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  • 09/01/2024 17:44

“San Luca”, l’Azienda USL Toscana nord ovest evidenzia quanto fatto negli ultimi mesi

Lucca: l’Azienda USL Toscana nord ovest sulle azioni attuate per migliorare la situazione in Pronto soccorso Lucca, 9 gennaio 2024 - In merito agli interventi del consigliere delegato alla sanità del Comune di Lucca Alessandro Di Vito e delle organizzazioni sindacali, sulla situazione del Pronto soccorso dell’ospedale “San Luca”, l’Azienda USL Toscana nord ovest evidenzia quanto fatto negli ultimi mesi per far migliorare la situazione. Questo, pur nelle difficoltà che permangono per il mancato reperimento del personale necessario, ha consentito di reggere l’urto nel periodo delle festività natalizie, notoriamente complesso da questo punto di vista, con il sistema accessi-ricoveri-dimissioni che ha “girato”, grazie ad un monitoraggio quotidiano e alla collaborazione di tutti i professionisti e dei reparti dell’ospedale. Intanto, dall'1 al 31 dicembre del 2023 al Pronto soccorso dell’ospedale di Lucca si sono registrati in totale 4.836 accessi, a seguito dei quali si sono resi necessari 637 ricoveri. Rispetto allo stesso periodo del 2022 c’è stato un aumento di circa il 9%. Il giorno di maggiore afflusso nel mese di dicembre 2023 è stato domenica 31 con ben 206 accessi. Una tendenza confermata in questi primi giorni del 2024: dal 1° al 7 gennaio ci sono stati 1.043 accessi con 125 ricoveri e il “picco” si è registrato martedì 2 gennaio con 180 accessi. Quindi, in questo periodo di fine 2023 – inizio 2024 al “San Luca”, come in altre strutture ospedaliere aziendali, si sono raggiunti numeri alti, con pazienti soprattutto anziani affetti da bronchiti e influenza (meno con polmoniti). Questo ha originato, in alcuni specifici giorni anche festivi, ovvie difficoltà nella gestione dei pazienti da parte del personale, che ha comunque lavorato come sempre con impegno e competenza per ridurre al minimo i disagi. Il sistema ha retto, oltre che grazie alla disponibilità e all’impegno del personale, perché negli ultimi 18 mesi tante sono state le azioni messe in campo dall’Asl in questo ambito. Per prima cosa è stato attivato il personale medico di supporto per il Pronto soccorso, in misura anche maggiore rispetto all'impegno orario del 30% previsto dalla delibera regionale. E’ stata inoltre attivata la figura del bed manager sulle 12 ore tutti i giorni (6 ore nei festivi). Presente sulle 12 ore - come ricordato in questo caso anche dal dottor Di Vito nel suo recente intervento - pure un professionista denominato flussista. Sempre negli ultimi mesi sono stati potenziati i percorsi di triage con la prospettiva di lavorare, per il 2024, su ulteriori azioni di miglioramento in questo ambito. Attivati poi 2 letti di “ricovero immediato” (AR), con la comunicazione legata all’attivazione di ulteriori due posti letto dello stesso tipo dal 1° febbraio 2024 e con l’obiettivo di completare la dotazione con 6 letti nel corso del 2024. Da evidenziare l’avvio di attività dell’unità operativa di Presa in carico precoce all'interno dell'area medica con 12 posti letto e l’attivazione di 8 letti monitorati di degenza ordinaria (livello 2A) che dal 1° febbraio 2024 diventeranno 12. In più dal 1° gennaio 2024 sono stati aperti 10 letti di area chirurgica che permettono di attivare le misure previste dal sovraffollamento (letti buffer) senza ridurre le attività chirurgiche programmate. E’ inoltre presente l'ambulatorio Codici bianchi con la partecipazione dei medici della Continuità assistenziale, che fornisce un suo contributo, nonostante le ormai note difficoltà a reperire personale e quindi a coprire i turni in tutte le sedi di ex Guardia medica. Il 20 dicembre 2023 si è comunque concluso il bando di concorso per gli specialisti di Medicina d’urgenza: la graduatoria ufficiale ci sarà a metà gennaio 2024 e l’Asl conta di far arrivare presto al “San Luca” due nuovi medici di PS, che hanno scelto proprio Lucca come sede di lavoro. La direzione dell’Azienda USL Toscana nord ovest ringrazia infine tutto il personale dell’ospedale e gli operatori che, a rotazione dagli altri territori, si recano a Lucca a coprire i turni mancanti, pur