VANNACCI FA IL PELO ALLA LEGA
Dopo aver smentito in tutt ...
La gente vuole esprimere le proprie opinioni senza essere vincolato a ciò che magari ha detto in precedenza. Io non sono la persona a cui ha risposto, ma anche io sono stato spinto in passato ad adottare uno pseudonimo, cosa che ho rifiutato, perché le mie opinioni hanno radici così complicate che, in assenza di una spiegazione lunga quanto la Treccani, appaiono quasi contraddittorie. Ad esempio sul piano filosofico sono ferocemente femminista: al contrario, durante le sfuriate ideologicizzate e perbeniste mi sdubbio e temo strumentalizzazioni. Eppure se avessi un paio di mesi per fare una descrizione, saprei spiegarle benissimo dove sta la coerenza del mio pensiero. Ma non posso e quindi mi limito a commenti lesti e legati alla situazione. Inoltre non mi va di offrire il fianco a gente capace di discorsi del tipo "Ah, lei è quello che la settimana scorsa disse che...". No grazie. Il massimo della responsabilità che ho voglia di prendermi quando scrivo online è quella di essere sempre cortese e mai cafone o tagliente. Non voglio dovermi ricordare cosa ho detto un anno fa. Inoltre le mie opinioni evolvono alla velocità di una volta a settimana, giacché rifletto tantissimo e altrettanto mi documento. Perciò anche se non sono la persona che lei ha invitato a trovarsi uno pseudonimo, espongo i motivi per cui almeno IO ritengo sacrosanto un eterno anonimato non solo rispetto a Nome e Cognome ma anche di commento in commento.
Anonimo - 28/11/2023 21:39Pur esistendo oggi il problema 'femminicidi', non così semplice da affrontare poichè riguarda troppe figure di una società assai complessa. Se, per caso o per fortuna, tutte queste figure decidessero (chi può e/o vuole) di intrapendere la strada 'giusta', dovranno passare duecento anni per modificare paradigma. Non è assolutamente sufficiente che si 'muova' una sola, ma anche due 'figure' di quelle derimenti. E' una catena di un àncora, se manca un anello...
Esiste anche il matriarcato, anche se minoranza, quindi socialmente e statisticamente insignificante.
Oggi poi esiste, come 'rinculo' dell'obice maschilismo, esistono, chiamiamole come al pari delle mitiche 'amazzoni', micro-società femminili ridotte anche al caso individuale, dove la femmina comanda ed il maschio è ridotto a (papale papale) felice schiavo (felice, ecco perchè non lo scrivono in cronaca), ed al limite mero riproduttore.
Non ci credete eh? Eppure è gretta realtà, chiaramente numericamente insignificante, ma esistente, in silenzio, il silenzio assoluto, proprio perchè casi felicemente patologici.
Chi denuncerebbe ai carabinieri, 'sono felicemente schiavo di mia moglie/compagna'????
In quei casi esistono 'dipendenze affettive', 'sindrome dell'abbandono' e roba del genere.
Più precisamente, roba da strizzacervelli e psichiatri, piuttosto che da pagina di cronaca.
Potete darmi pure del maschilista.
Nel mentre la gretta realtà non si modificherà di una virgola.
Visto l'andazzo,
una prece per mortuus et morituri.
@autore del post
Io non sto cercando di costruire nulla, parlo per me e non so chi intenda di preciso con "voi". Le ho solo fatto notare che paragonare incidenti stradali e omicidi non ha alcun senso, e resto dell'idea.
Passiamo al suo ultimo commento: sulla responsabilità individuale siamo assolutamente d'accordo e del resto non l'ho mai messa in discussione, così come non ho mai parlato di patriarcato/matriarcato o altre stramberie: non vedo perché venga a chiedere conto di certe cose proprio a me.
Teme forse che qualcuno voglia metterla in galera solo perché maschio, o che qualcuno voglia rieducarla in stile Cina comunista? Si rilassi perché non è così.
Sulle strambe domande che ha posto e sulle varie ipotesi delle cause lascio lavorare lei: l'unica reazione isterica, qua, mi pare la sua.
Buona giornata
M.D.
