTRO ECOSISTEMA E' NEL PIU' TOTALE ABANDONO. MA VI E' DI PIU'!
COLORO I QUALI SONO IN GRADO DI INTERCETTARE QUESTI FONDI INVECE DI INVESTIRLI TOTALMENTE SUGLI INTERVENTI SELVICOLTURALI PER I QUALI SONO STATI DESTINATI SOVENTE, PER DIRLA IN MODO EUFEMISTICO, LI DIROTTANO VERSO FUTILI ED INCONCLUDENTI FINALITA'.
ALLORA PER FARLA BREVE DA UN LATO NON E' IDONEO IL METODO DELL'OFFERTA E DALL'ALTRO NON E' CONGRUO IL LORO L'UTILIZZO.
ASSODATO QUESTO DOLENTE CONCETTO VENGO AL DUNQUE.
I CAMBIAMENTI CLIMATICI STANNO PRESENTANDO IL CONTO IN MANIERA DEVASTANTE ED IRREVERSIBILE. CI SONO OPPORTUNITA' DI INTERVENTI DI PREVENZIONE CHE NECESSITANO DI ESSERE ATTUATI SENZA PERO' BUTTARE AL VENTO MILIONATE DI EURO DI RISORSE PUBBLICHE. SERVE GENTE CONCRETA E COERENTE DA AMBO I LATI DEL "BANCO" E LA CONSAPEVOLEZZA CHE IL FUNZIONARIO DELL'ENTE CHE EROGA I CONTRIBUTI CI METTE IL CULO CONTRO E COLUI CHE OPERA IN CAMPO FA IL MASSIMO SFORZO E COFINANZIA ANCHE L'INTERVENTO CHE VA AD ESEGUIRE IN MODO CHE L'EFFICENZA DELL'INTERVENTO GENERA CONDIZIONI DI ECCELLENZA E CONSENTE DI AVERE AREE BEN MANTENUTE DOVE IN CASI COME QUESTO E' POSSIBILE INTERVENIRE PER FERMARE IL FUOCO.
LA NATURA FA IL SUO CORSO E SI RIGENERA ANCHE IN AUTONOMIA ANCHE SE E' CHIARO CHE IN SITUAZIONI ECCEZIONALI COME QUESTA UN SUPPORTO ECONOMICO DEBBA ESSERE DESTINATO PER LA SISTEMAZIONE DELL'AREA VISTA ANCHE LA VASTITA' DEL DISASTRO.

Anonimo - 21/07/2022 09:49

L'incendio è partito da qualcosa di simile alla "macchia mediterranea", ma poi si è esteso sul versante della Freddana dove c'era un bosco di latifoglie, che a cose normali avrebbe rallentato le fiamme. In queste condizioni di siccità senza precedenti (non piove seriamente da più di otto mesi) è invece bruciato come un fiammifero. Per cui abbiamo perso anche boschi mesofili posti su versanti esposti a Nord in luoghi dove cento anni fa c'erano selve di castagni.

Per riavere il bosco basteranno 15 anni e lasciar fare alla natura. Quindi sarebbe un errore spendere il settanta per cento dei soldi per rimboschire. Al contrario consiglierei di spenderne almeno l'ottanta per cento per la manutenzione.

Come spesso scrivo, le polveri sottili, invece che respirarle poco a poco, emesse dai caminetti o dalle stufe, ce le dobbiamo respirare tutte assieme con un bell'incendione enorme. E' successo ora tra Massarosa e Freddana, ma purtroppo potrà succedere anche altrove. Nei nostri boschi la necromassa è eccessiva. Sarebbe quindi il caso di riprendere una corretta manutenzione e soprattutto, invece di comprare gas e petrolio da dittatori schifosi, utilizzare la legna a scopo di produzione di energia e calore. Meglio bruciare correttamente la legna in modo controllato che farla bruciare tutta assieme in modo tragico e dannoso.

Anonimo - 21/07/2022 02:39

Occorrono nuovi strumenti e tecniche per spegnere efficacemente gli incendi. Sono stati spesi tantissimi soldi con l'impiego di personale, mezzi, elicotteri.....ma se guardate bene, tutto è servito a poco.
Inoltre il fuoco nella notte ha ripreso e ha continuato senza problemi a bruciare. Purtroppo è così.

Anonimo - 20/07/2022 18:47

Siamo in piena emergenza ambientale. Qualcuno se ne accorgerà?

Anonimo - 20/07/2022 15:49

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