in presenza di una situazione di difficoltà generale. Twitter - Facebook - www.uslnordovest.toscana.it --- Lucca: l’Azienda USL Toscana nord ovest sulle azioni attuate per migliorare la situazione in Pronto soccorso Lucca, 9 gennaio 2024 - In merito agli interventi del consigliere delegato alla sanità del Comune di Lucca Alessandro Di Vito e delle organizzazioni sindacali, sulla situazione del Pronto soccorso dell’ospedale “San Luca”, l’Azienda USL Toscana nord ovest evidenzia quanto fatto negli ultimi mesi per far migliorare la situazione. Questo, pur nelle difficoltà che permangono per il mancato reperimento del personale necessario, ha consentito di reggere l’urto nel periodo delle festività natalizie, notoriamente complesso da questo punto di vista, con il sistema accessi-ricoveri-dimissioni che ha “girato”, grazie ad un monitoraggio quotidiano e alla collaborazione di tutti i professionisti e dei reparti dell’ospedale. Intanto, dall'1 al 31 dicembre del 2023 al Pronto soccorso dell’ospedale di Lucca si sono registrati in totale 4.836 accessi, a seguito dei quali si sono resi necessari 637 ricoveri. Rispetto allo stesso periodo del 2022 c’è stato un aumento di circa il 9%. Il giorno di maggiore afflusso nel mese di dicembre 2023 è stato domenica 31 con ben 206 accessi. Una tendenza confermata in questi primi giorni del 2024: dal 1° al 7 gennaio ci sono stati 1.043 accessi con 125 ricoveri e il “picco” si è registrato martedì 2 gennaio con 180 accessi. Quindi, in questo periodo di fine 2023 – inizio 2024 al “San Luca”, come in altre strutture ospedaliere aziendali, si sono raggiunti numeri alti, con pazienti soprattutto anziani affetti da bronchiti e influenza (meno con polmoniti). Questo ha originato, in alcuni specifici giorni anche festivi, ovvie difficoltà nella gestione dei pazienti da parte del personale, che ha comunque lavorato come sempre con impegno e competenza per ridurre al minimo i disagi. Il sistema ha retto, oltre che grazie alla disponibilità e all’impegno del personale, perché negli ultimi 18 mesi tante sono state le azioni messe in campo dall’Asl in questo ambito. Per prima cosa è stato attivato il personale medico di supporto per il Pronto soccorso, in misura anche maggiore rispetto all'impegno orario del 30% previsto dalla delibera regionale. E’ stata inoltre attivata la figura del bed manager sulle 12 ore tutti i giorni (6 ore nei festivi). Presente sulle 12 ore - come ricordato in questo caso anche dal dottor Di Vito nel suo recente intervento - pure un professionista denominato flussista. Sempre negli ultimi mesi sono stati potenziati i percorsi di triage con la prospettiva di lavorare, per il 2024, su ulteriori azioni di miglioramento in questo ambito. Attivati poi 2 letti di “ricovero immediato” (AR), con la comunicazione legata all’attivazione di ulteriori due posti letto dello stesso tipo dal 1° febbraio 2024 e con l’obiettivo di completare la dotazione con 6 letti nel corso del 2024. Da evidenziare l’avvio di attività dell’unità operativa di Presa in carico precoce all'interno dell'area medica con 12 posti letto e l’attivazione di 8 letti monitorati di degenza ordinaria (livello 2A) che dal 1° febbraio 2024 diventeranno 12. In più dal 1° gennaio 2024 sono stati aperti 10 letti di area chirurgica che permettono di attivare le misure previste dal sovraffollamento (letti buffer) senza ridurre le attività chirurgiche programmate. E’ inoltre presente l'ambulatorio Codici bianchi con la partecipazione dei medici della Continuità assistenziale, che fornisce un suo contributo, nonostante le ormai note difficoltà a reperire personale e quindi a coprire i turni in tutte le sedi di ex Guardia medica. Il 20 dicembre 2023 si è comunque concluso il bando di concorso per gli specialisti di Medicina d’urgenza: la graduatoria ufficiale ci sarà a metà gennaio 2024 e l’Asl conta di far arrivare presto al “San Luca” due nuovi medici di PS, che hanno scelto proprio Lucca come sede di lavoro. La direzione dell’Azienda USL Toscana nord ovest ringrazia infine tutto il personale dell’ospedale e gli operatori che, a rotazione dagli altri territori, si recano a Lucca a coprire i turni mancanti, pur in presenza di una situazione di difficoltà generale.