p.s. per l'amor di dio si scelga una sigla o uno pseudonimo anche lei, che seguire le conversazioni, qua, è sempre più complicato
Orbene, "i maschi" (tra virgolette perché ormai ridotti a categoria) uccidono più delle donne. Lei sa spiegarmi i motivi? Pensa siano motivi di ordine culturale, oppure di ordine genetico? Se sono di ordine culturale dipendono dall'educazione. Supponiamo sia così. Chi li educa i maschi? Lo possiamo capire chi li educa? Oppure dipende dal fatto che in questa società il maschio non si sa a cosa serva? Oppure? Oppure le cause sono genetiche? In fondo i maschi discendono da gente che doveva ammazzare il mammuth con la lancia per assicurare la sopravvivenza alla prole. Chi non era aggressivo, chi non ammazzava il mammuth, non trasmetteva i geni alla prole. Per cui i maschi di oggi, volenti o nolenti, discendono da antenati aggressivi, da uccisori di mammuth, macellatori di tigri e anche da massacratori di nemici in guerra. Si, ma se è così, qual è la colpa del maschio (come categoria intendo)??? Se sei aggressivo per motivi genetici è ovvio che non è colpa tua. In fondo anche se sei aggressivo perché ti hanno educato male non è solo colpa tua. Che ne direbbe Lei se il Turetta venisse assolto da un giudice con la motivazione che egli non è che una vittima di una educazione patriarcale??????? Non sono quello del commento sull'isteria, ma l'autore del post, che poi in origine non era un post, ma un commento. In ogni caso a me pare che l'isteria ci sia eccome. La responsabilità è individuale. Non collettiva della categoria dei "maschi" o "uomini". Sarebbe come se io mi mettessi ad analizzare sul piano educativo e sociale tutti i casi di donne che uccidono o fanno violenza sui bambini (ha presenti i periodici casi di violenze nelle scuole materne???) e poi tirassi fuori teorie su un fantomatico "matriarcato" o una fantomatica "aggressività" o "cattiveria femminile". Io sono amico di donne che fanno l'insegnante di scuola materna in modo spettacolare, mentre ne esistono altre che lo fanno peggio e poi esistono i casi limite. Ma la responsabilità è individuale. Voi state cercando di costruire una orrenda teoria della responsabilità collettiva.
Anonimo - 28/11/2023 03:06@anonimo
Lei commette l'errore di paragonare l'omicidio a un calderone di altre cose che non hanno nulla a che vedere con l'omicidio.
Le donne esattamente come gli uomini - comunque da sempre molto pratici di tutte le brutte cose che ha elencato - sono libere di essere buone o cattive, di manipolare, di distruggere matrimoni, cornificare e umiliare i compagni. Con le eventuali conseguenze del caso (depressioni, suicidi, divorzi, cause per la custodia dei figli e quant'altro), che però non possono in nessun caso portare alla commissione di reati gravi e irreparabili come l'omicidio.
La questione è che stiamo parlando di fatti quasi sempre premeditati, e a un po' di commentatori qua sembra sfuggire il semplice assunto che NON SI DEVONO UCCIDERE LE PERSONE.
Nel caso specifico, poi, i numeri ci dicono che i maschi uccidono molte (ma moooolte) più donne di quanto le donne uccidano gli uomini (o altre donne, se è per questo).
E si uccidono un sacco anche tra di loro, per completare il quadro.
Ma non ce la fate proprio eh?
Invece ha ragione da vendere, poichè di VERI 'incidenti stradali, ne esistono veramente pochi, una sparuta minoranza.
La maggior parte, quelli che chiamano 'incidenti', sono tutta roba PREMEDITATA.
da Dizionario Treccani: incidente (...)1.Avvenimento inatteso che interrompe il corso regolare di un’azione; per lo più, avvenimento non lieto, disgrazia (...)
Naturalmente a sua insaputa!
Però è vero che c'è tanta isteria ideologica. Le donne manipolano, umiliano, distruggono matrimoni, cornificano, mentono e spingono uomini alla depressione e al suicidio, ma questo è tutto giusto perché le donne sono buone e gli uomini cattivi, vero?
anonimo - 27/11/2023 15:08All'estensore di questo aberrante articolo: il paragone tra omicidi volontari spesso PREMEDITATI e incidenti stradali è misura solo della sua grande confusione mentale.
M.D. - 27/11/2023 13:24Passerà Natale e tutto come prima o quasi.
Ormai è una costante in tutti i campi.
In merito al tema, ho ascoltato solo una persona alla radio che ha detto la gretta realtà.
Il Problema esiste come ne esistono tanti altri, volutamente irrisolti. L'errore grossolano che fanno, è che questa è patologia che non riguarda soltanto una 'parte', vizio endemico esser sempre e comunque 'di parte', ormai roba storica, guelfi e ghibellini fino alla fine. Come ha detto quella persona, è un problema di soggetti assassini, famiglie degli assassini, ma anche delle vittime che spesso la cercano con il lanternino, pensando nel loro cervellino e volendo 'salvare' il carnefice, ma è anche un problema del 'sistema' forze dell'ordine, del 'sistema' Giustizia, che per intervenire metodicamente aspettano il cadavere ormai freddo, del 'sistema', Politica ed elites al Potere, nel nome di un fantasmagorico garantismo, ed una corrispondente distorta concezione di 'Libertà', che producono altro cadaveri, e come optional non garantisce assolutamente gli innocenti, che potete benissimo trovare in galera, o sulla croce di una giustizia ingiusta, e questa è Storia.
Tutto ciò accade quotidianamente, ad iniziare dal mancato rispetto delle precedenze all'incrocio del Ponte di Monte San Quirco, e nessuno (NESSUNO) muove foglia, naturalmente fino al prossimo cadavere!
Comunque, che la grande commedia continui!
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