Comunicazioni dall'Azienda Usl Toscana nord ovest Twitter - Facebook - www.uslnordovest.toscana.it --- 

I commenti

Eccola servita, l'ennesima risposta preconfezionata con numeri e statiche.
I numeri non hanno anima le persone si. Quest'azienda non ha anima non ha la capacità di mettersi una mano sul cuore,non ha empatia. L'onda d'urto che secondo loro, la Direzione aziendale, ha retto ha lasciato sul campo persone senza morire dignitosamente e voi vertici aziendali siete solo i responsabili di tutta questa disumanità.Voi siete pagati per gestire le situazioni critiche e porvi rimedio, non siete meri esecutori senza responsabilità delle vostre ordinanze e soluzioni. Non siete lì a snocciolare numeri che non significano niente e con i quali volete giustificarvi. Mi auguro che un giorno possiate provare quello che molti di noi hanno provato in questi giorni.

Cittadino/utente/cliente - 10/01/2024 15:02

Era l'ora !

Anonimo - 10/01/2024 10:00

Sindaco gallo o gallina?

Anonimo - 10/01/2024 09:46


Un grido di allarme sulla situazione delle professioni infermieristiche in Toscana è stato lanciato dalla segreteria regionale del NurSind (sindacato delle professioni infermieristiche), ascoltata questo pomeriggio (martedì 9 gennaio) in commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd). L’audizione ha fatto seguito alla richiesta di confronto del dicembre scorso da parte dello stesso sindacato, che la commissione ha accolto.

Blocco delle assunzioni, mancato turn over, demansionamento, aggressioni, carichi di lavoro, sono i temi evidenziati dal NurSind. “Gli infermieri toscani stanno vivendo una situazione drammatica”, ha affermato il segretario regionale Giampaolo Giannoni, intervenuto insieme a Mariarosa Chiasserini, vicecoordinatrice del sindacato e a Gabriella Diani, segretaria del NurSind Meyer.


Secondo i dati riportati dallo stesso Giannoni sarebbero 65mila gli infermieri che mancano al Sistema Sanitario Nazionale. Inoltre, a livello nazionale servirebbero altri 120mila infermieri per dare attuazione al Decreto Ministeriale 77 (che prevede la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale). In Regione Toscana si stima una carenza di almeno 5mila infermieri per garantire i servizi attuali, 7mila ai fini del Dm 77. In prospettiva pesa poi a livello nazionale il pensionamento di 20mila infermieri previsto da oggi al 2027. Sul tavolo sono stati riportati anche dati sulla cosiddetta “questione infermieristica” legata all’abbandono della professione a partire dalla formazione: “a fronte di 15mila posti laurea disponibili per infermieri, per la prima volta quest’an”o accademico sono state registrate solo 11mila immatricolazioni universitarie, 25 per cento in meno”.



I numeri parlano anche di una media di 3mila 500 professionisti che ogni anno vanno via dall’Italia per ricevere uno stipendio più adeguato ai livelli europei e per non subire quello che Giannoni ha definito un “demansionamento istituzionalizzato”.


Mariarosa Chiasserini ha invece parlato del ruolo dell’infermiere di famiglia, centrale per l’assistenza domiciliare. “E’ solo investendo su questa figura – ha detto – che si può ridurre il carico di accessi al pronto soccorso”.

Un focus è stato dedicato alla situazione dell’Irccs Meyer, su cui è intervenuta Gabriella Diani, sottolineando come, nonostante l’ospedale sia una realtà di eccellenza, nell’ultimo anno si siano verificate dieci dimissioni volontarie di infermieri. “Le progressioni economiche sono sostanzialmente ferme da 16 anni, a differenza di quanto accade nelle altre aziende regionali. Inoltre dobbiamo affrontare un incremento del carico di lavoro”, ha affermato.


Nel corso dell’audizione si è anche discusso della differenza degli istituti contrattuali tra le diverse aziende. Molte le domande e gli interventi da parte dei consiglieri presenti. “La commissione è sempre disponibile a questo tipo di interlocuzioni, soprattutto quando avvengono in modo propositivo come è stato oggi – ha affermato il presidente Sostegni – Nelle prossime settimane abbiamo in programma una visita istituzionale al Meyer e nell’occasione affronteremo la questione con il dirigente del personale per capire qual è stata la successione dei fatti che ha portato a questa situazione e quali soluzioni adottare. Inoltre sarà anche un momento per parlare del tema dell’attuazione dell’organizzazione dell’Irccs”.

Elio - 10/01/2024 09:34

Ecco che chi ha vera responsabilità sulla sanità ha risposto. Questa è la roba da commentare, non le polemiche da pollaio lucchese sul sindaco.

Anonimo - 10/01/2024 01:42

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